Alimenti: quando tocca ai nonni?

Clara Moretti
2025-07-11 21:35:11
Numero di risposte
: 8
In via generale, chi si trova in stato di bisogno e non è in grado di provvedere al proprio mantenimento può rivolgersi ai parenti per ottenere gli alimenti, rispettando l’ordine gerarchico stabilito dall’art. 433 del codice civile: nel caso in cui il coniuge, i figli, i discendenti e i genitori non possano provvedere, il dovere di soddisfare questo diritto di credito grava sugli ascendenti.
Tuttavia, agli ascendenti in ordine di prossimità spetta un ruolo di maggior rilievo, laddove il mantenimento riguardi i nipoti minorenni, o comunque conviventi con i genitori e non ancora in grado di raggiungere l’indipendenza economica.
L‘art. 316 bis cod. civ. è chiaro nell’affermare che “quando i genitori non hanno mezzi sufficienti, gli altri ascendenti, in ordine di prossimità, sono tenuti a fornire ai genitori stessi i mezzi necessari affinché possano adempiere i loro doveri nei confronti dei figli“.
Il legislatore ha dunque voluto limitare il coinvolgimento dei nonni al caso in cui nessuno degli obbligati principali abbia sufficiente disponibilità economica per mantenere la prole.
Qualora uno dei due genitori riesca a guadagnare a sufficienza per mantenere i figli, non potrà vantare alcun titolo di credito nei confronti degli ascendenti dell’inadempiente / insolvente.
Anche quando le disponibilità del genitore siano insufficienti a mantenere i figli, per ottenere un contributo a carico dei nonni, il primo dovrà dimostrare:
di non essere in grado di reperire il denaro occorrente aggredendo il patrimonio del coobbligato, ossia dell’altro genitore;
di non potere incrementare ulteriormente il proprio reddito.

Alfredo Russo
2025-07-08 07:03:50
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: 18
L’art. 316 bis, comma 1, c.c. dispone che “i genitori devono adempiere i loro obblighi nei confronti dei figli in proporzione alle rispettive sostanze e secondo la loro capacità di lavoro professionale o casalingo.
La giurisprudenza ha fornito un’interpretazione della norma, che individua, quale presupposto dell’obbligo di mantenimento degli ascendenti l’incapacità di entrambi i genitori di mantenere personalmente la prole.
L’inadempimento di uno dei genitori all’obbligo di mantenimento non è, pertanto, sufficiente per far sorgere l’obbligo in capo agli ascendenti, poiché occorre non solo che il genitore inadempiente non sia assoggettabile ad esecuzione con esiti fruttuosi ma che anche l’altro genitore non sia in condizione di mantenere personalmente la prole.
L’obbligo degli ascendenti, quindi, ha natura sussidiaria ed eccezionale, sussistendo soltanto quando entrambi i genitori siano privi dei mezzi necessari.
Inoltre, l’obbligazione prevista dall’art. 316 bis, comma 1, c.c., grava su tutti gli ascendenti di pari grado: ciascun ascendente, in presenza dei presupposti sopra indicati, è tenuto al concorso non solo quando ad essere inadempiente sia il proprio discendente ma anche quando sia l’altro genitore.
E se i nonni non provvedono spontaneamente al mantenimento dei nipoti?
Si può richiedere che i nonni siano condannati a versare ai genitori un assegno di mantenimento per i figli.
A tal fine, va presentato ricorso al Tribunale del luogo di residenza del convenuto.
Il presidente del Tribunale, sentito l’inadempiente e assunte le informazioni del caso, emetterà decreto immediatamente esecutivo.

Ugo Ruggiero
2025-07-02 20:33:32
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: 11
I nonni che non si impegnano, nel momento del bisogno, al mantenimento dei nipoti, possono essere chiamati in causa sia dai figli ma anche dal genero e dalla nuora.
L’obbligo di procurarsi mezzi per mantenere i propri figli spetta comunque ai genitori, ma quando questi ultimi non riescono ad essere indipendenti economicamente ad essere chiamati in causa nel mantenimento sono i nonni.
Secondo la giurisprudenza la disoccupazione non è una scusa accettabile per non riuscire a mantenere i figli anche se al di là di questo l’intervento dei nonni è un dovere che non può mai essere eliminato.
I nonni, in ogni caso, sono chiamati in causa solo qualora entrambi i genitori non abbiano le capacità economiche di provvedere al mantenimento dei figli perchè se almeno uno dei 2 ha le capacità economiche non si possono chiedere i soldi ai nonni.
L’obbligo degli ascendenti di fornire ai genitori i mezzi necessari affinché possano adempiere i loro doveri nei confronti dei figli – va inteso non solo nel senso che l’obbligo degli ascendenti è subordinato e, quindi, sussidiario rispetto a quello, primario, dei genitori, ma anche nel senso che agli ascendenti non ci si possa rivolgere per un adeguato aiuto economico per il solo fatto che uno dei genitori non dia il proprio contributo al mantenimento dei figli, se l’altro genitore è in grado di mantenerli.

Teseo Villa
2025-06-26 05:37:28
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: 13
I nonni vengono coinvolti solo quando entrambi i genitori non sono in grado di provvedere al sostegno finanziario necessario.
In altre parole, l’obbligo dei nonni si attiva quando la capacità dei genitori di provvedere è limitata o inesistente.
Non è possibile richiedere l’aiuto finanziario dei nonni semplicemente perché uno dei genitori non contribuisce finanziariamente, se l’altro genitore ha le risorse per farlo.
I nonni sono chiamati a contribuire solo quando entrambi i genitori non possono farlo.
Quindi il fatto che un genitore non versi gli alimenti all’ex non è sufficiente per rivolgersi ai genitori di quest’ultimo ma bisogna prima procedere in via civile nei suoi confronti per recuperare il credito.
Solo con la dimostrazione che il pignoramento è risultato inutile per insufficienza dei beni è possibile rivolgersi ai nonni.
Tutti e quattro – se ancora in vita – sono tenuti a contribuire al sostegno in proporzione alle rispettive capacità economiche.
Né sussiste una “solidarietà passiva”: sicché se uno o più nonni non vogliono o non sono in grado di provvedere a tale mantenimento, gli altri non devono versare i soldi per conto di questi ultimi.
In pratica l’obbligo grava su tutti gli ascendenti di pari grado, ma la responsabilità è proporzionale alle loro rispettive capacità finanziarie.
Questo approccio mira a distribuire equamente il peso del sostentamento finanziario tra i vari ascendenti.
Altro aspetto importante: per ottenere il sostegno da un nonno non è necessario citare in giudizio anche gli altri.
È possibile fare causa solo a questi ma pur sempre nei limiti dell’importo da lui dovuto, senza addossargli anche quello degli altri nonni.

Sirio Valentini
2025-06-12 10:48:41
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: 8
La risposta è sì, purché ricorrano determinate condizioni.
Il codice civile, difatti, nel Titolo IX, intitolato "Della responsabilità genitoriale e dei diritti e doveri del figlio" prevede, all'art. 316 bis, in primo luogo, che i genitori devono adempiere i loro obblighi nei confronti dei figli in proporzione alle rispettive sostanze e secondo la loro capacità di lavoro professionale o casalingo.
La norma, inoltre, statuisce che, quando i genitori non hanno mezzi sufficienti, gli altri ascendenti, in ordine di prossimità, sono tenuti a fornire ai genitori stessi i mezzi necessari affinché possano adempiere i loro doveri nei confronti dei figli.
La legge, quindi, individua una responsabilità sussidiaria dei nonni, che hanno un dovere di mantenere i nipoti, ma solo nel caso di impossibilità economica dei genitori.
In particolare, dovrà notificargli l'atto di precetto e, nel caso di inadempimento, proseguire con il pignoramento.
Ciò è stato evidenziato anche dalla Corte di Cassazione che, in particolare con l'ordinanza n. 28446/2023, ha affermato che l'obbligo degli ascendenti di fornire ai genitori i mezzi necessari affinché possano adempiere i loro doveri nei confronti dei figli va inteso non solo nel senso che l'obbligazione degli ascendenti è subordinata e, quindi, sussidiaria rispetto a quella, primaria, dei genitori, ma anche nel senso che agli ascendenti non ci si possa rivolgere per un aiuto economico per il solo fatto che uno dei due genitori non dia il proprio contributo, se l'altro è in grado di provvedervi.
La Suprema Corte ha specificato che, per ravvisare l'esistenza dell'obbligazione sussidiaria degli ascendenti, non basta l'inadempimento di un genitore, ma occorre che tale inadempimento sia dovuto a una mancanza di mezzi e non alla volontà del genitore di sottrarsi ai propri primari obblighi previsti dall'art. 316-bis, comma 1 del codice civile e, nel contempo, che l'altro genitore non possa far fronte per intero alle esigenze dei figli con le sue sostanze e le sue capacità reddituali.

Nicola Damico
2025-06-12 07:00:12
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: 14
Il codice civile stabilisce all’articolo 433 che agli alimenti siano tenuti gli ascendenti e altri soggetti espressamente individuati fra i parenti. E’ necessario che il soggetto destinatario degli alimenti si trovi in stato di bisogno e che non abbia possibilità di provvedere a sé stesso.
Il ruolo sussidiario dei nonni: il mantenimento dei nipoti spetta ai nonni solo quando i genitori non abbiano alcuna possibilità di provvedere personalmente alle esigenze dei propri figli. Affinchè i nonni siano obbligati a contribuire al mantenimento dei nipoti, occorre che entrambi i genitori non abbiano la possibilità di provvedervi direttamente. La possibilità che uno di essi possa far fronte alle esigenze di mantenimento, esclude che subentrino i nonni.

Annamaria Bianco
2025-06-12 06:42:37
Numero di risposte
: 12
I nonni possono essere tenuti al mantenimento dei nipoti quando i genitori non riescono a provvedere adeguatamente ai bisogni dei loro figli.
L’art. 433 del Codice Civile italiano prevede l’obbligo degli ascendenti di assistere economicamente i nipoti in difficoltà.
La Cassazione ha affermato che, in caso di inadempienza del genitore, l’onere del mantenimento dei figli ricade sui nonni.
L’obbligazione solidaristica, sussidiaria e subordinata grava proporzionalmente su tutti gli ascendenti di pari grado indipendentemente da chi sia il genitore che ha creato l’insorgenza dello stato di insufficienza dei mezzi economici.
Il principio fondante della sentenza è il diritto di solidarietà all’interno della famiglia, per cui se un membro non ha i mezzi di sussistenza, il parente più stretto in linea di ascendenza è chiamato a provvedere.
Il coinvolgimento dei nonni nel mantenimento dei nipoti quando i genitori non hanno mezzi sufficienti per le esigenze primarie di figli è stabilito per legge.
Se un genitore non adempie al proprio dovere di mantenimento, il minore può richiedere il mantenimento ai nonni, come previsto dall’art. 433 del Codice Civile.
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