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Obbligazione alimentare: cos'è?

Carmelo Testa
Carmelo Testa
2025-07-02 10:00:03
Numero di risposte : 14
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L'obbligazione alimentare, meglio nota come "diritto agli alimenti" (artt. 433 e segg. c.c.) consiste in una prestazione a carattere patrimoniale effettuata da un soggetto obbligato all'interno del gruppo familiare, nei confronti del familiare che versi in stato di bisogno. Dato il carattere personale e patrimoniale speciale, è un diritto indisponibile, irripetibile e incedibile, non può formare oggetto di pignoramento, rinunzia o transazione e non è soggetto a prescrizione. I presupposti essenziali affinché sorga il diritto agli alimenti sono: lo stato di bisogno oggettivo dell'alimentando (ovvero la mancanza o insufficienza dei mezzi necessari per soddisfare le esigenze fondamentali di vita); l'incapacità di provvedere, in tutto o in parte, al proprio sostentamento economico (perché sprovvisto di redditi e non in grado di procurarseli); la capacità economica dell'obbligato (tale da poter sopportare l'onere degli alimenti); il vincolo relazionale (individuato per legge). L'elenco dei soggetti obbligati a prestare gli alimenti è tassativo e la legge prevede che l'alimentando si debba rivolgere all'obbligato più prossimo e solo in caso di impossibilità procedere con gli obbligati di grado più remoto. Il contenuto dell'obbligazione alimentare viene determinato sulla base delle condizioni economiche dei soggetti coinvolti, al fine di creare un equilibrio tra le due situazioni, garantendo in ogni caso una vita dignitosa all'alimentando (vitto, alloggio, cure mediche). In caso di divergenze tra le parti, spetta al giudice decidere modo e misura degli alimenti, fissando nell'attesa, il versamento di un assegno provvisorio. L'obbligazione alimentare può anche estinguersi per: morte dell'alimentando o dell'alimentante; venir meno del presupposto dello stato di bisogno dell'alimentando o della possibilità economica dell'alimentante; nuove nozze del coniuge (in caso di alimenti dovuti dagli affini); pena accessoria per delitti contro la moralità pubblica e il buon costume.
Joseph Cattaneo
Joseph Cattaneo
2025-06-24 09:13:55
Numero di risposte : 4
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L’obbligo degli alimenti a carico dei figli grava sui figli qualora gli anziani genitori versino in stato di bisogno. Esso è disciplinato dall’art. 433 del Codice Civile e sussiste quando il soggetto non è in grado, in ragione della propria condizione economica, di sostenere le spese fondamentali, come il vitto, l’alloggio, il vestiario o i medicinali. È irrilevante che lo stato di bisogno sia imputabile al genitore che, ad esempio, ha dilapidato il proprio patrimonio senza pensare al futuro. Il diritto agli alimenti è limitato allo stretto necessario per vivere ed è proporzionato alle condizioni economiche dell’obbligato. Ai sensi dell’art. 441 del Codice Civile, se il genitore anziano ha più figli, tutti sono obbligati a concorrere agli alimenti secondo le proprie possibilità economiche. I mezzi di sussistenza sono quelli indispensabili a soddisfare le necessità essenziali della vita, come il cibo, l’abitazione e i medicinali.
Morgana Galli
Morgana Galli
2025-06-11 16:57:08
Numero di risposte : 14
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La funzione dell’obbligazione alimentare è quella di assicurare a colui che versi in stato di bisogno, una prestazione continuativa o periodica di tutto quello che è necessario per vivere, prestazione strettamente legata alle condizioni economiche dell’obbligato. In materia di crediti alimentari è altresì in vigore la Convenzione per il recupero all’estero degli obblighi alimentari adottata a New York il 20 giugno 1956, che consente al creditore di alimenti che si trovi nel territorio di una parte contraente, di far valere le sue pretese in un altro Stato contraente, quando il debitore sia soggetto alla giurisdizione di quest’ultimo. Lo Studio Legale Tirini - Grassi è in grado di fornire un’assistenza qualificata e personalizzata in materia di obbligazioni alimentari, rispondendo celermente alle singole esigenze prospettate in materia, garantendo rapporti di immediatezza di prestazioni, chiarezza e riservatezza, secondo lo stile che caratterizza l’attività professionale degli avvocati titolari dello Studio e dei suoi collaboratori. Tali Convenzioni ampliano il loro campo di applicazione anche a tutte le obbligazioni alimentari nei confronti degli adulti e disciplinano quelle derivanti da relazioni di famiglia, parentela, matrimonio o affinità. In materia di obbligazioni alimentari, le istituzioni comunitarie hanno compiuto un cammino volto alla tutela del creditore come parte debole del rapporto, che necessita di una tutela certa e veloce, istituendo procedure di riconoscimento delle decisioni poco formali al fine di garantire omogeneità di soluzioni e rendersi autonome alle legislazioni nazionali.
Omar Grassi
Omar Grassi
2025-06-11 14:27:53
Numero di risposte : 10
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L’obbligazione alimentare, consiste sostanzialmente in una prestazione di carattere patrimoniale e di carattere assistenziale effettuata da un soggetto obbligato all’interno del gruppo familiare nei confronti di un familiare che versi in stato di bisogno, per legge o volontà delle parti. Con il termine “alimenti” ci si riferisce a tutto ciò che risulta essenziale alla sopravvivenza di un soggetto (quindi vitto, alloggio, cure mediche essenziali, vestiario.. ) L’obbligazione alimentare può consistere o in una erogazione di danaro (e pertanto il suo ammontare dipenderà dalle capacità economiche di tutti i soggetti coinvolti – obbligato e beneficiario – tenuto conto che la prestazione deve sostanzialmente garantire all’avente diritto di poter condurre una vita dignitosa e soddisfare le essenziali esigenze di vita quotidiana) oppure in una obbligazione in natura (ad esempio accogliere in casa il beneficiario).
Sarah Colombo
Sarah Colombo
2025-06-11 14:07:34
Numero di risposte : 8
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L’obbligo alimentare è una prestazione patrimoniale effettuata da un soggetto obbligato nei confronti del familiare che versi in stato di bisogno. Si tratta di un aiuto economico alla parte più debole in ambito familiare allo scopo di fornire i mezzi adeguati a condurre una vita dignitosa. Per “alimenti” infatti, s’intende tutto ciò che è essenziale alla sopravvivenza di una persona. L'obbligo agli alimenti è finalizzato a soddisfare i bisogni primari del familiare che si trova in difficoltà. Il credito legato al diritto agli alimenti è irripetibile, indisponibile, insequestrabile, escluso dalla massa fallimentare, impignorabile, tranne che per causa di alimenti, imprescrittibile. L'obbligo alimentare non va confuso con l’obbligo di mantenimento. L’obbligo alimentare è una prestazione patrimoniale effettuata da un soggetto obbligato nei confronti del familiare che versi in stato di bisogno. L'obbligo alimentare si estende ad una più ampia fascia di parenti. In mancanza di tali elementi costitutivi il diritto non può sorgere. Va inoltre detto che la misura della prestazione alimentare varia in base ai presupposti oggettivi. L’obbligo alimentare è una prestazione patrimoniale effettuata da un soggetto obbligato nei confronti del familiare che versi in stato di bisogno. L'obbligo alimentare: presupposti e requisiti. L'obbligo alimentare: le caratteristiche. L’obbligo alimentare non va confuso con l’obbligo di mantenimento.
Siro Messina
Siro Messina
2025-06-11 12:05:28
Numero di risposte : 10
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Il Regolamento 4/2009 non fornisce la definizione di “obbligazione alimentare” ma precisa che al suo interno rientrano tutte le prestazioni dovute da parte di un soggetto a un altro in ragione dell'esistenza, tra loro, di un rapporto di famiglia, parentela, matrimonio o affinità. In quanto strumento normativo che deve trovare applicazione in diversi ordinamenti giuridici, le nozioni, tra l'altro, di obbligazione alimentare, di creditore e di debitore utilizzate dal regolamento 4/2009 vanno interpretate in maniera ampia ed autonoma. Questo comporta, ad esempio, che un soggetto che dalla legge italiana non sarebbe considerato creditore di alimenti, potrebbe doversi considerare tale per l'ordinamento europeo. Il Regolamento 4/2009 definisce poi “creditore di alimenti” qualsiasi persona fisica a cui sono dovuti o si presume siano dovuti alimenti. A questo proposito la Corte di Giustizia ha precisato che è creditore di alimenti chiunque ne proponga domanda davanti all'autorità competente; ciò indipendentemente dall'esistenza di un provvedimento che già riconosca al richiedente la titolarità di un simile diritto. Infatti, sarà il giudice interpellato a dover verificare l'effettiva sussistenza di un apposito titolo in capo al presunto creditore di alimenti. È quindi “debitore di alimenti” ai sensi del regolamento 4/2009 qualsiasi persona fisica che deve corrispondere alimenti o alla quale questi ultimi sono richiesti.
Giuseppe Romano
Giuseppe Romano
2025-06-11 12:01:46
Numero di risposte : 15
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L’assegno alimentare, comunemente definito con l’espressione "GLI ALIMENTI", è un sostegno economico fornito ai familiari più stretti qualora si trovino in un REALE stato di bisogno fisico o economico. Questo stato di bisogno deve essere effettivo tale da non permettere al familiare di provvedere al proprio sostentamento. Gli alimenti possono essere chiesti solo da chi versa in istato di bisogno e non è in grado di provvedere al proprio mantenimento. Essi devono essere assegnati in proporzione del bisogno di chi li domanda e delle condizioni economiche di chi deve somministrarli. L'assegno alimentare deve essere proporzionale sia al bisogno del richiedente sia alle condizioni economiche dell’obbligato. Il supporto economico deve garantire al beneficiario il vitto, l'alloggio, le cure mediche, l'abbigliamento e tutto ciò che si renda eventualmente necessario per garantirgli un'esistenza dignitosa. L'obbligo alimentare ha natura principale rispetto a qualsiasi altro obbligo di pagamento.