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Chi deve mantenere mio fratello/mia sorella?

Sarita Mariani
Sarita Mariani
2025-07-21 20:15:25
Numero di risposte : 5
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Il nostro ordinamento, ai sensi dell’articolo 2, si fonda sui principi di solidarietà politica, economica e sociale. Tale premessa è importante per sottolineare come dai rapporti familiari discendono determinati obblighi di solidarietà, tra cui quello di aiutare, in caso di necessità, i propri familiari in difficoltà economiche, garantendo loro un sostegno. Da questo obbligo non sono esclusi fratelli e sorelle: lo Stato, infatti, impone di garantire un mantenimento economico al fine di permettere loro una vita dignitosa. Coniuge o parte dell’unione civile; Figli; Nipoti; Genitori; Generi e nuore; Suocero e suocera; Nel momento in cui tali soggetti siano impossibilitati a farlo, perché assenti, deceduti o anch’essi in condizioni economiche particolarmente disagiate, l’obbligo si sposta ai fratelli e alle sorelle. A determinare però l’entità degli alimenti da versare spetta al giudice che verificherà le condizioni descritte e determinerà l’ammontare.
Eusebio Gallo
Eusebio Gallo
2025-07-16 13:42:06
Numero di risposte : 18
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All’obbligo di prestare gli alimenti sono tenuti, nell’ordine: 1) il coniuge; 2) i figli [legittimi o legittimati o naturali o adottivi] anche adottivi, e, in loro mancanza, i discendenti prossimi [anche naturali ]; 3) i genitori e, in loro mancanza, gli ascendenti prossimo, anche naturali; gli adottanti; 4) i generi e le nuore; 5) il suocero e la suocera; 6) i fratelli e le sorelle germani o unilaterali, con precedenza dei germani sugli unilaterali. Sicuramente a qualcuno, specialmente a chi non ha buoni rapporti coi fratelli, verrà da storcere il naso e pensare che “chi è causa del suo mal pianga se stesso: se mio fratello è stato così incapace da perdere tutto giocando d’azzardo perché devo mantenerlo io?”: proprio per questo motivo il legislatore ha previsto che l’obbligo di pagare gli alimenti sussista solo nel caso in cui lo stato di bisogno sia incolpevole, non voluto dal fratello/sorella bisognoso. Nell’ipotesi in cui ci siano più fratelli e sorelle saranno tutti chiamati a unire le forze per aiutare quello in difficoltà suddividendosi le spese per gli alimenti previsti dal giudice. Il giudice, tuttavia, sulla base delle condizioni economiche di ciascun fratello potrà stabilire quote differenti, così che la porzione di alimenti non gravi più su uno che sull’altro. Al pagamento degli alimenti è tuttavia prevista un’alternativa: la possibilità di occuparsi personalmente della soddisfazione delle esigenze del fratello indigente. In che modo? Ad esempio accogliendo in casa il familiare oppure, al posto che versare mensilmente del denaro sul suo conto, provvedere ad acquistare gli alimenti e i beni di prima necessità per lui direttamente al supermercato.
Egisto Giordano
Egisto Giordano
2025-07-03 12:52:19
Numero di risposte : 11
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I rapporti familiari danno spesso origine a obblighi morali e condivisi dalla collettività, tra cui la solidarietà che porta ad aiutarsi l’un l’altro in caso di bisogno. Di ciò ne tiene conto anche la legge, affidando proprio a familiari e parenti l’obbligo di provvedere al sostentamento dei soggetti che non ne hanno la possibilità, alleggerendo così quando possibile gli oneri a carico dello Stato, l’obiettivo di permettere a tutti i cittadini di avere uno stile di vita dignitoso o comunque poter provvedere alle esigenze fondamentali. Fratelli e sorelle non fanno eccezione: se sono senza soldi vanno mantenuti, ma soltanto al rispetto di determinate condizioni. Ciò detto, affinché ci sia l’obbligo di mantenere fratelli e sorelle è però necessario che tutti i soggetti obbligati in via prioritaria siano assenti, dunque deceduti, estranei affettivamente ed economicamente oppure impossibilitati finanziariamente. Si tratta di coloro che hanno i seguenti rapporti con il fratello (o sorella) in stato di bisogno: coniuge o parte civile; figli; nipoti; genitori; generi e nuore; suocero e suocera.
Gregorio Martinelli
Gregorio Martinelli
2025-06-27 17:15:48
Numero di risposte : 13
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La risposta sembrerebbe affermativa. Il codice civile, infatti, all’art. 433 infatti, stabilisce che tra le persone obbligate a versare gli alimenti ai familiari in condizioni di indigenza ci sono anche i fratelli. All’obbligo di prestare gli alimenti sono tenuti, nell’ordine: 1) il coniuge 2) i figli anche adottivi, e, in loro mancanza, i discendenti prossimi 3) i genitori e, in loro mancanza, gli ascendenti prossimo, anche naturali; gli adottanti; 4) i generi e le nuore 5) il suocero e la suocera; 6) i fratelli e le sorelle germani o unilaterali, con precedenza dei germani sugli unilaterali. Esiste un preciso ordine di soggetti a cui va chiesto il mantenimento. In particolare la domanda si propone nei confronti degli obbligati, nell’ordine seguente: al coniuge; in sua assenza ai figli in loro assenza ai nipoti in loro assenza ai genitori in loro assenza ai generi e nuore in loro assenza al suocero e alla suocera in loro assenza ai fratelli e sorelle (germani o unilaterali). Quindi, per essere mantenuti dal fratello è necessario: non essere sposati o che il proprio coniuge sia anch’egli incapace di provvedere all’altrui mantenimento; non avere figli o che anche questi non abbiano un reddito sufficiente; avere i genitori defunti o, se ancora in vita, incapaci economicamente; non avere generi o nuore o, se esistenti, incapaci economicamente; non avere suocero e/o suocera o, se esistenti, incapaci economicamente.
Raffaele Lombardi
Raffaele Lombardi
2025-06-22 09:38:07
Numero di risposte : 18
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Tra fratelli e sorelle, gli alimenti sono dovuti nella misura dello stretto necessario, con ciò intendendo la garanzia di far fronte ai bisogni primari ed essenziali del fratello. Il dovere di adempiere a tale obbligazione trae fondamento dal principio di solidarietà familiare e, in quanto diretta a realizzare la tutela dell’essere umano in stato di bisogno, si colloca tra i doveri fondamentali di solidarietà tutelati dall’art. 2 della Costituzione. Pertanto, presupposto fondamentale per l’obbligo di alimenti è lo stato di bisogno in cui versa il fratello, non in grado di provvedere al proprio mantenimento. Quale sorella, e parente in vita più stretta, ha un obbligo giuridico di assistere il fratello, provvedendo al pagamento di eventuali rette presenti presso la struttura dov’è ricoverato e all’acquisto di tutto quanto necessario per la sopravvivenza. Una volta che il fratello dovesse iniziare a ricevere la pensione di invalidità, così da poter assumere un assistente, allora si potrà anche allentare tale assistenza, essendo il fratello nelle condizioni di essere salvaguardato durante la vita quotidiana e di provvedere agli acquisti dei beni primari, essenziali alla sopravvivenza.
Joseph D'angelo
Joseph D'angelo
2025-06-11 12:58:46
Numero di risposte : 11
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Lo Stato impone di garantire un mantenimento economico nei confronti di fratelli e sorelle privi di risorse economiche utili al loro sostentamento, al fine di permettere loro una vita dignitosa. Tale obbligo, tuttavia, è sottoposto ad alcune condizioni. Il nostro ordinamento infatti prevede che, in via preliminare, l’obbligo di versare gli alimenti grava in capo ai seguenti soggetti: Nel momento in cui tali soggetti siano impossibilitati a farlo perché assenti, deceduti o anch’essi in condizioni economiche particolarmente disagiate, l’obbligo di mantenimento si sposta nei confronti di fratelli e sorelle degli indigenti. L’obbligazione che sorge infatti in capo a fratelli e sorelle è condivisa, nel senso che tutti saranno tenuti a corrispondere gli alimenti nei confronti dei propri familiari in difficoltà economiche. Tuttavia il giudice potrà stabilire importi differenti a seconda delle condizioni economiche di ciascuno.
Emidio Esposito
Emidio Esposito
2025-06-11 11:18:32
Numero di risposte : 11
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1) in caso di necessità la sorella, nei limiti delle proprie possibilità, può essere obbligata agli alimenti, generalmente di modesto importo. a carico della sorella, mancando i genitori, vi sarà un obbligo alimentare qualora il fratello non avesse di che vivere. Non comprende ovviamente tutto quanto non strettamente necessario e soprattutto non si pone il problema se il fratello, per la sua invalidità, riceve una pensione o la reversibilità dei genitori: di questa questione è opportuno occuparsi mentre i genitori sono in vita. La soluzione migliore è quella di provvedere alla nomina di un un'amministratore di sostegno. L'amministratore di sostegno viene nominato quando un soggetto, causa di infermità o di una menomazione fisica o psichica, si trova nell'impossibilità, anche parziale o temporanea, di provvedere ai propri interessi. Il consiglio migliore che si possa dare è procedere immediatamente alla nomina di un amministratore di sostegno per il fratello, che può essere uno dei genitori o la stessa sorella, se i rapporti sono buoni, o un estraneo. Questo metterebbe al riparo prima di tutti lo stesso fratello da molti guai, consentendogli di svolgere una vita più ordinata e conservare il patrimonio per le proprie necessità.
Enrica Gatti
Enrica Gatti
2025-06-11 10:39:26
Numero di risposte : 13
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L’unico dovere che compete a un fratello è quello di versare gli alimenti nel caso in cui l’altro fratello si trovi in un grave stato di bisogno economico e nello stesso tempo sia incapace a provvedere a sé stesso. Gli alimenti consistono in una somma economica o in una prestazione in natura tale da garantire al beneficiario solo la sopravvivenza. Tuttavia, l’obbligo di assistere un fratello o una sorella versando a questi gli alimenti scatta solo se il beneficiario non sia sposato, non abbia figli, genitori, generi o nuore, suoceri. Difatti tali soggetti sono obbligati agli alimenti prima del fratello o della sorella, che invece intervengono in ultima istanza. Non esistono obblighi specifici tra fratelli e sorelle di assistenza morale o materiale, come invece sussistono tra coniugi o tra ascendenti in linea retta. Non basta il semplice stato di disoccupazione. Dunque, si tratta di una prestazione di valore largamente inferiore al mantenimento che un coniuge deve versare all’ex o ai figli.