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Successione Universale: Cosa Significa?

Marisa Messina
Marisa Messina
2025-06-24 00:04:02
Numero di risposte: 5
La successione a titolo universale è la successione nella totalità o nella quota di patrimonio del de cuius, mentre la successione a titolo particolare è la successione in uno o più diritti, specificatamente individuati dal testatore. La differenza tra disposizioni a titolo universale ed a titolo particolare si ravvisa, da un lato, nella struttura e, dall'altro, nella disciplina dei debiti. Per quanto concerne la struttura, in primis, l'erede è successore in tutti i rapporti facenti parte del patrimonio del de cuius ad eccezione dei legati e dei rapporti che si sono estinti per effetto della morte, mentre il legatario è successore in uno o più diritti specificatamente individuati. Quando il testatore dispone solamente di una serie di legati senza la nomina di un erede, l'art. 588 c.c. prevede che le disposizioni testamentarie siano a titolo universale se comprendono l'universalità o una quota dei beni del testatore. Ciò significa che i legatari possono essere ritenuti eredi nella quota stabilita, evitando così l'apertura della successione legittima. In tal caso, il legatario non risponde dei debiti ereditari, ma il testatore può comunque obbligarlo a pagare debiti ereditari, non oltre il valore della cosa legata. Il legatario, onerato del pagamento dei debiti, non è comunque un successore nel debito ereditario. Infine, l'erede continua il possesso del proprio dante causa, mentre il legatario inizia un nuovo possesso.
Sandro Montanari
Sandro Montanari
2025-06-23 23:06:04
Numero di risposte: 5
L’espressione indica il fenomeno della successione a titolo universale in tutte le posizioni attive e passive inerenti ad un soggetto. Si distinse tra vivi: il fenomeno era caratteristico del diritto romano. Si tratta del fenomeno della successione ereditaria o della fusione di società.
Donatella Giordano
Donatella Giordano
2025-06-23 21:42:36
Numero di risposte: 6
Chi riceve l'intero patrimonio del defunto o una quota di tale patrimonio si dice successore a titolo universale o erede. Il primo ha ricevuto l'eredità del de cuius. L'erede subentra nell'universalità del patrimonio del de cuius o in una quota di esso. Con la conseguenza che il legatario non è tenuto a far fronte ai debiti ereditari, mentre l'erede è obbligato a pagarli. Il patrimonio del defunto e quello dell'erede diventano un tutt'uno e quindi il creditore del defunto può ottenere soddisfazione delle sue ragioni sia mediante i beni già appartenuti al de cuius sia mediante quelli di proprietà dell'erede e che non siano di provenienza ereditaria. L'erede invece risponde dei debiti anche se il loro valore è superiore al valore delle attività che compongono il patrimonio ereditario. Per evitare di rispondere illimitatamente dei debiti ereditari, pur senza voler rinunciare alla qualità di erede, l'unica strada rimane quella di accettare l'eredità con il beneficio d'inventario. Il beneficio d'inventario serve a circoscrivere la responsabilità dell'erede nei confronti dei debitori del de cuius nei limiti delle attività ereditate, in modo che non venga intaccato del patrimonio personale dell'erede stesso.
Giancarlo Caruso
Giancarlo Caruso
2025-06-23 20:52:09
Numero di risposte: 4
L’erede universale è il soggetto designato dal “de cuius”, ossia il testatore, prima di morire ad ereditare tutto il suo patrimonio e di conseguenza in tutte le situazioni attive, ma anche in quelle passive aperte dal defunto. La caratteristica specifica dell’erede universale è quella di subentrare integralmente in tutte le posizioni giuridiche attive e passive, trasmissibili in via successoria, appartenute al defunto. Per acquisire questo status non è sufficiente la designazione all’interno di un testamento ma è necessario che il soggetto chiamato accetti, espressamente o tacitamente, l’eredità. L’eredità si acquista con l’ accettazione. L’effetto dell’accettazione risale al momento nel quale si è aperta la successione. Le disposizioni testamentarie, qualunque sia l’espressione o la denominazione usata dal testatore, sono a titolo universale e quindi l’erede istituito subentra sia nei crediti che nei debiti del testatore. Il testatore può nominare in sede di testamento può nominare l’erede universale a suo piacimento, ma deve tenere in considerazione anche le cosiddette quote di legittima. La quota di legittima è quella porzione di eredità che spetta per legge a determinati soggetti denominati eredi legittimari che sono, come previsto dal codice civile: I figli, il coniuge, i genitori. Una volta attribuite le quote di legittima, la restante quota del proprio patrimonio potrà essere attribuita all’erede universale.
Rita Barbieri
Rita Barbieri
2025-06-23 20:45:52
Numero di risposte: 3
Soggetto che che subentra in tutti i rapporti giuridici patrimoniali attivi e passivi di un altro soggetto, fatta eccezione per i rapporti personali i quali si estinguono con la morte del de cuius. Tale fenomeno si verifica appunto nella successione universale mortis causa. La fattispecie che viene qui descritta può ricondursi a quella del legato di cosa dell’onerato o di un terzo, disciplinata dall’art. 651 c.c. La prima questione che occorre affrontare è quella volta a stabilire se effettivamente il testamento del de cuius contenga o meno solo disposizioni a titolo universale. La fattispecie che viene qui descritta trova una specifica disciplina all’art. 739 c.c., rubricato proprio “Donazioni ai discendenti o al coniuge dell’erede.
Sonia Fiore
Sonia Fiore
2025-06-23 20:29:21
Numero di risposte: 6
La successione a titolo universale ricorre quando un soggetto subentra nella totalità dei diritti del de cuius. La successione a titolo universale è il fenomeno successorio mortis causa in cui un soggetto subentra nella totalità dei diritti del de cuius. Nell’ambito del fenomeno successorio mortis causa, si distingue tra successione a titolo universale e successione a titolo particolare. La successione a titolo universale è possibile sia per successione legittima sia per successione testamentaria. La successione legittima prevede solamente la devoluzione di universalità di beni, o quote dell’intero patrimonio. La successione a titolo universale ricorre quando un soggetto subentra nella totalità dei diritti del de cuius, mentre si parla di successione a titolo particolare quando oggetto del trasferimento sono rapporti specifici detti legati. Il legato nella successione può essere di quantità, di specie o di un credito. La successione a titolo universale è il fenomeno successorio mortis causa in cui un soggetto subentra nella totalità dei diritti del de cuius, mentre la successione a titolo particolare si riferisce ai singoli rapporti patrimoniali. La successione a titolo universale e la successione a titolo particolare sono due concetti distinti nel diritto successorio. La successione a titolo universale implica l'attribuzione dell'intero patrimonio del defunto, mentre la successione a titolo particolare riguarda l'attribuzione di singoli beni o diritti.