Come si calcola il risarcimento per mancato guadagno?

Kayla Bernardi
2025-10-21 11:33:35
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Il risarcimento del danno per l’inadempimento o per il ritardo deve comprendere così la perdita subita dal creditore come il mancato guadagno, in quanto ne siano conseguenza immediata.
Dunque, per calcolare correttamente l’ammontare del danno e, quindi, stabilirne il risarcimento, il giudice dovrà tenere conto sia della perdita effettiva di denaro conseguente per esempio dopo un furto sia del mancato guadagno che si sarebbe potuto ottenere se il fatto che dà origine al risarcimento non si fosse manifestato.
Per il lavoratore dipendente si calcola sulla base del reddito da lavoro maggiorato dei redditi esenti e delle detrazioni di legge.
Per il lavoratore autonomo si calcola sulla base del reddito netto più elevato tra quelli dichiarati dal danneggiato, ai fini IRPEF, negli ultimi tre anni.
Nel caso del lavoratore autonomo il giudice prenderà come punto di riferimento la base imponibile che ha dichiarato ai fini dell’imposta e non il reddito residuo dopo l’applicazione della stessa.
Precisamente si baserà sulla “differenza tra il totale dei compensi conseguiti, al lordo delle ritenute d’acconto, e il totale dei costi inerenti all’esercizio professionale senza possibilità di ulteriore decurtazione dell’importo risultante da tale differenza, per effetto del conteggio delle ritenute d’imposta sofferte dal professionista”.
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