Erede universale: quando lo è il coniuge?

Gilda Gallo
2025-06-25 22:43:23
Numero di risposte: 7
Il testamento olografo erede universale è un negozio giuridico che consente al testatore di attribuire l’intero patrimonio ad un unico erede.
Il testamento olografo deve presentare i requisiti formali e non deve contenere disposizioni in violazione dei diritti di legittima, ovvero la porzione del patrimonio che, per legge, è riservata a favore al coniuge e ai figli del defunto.
Il legittimario che si ritiene leso nei propri diritti di legittima può promuovere una causa attraverso l’azione di riduzione entro 10 anni dal momento in cui sorge l’interesse ad agire.
Il termine decennale di prescrizione decorre: nel caso di disposizione testamentaria lesiva - dall’accettazione dell’eredità, mentre in caso di lesione per donazione - dall’apertura della successione.
Tuttavia, è bene ricordare l’azione giudiziale diviene procedibile solo dopo aver esperito il tentativo di mediazione obbligatoria.
In sede di giudizio, il giudice verificherà la correttezza della ripartizione del patrimonio effettuata dal defunto, in caso di violazione della legittima, provvederà a correggerla, per ripristinare la quota di legittima lesa.
In conclusione, è importante tenere presente che, nonostante la maggiore libertà di disposizione del proprio patrimonio concessa dal testamento olografo, non si può disporre in modo incondizionato dei propri beni, ma bisogna rispettare la quota di legittima a favore dei parenti più stretti.
In caso contrario, i legittimari hanno diritto a impugnare il testamento e a far valere i loro diritti davanti al giudice.

Moreno Mazza
2025-06-25 20:51:27
Numero di risposte: 5
Se non faccio testamento, mio marito sarebbe il mio unico erede universale?
Diverso, invece, sarebbe il caso, se da tuo marito non avessi avuto figli.
In questa ipotesi, infatti, il tuo coniuge diventerebbe l’erede principale, anche se in concorso con gli eventuali tuoi genitori
Pertanto, se vuoi nominare erede universale tuo marito, non ti resta che fare testamento.
Se desideri conoscere maggiori dettagli su questo specifico argomento, potresti leggere la pubblicazione il testamento olografo non ha una scadenza.
Prima di fare testamento, devi opportunamente sapere che ci sono alcuni eredi che necessariamente devono ricevere una quota minima della tua eredità.
A questi, insieme ai figli ed al coniuge, la legge riserva una quota minima di eredità che, nemmeno per testamento, puoi negargli.
Pertanto, se hai intenzione di fare testamento e di nominare erede universale tuo marito, sappi che eventuali tuoi figli oppure, in assenza degli stessi, i tuoi genitori potrebbero reclamare la loro quota.
Ovviamente, se come spesso accade, alla tua morte non dovessero essere ancora in vita i tuoi genitori, un testamento in cui avresti nominato tuo marito erede universale sarebbe ineccepibile ed inattaccabile.

Jari Bellini
2025-06-25 20:02:01
Numero di risposte: 3
L’eredità si devolve per legge o per testamento.
Il testatore può disporre liberamente solo della quota disponibile, dovendo sempre rispettare le quote di legittima assegnate agli eredi legittimari.
La quota di legittima rappresenta la parte dell’eredità che deve andare comunque ai parenti indicati, anche contro la volontà del de cuius.
In assenza di figli, di ascendenti e di fratelli e sorelle del de cuius, il coniuge superstite ne diviene erede universale.
In assenza di figli, ma in presenza di ascendenti e/o fratelli o sorelle del de cuius, il coniuge concorre con loro nell’eredità, che spetta per 2/3 al coniuge e per 1/3 ai fratelli o sorelle e/o agli ascendenti.
Il coniuge è erede universale quando non ci sono figli, ascendenti, fratelli o sorelle del defunto, in base all’art. 583 cc che sancisce che “In mancanza di figli, di ascendenti, di fratelli o sorelle, al coniuge si devolve tutta l’eredità“.

Diamante Fabbri
2025-06-25 19:17:03
Numero di risposte: 4
In presenza di figli non è possibile nominare la moglie erede universale in quanto vi è in questo caso una lesione della legittima.
Per legge, infatti, ai figli, anche in presenza di testamento, spetta comunque il 50% del patrimonio da dividersi in quote uguali.
Sta ora ai figli decidere se impugnare il testamento e ottenere dalla madre la quota loro spettante.

Ian Marini
2025-06-25 18:06:38
Numero di risposte: 5
Ebbene, nel caso dei coniugi senza figli, l’eredità senza testamento: va interamente all’altro coniuge, se non ci sono altri parenti prossimi come i genitori o i fratelli e le sorelle.
In sostanza è la legge a stabilire chi deve ereditare e lo fa dando priorità ai parenti più prossimi escludendo i più remoti.
Il caso è regolato dall’art. 582 del codice civile che prevede, tra l’altro, che ove il defunto non abbia figli o genitori sopravvissuti ma solo un coniuge e fratelli, l’eredità spetti per due terzi al coniuge e per un terzo ai fratelli o sorelle.
Non è infrequente che la coppia abbia avuto fratelli o sorelle già defunti, ma che avevano avuto dei figli.
La legge riconosce il cosiddetto diritto di rappresentazione.
In sostanza, i figli del fratello o della sorella dei coniugi senza figli, possono subentrare nell’eredità normalmente devoluta a favore dei propri genitori premorti.
Ovviamente la quota a loro spettante, sarà la stessa.

Donato Marini
2025-06-25 17:47:20
Numero di risposte: 8
Il coniuge diventa erede universale solo in assenza degli altri eredi legittimi previsti dalla legge, come ad esempio i figli o i genitori.
In caso di successione ex legge, il coniuge diventa erede universale solo se mancano i figli, gli ascendenti, i collaterali nonché altri parenti entro il sesto grado di parentela.
Il testatore può nominare in sede di testamento l’erede universale a suo piacimento, ma deve tenere in considerazione anche le cosiddette quote di legittima.
La quota di legittima è quella porzione di eredità che spetta per legge a determinati soggetti denominati eredi legittimari che sono, come previsto dal codice civile:
I figli, il coniuge, i genitori, soltanto in mancanza di figli.
Una volta attribuite le quote di legittima, la restante quota del proprio patrimonio potrà essere attribuita all’erede universale.
Il coniuge diventa erede universale solo se mancano i figli, gli ascendenti, i collaterali nonché altri parenti entro il sesto grado di parentela.
Il testatore può nominare l’erede universale a suo piacimento, ma deve tenere in considerazione anche le cosiddette quote di legittima.

Costanzo Farina
2025-06-25 17:20:44
Numero di risposte: 4
L’erede universale è il soggetto designato dal de cuius affinché erediti tutto il compendio ereditario da questo lasciato.
L’erede universale può essere investito di tale qualifica per legge – solo nel momento in cui non ci sia il concorso di altri chiamati – ovvero per testamento, ossia nel caso in cui il testatore istituisca lo stesso quale erede universale a mezzo di testamento.
In caso di successione ex lege (senza testamento) il coniuge diventa erede universale nel caso in cui non ci siano figli, ascendenti, collaterali nonché altri parenti entro il sesto grado di parentela.
In caso di successione regolata con testamento occorre che il coniuge sia il solo rimasto dei legittimari e quindi che non vi siano figli e, in assenza dei figli, gli ascendenti.
La soluzione più semplice è quella di procedere alla redazione di un testamento olografo e procedere al deposito formale presso un notaio.
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