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Maternità surrogata: quali sono i rischi?

Mariano Gatti
Mariano Gatti
2025-06-14 16:59:46
Numero di risposte: 6
La cosiddetta surrogata 'altruistica' non esiste, è frutto di ipocrisia. L’altruismo è un pretesto per ottenere una legge che regolarizza i contratti, quindi la compravendita di neonati su commissione, ed è veramente un falso problema. La surrogata è la negazione della maternità, è la finzione che chi partorisce non sia la madre, cioè non abbia diritti relazionali sulla sua prole, sui figli usciti dal suo stesso utero. Per aderire a questa finzione le madri su commissione vengono pagate, non lo fanno per altruismo. Il neonato sa chi è sua madre, è l’unico corpo che ha fisicamente conosciuto. L’autodeterminazione dei neonati è stare con la madre, suggerne il latte, riconoscerne l’odore e la voce. Se vogliamo chiamare autodeterminazione la facoltà di una donna che ha partorito di rinunciare a questo legame, ciò avviene a scapito del neonato. Un diritto umano non può realizzarsi a scapito del diritto di altre persone: non posso pretendere che una donna mi consegni suo figlio, quali che siano i miei nobili motivi. Il contratto di surrogazione di maternità è lo strumento per costringermi. Per questo va rifiutato e combattuto.
Bibiana Pellegrino
Bibiana Pellegrino
2025-06-14 16:13:57
Numero di risposte: 5
I rischi della maternità surrogata sono molteplici e possono essere di natura medica, legale ed etica. La motivazione a diventare madri surrogate va dal desiderio di dare la gioia di un figlio a un’altra donna al bisogno di denaro. Le cifre in gioco vanno dalle 10-15.000 sterline a 40-50.000 dollari in USA, a meno della metà in India. Anche la coppia committente può in effetti essere abusata dal punto di vista economico ed affettivo, quando spende cifre da capogiro e/o quando la madre surrogata si tiene il bambino perché ha cambiato idea. Dal punto di vista etico due sono le posizioni, da un lato i contrari, per ragioni morali e perché vedono questa opportunità come un bieco sfruttamento della capacità riproduttiva della donna, specie nei Paesi poveri. La ricerca di madri surrogate in Paesi poco costosi pone problemi critici di diritto internazionale, prevenibili con un’unica regolamentazione legislativa. I contrari alla maternità surrogata, la vedono come un bieco sfruttamento della capacità riproduttiva della donna, specie nei paesi poveri, altri invece sostengono che se regolamentata con leggi internazionali, potrebbe essere una pratica accettabile.
Maika Santoro
Maika Santoro
2025-06-14 15:12:37
Numero di risposte: 7
Le madri surrogate presentano un rischio elevato di grave morbilità materna e di esiti avversi della gravidanza rispetto alle donne che concepiscono naturalmente o attraverso la fecondazione in vitro. Esistono diversi potenziali meccanismi che potrebbero spiegare l’aumento del rischio di grave morbilità materna tra le portatrici gestazionali. Questi includono differenze nella salute di base o nelle caratteristiche sociodemografiche di coloro che scelgono di diventare madri surrogate, potenziali differenze nell'assistenza e nel monitoraggio prenatale, l'impatto fisiologico e psicologico associato alla gravidanza di un'altra persona, nonché gli effetti dei trattamenti utilizzati durante la il processo di fecondazione. Le madri surrogate hanno dovuto affrontare un tasso di morbilità materna grave del 7,1%, notevolmente superiore ai tassi osservati nei concepimenti non assistiti e nei concepimenti IVF. Hanno sperimentato tassi elevati di emorragie postpartum e disturbi ipertensivi, entrambe gravi complicazioni durante la gravidanza. Tra queste donne, i tassi di emorragie postpartum erano del 13,9%, rispetto al 5,7% nei concepimenti non assistiti e al 10,5% nei concepimenti IVF. Allo stesso modo, i disturbi ipertensivi, il problema medico più comune che si risconta durante la gravidanza, ha colpito le madri surrogate ad un tasso del 13,9%, rispetto al 6,6% nei concepimenti non assistiti e all’11,6% nei concepimenti IVF.
Gianni Sartori
Gianni Sartori
2025-06-14 14:47:39
Numero di risposte: 6
In base alle attuali conoscenze in campo psicoanalitico e psichiatrico si tratta di una attività ad altissimo rischio per l’insorgenza di gravi patologie psichiatriche sia per la madre surrogata che per il bambino. Emerge però con costanza nella letteratura psicoanalitica la consapevolezza di un rilevante trauma infantile nel caso di separazione dalla madre biologica. Il dialogo sensoriale ed emotivo fra madre e feto inizia e si struttura durante la gravidanza per cui quel bambino è figlio di quella madre indipendentemente dalla genetica. Cambiare la figura di riferimento, che per convenzione si definisce figura materna, non è quindi irrilevante, ma estremamente pericoloso. Questo non significa che tutti i bambini che perdono, per varie ragioni, la madre già nei primi giorni o mesi di vita vadano incontro a patologie psichiatriche gravi ma piuttosto che corrono questo rischio. Anche per la madre surrogata il rischio collegato alla cessione del bambino è molto elevato per gravi patologie psichiatriche soprattutto di natura depressiva e per il suicidio. La pratica della maternità surrogata da un punto di vista medico è ad alto rischio per cui si dovrebbe raccomandare, per mitigare le conseguenze, che almeno la madre che affitta l’utero mantenga un legame per anni col bambino. Il bimbo allevato da coppie, sia omo che etero, che lo hanno desiderato ma anche “comperato” avrà problemi psicologici da affrontare nel momento in cui verrà a sapere che i genitori, che ora ama, sono gli aguzzini, anche se a volte non del tutto consapevoli, della madre.
Fulvio Montanari
Fulvio Montanari
2025-06-14 14:07:30
Numero di risposte: 3
Il divieto globale della maternità surrogata potrebbe spingere alcune persone a ricorrere a soluzioni clandestine, non regolamentate, aumentando il rischio di sfruttamento per le donne che decidono di diventare surrogate. In contesti non monitorati, le donne surrogate potrebbero trovarsi a dover affrontare condizioni economiche e fisiche precarie, senza alcuna tutela legale adeguata. La normativa rischia di creare situazioni legali complesse per i bambini nati da maternità surrogata. Essi potrebbero trovarsi a non vedere riconosciuti i propri genitori legittimi in Italia, con conseguenze sulla loro cittadinanza e sui diritti familiari. Questo potrebbe causare ulteriori complicazioni dal punto di vista legale e del benessere psicologico del minore, che potrebbe trovarsi in una condizione di incertezza giuridica. La legge colpisce in modo particolarmente duro le coppie omosessuali, per le quali la surrogazione gestazionale è spesso l’unica via percorribile per avere figli biologici. In assenza di alternative come l’adozione, che in Italia rimane preclusa alle coppie dello stesso sesso, questa legge rinforza un divario giuridico tra le famiglie eterosessuali e omosessuali, perpetuando una visione rigida e discriminatoria della famiglia. Le sanzioni pecuniarie fino a un milione di euro, oltre alla pena detentiva, appaiono eccessivamente severe, soprattutto se rapportate ad altri reati. Questo tipo di approccio punitivo potrebbe apparire sproporzionato, considerando che la scelta di ricorrere alla maternità surrogata è spesso il risultato di un desiderio profondo e legittimo di avere una famiglia. La criminalizzazione universale della maternità surrogata in Italia è una questione che solleva molteplici interrogativi etici, giuridici e sociali.
Giancarlo Longo
Giancarlo Longo
2025-06-14 13:46:54
Numero di risposte: 3
Più rischi di ipertensione ed emorragie rispetto alle gravidanza naturali e a quelle con Ivf. I risultati di uno studio canadese presentati all'Eshre ad Amsterdam. Le ipotesi degli studiosi. Rago: "Selezione non corretta delle madri e stress di chi porta avanti una gravidanza non finalizzata a obiettivo personale"