Testamento o successione: quale scegliere?

Francesca Conte
2025-06-27 03:27:36
Numero di risposte: 2
In passato la domanda aveva una risposta positiva quando ci si trovava in presenza di più di un erede. Infatti con la donazione era possibile frazionare il patrimonio e per ogni donatario l’aliquota veniva considerata singolarmente, mentre nella successione l’aliquota veniva determinata sul valore globale del patrimonio. Ora non è più così. Le regole, per successione e donazione, sono le stesse. Fra coniuge e parenti in linea retta è prevista un’esenzione d’imposta fino ad un milione di euro per ogni erede. Un vantaggio fiscale certo per la donazione bisognerà fare riferimento alla donazione con riserva di usufrutto, dove il valore dell’usufrutto che il donante si riserverebbe, maggiore o minore secondo l’età del donante, può ridurre la tassazione. Se si vuole già dividere i beni tra i propri successori, lo si può certamente fare disponendo a loro favore in vita con altrettanti atti di donazione, ma si può ottenere lo stesso risultato anche con un testamento che contenga disposizioni specifiche per la divisione del patrimonio tra gli eredi. Non c’è una soluzione univoca né una risposta valida per tutte le situazioni.

Federica Leone
2025-06-27 02:54:13
Numero di risposte: 4
La ripartizione dei beni di una persona anziana può avvenire attraverso due strade diverse: l’atto di donazione o il testamento. Quando si sceglie la prima opzione, il bene entra immediatamente nella proprietà del beneficiario, nel secondo caso il passaggio di proprietà avviene unicamente dopo la morte del testatore.
Donazione e successione, sotto il profilo fiscale, sono tassate allo stesso modo. Nel momento in cui vengono redatti entrambi gli atti è necessario pagare un’imposta di registro e un’imposta di successione e donazione.
Alla fine successione donazione hanno dei costi identici.
Una qualsiasi donazione non può essere contestata prima del decesso del donante. Quando questo dovesse morire, gli eredi hanno la possibilità di contestare le donazioni entro dieci anni.
Per evitare eventuali contestazioni è opportuno rispettare le quote di legittima.

Tristano Basile
2025-06-27 00:45:52
Numero di risposte: 7
Non c’è genitore che, in terza età e con più figli a carico, nipoti e coniuge, non pensi alla ripartizione dei propri beni tra gli eredi in modo da non lasciare nessuno scontento ed evitare litigi alla propria morte.
Per fornire una risposta bisognerà innanzitutto partire dai problemi che potrebbero sorgere in queste occasioni.
I problemi che si pongono quando si deve decidere se conveniva di più la successione o la donazione sono i seguenti:
aspetti fiscali: costa di meno la donazione o la successione?
A conti fatti, sotto un profilo fiscale che di costi generali, donazione e successione sono pressoché identiche.
La donazione non può essere contestata prima del decesso del donante.
Il testamento olografo però offre meno garanzie rispetto alla donazione o al testamento pubblico.
La donazione è certamente un atto semplice quando va eseguita in presenza del notaio.
Chi accetta l’eredità subentra anche nei debiti del defunto.
Come anticipato, la donazione può essere oggetto di contestazione fino a 10 anni dalla morte del donante da parte degli eredi legittimari.
Con la successione questo problema non sussiste.

Max Orlando
2025-06-26 23:59:16
Numero di risposte: 3
Ogni giorno ci offriamo come guide esperte, aggiornate e sempre attente nel far sì che chi ci incontra si senta ascoltato, a proprio agio nel porre qualsiasi domanda, ben informato sui suoi diritti e i possibili impatti delle sue decisioni e sicuro che otterrà risposte esaurienti e soluzioni sempre in grado di porre al centro i suoi desideri e intenzioni.
Pertanto, se la eventuale rivendita non tutela in maniera completa chi acquista da un donatario, ossia da chi ha ricevuto una donazione, chi vuole trasferire i suoi beni potrebbe decidere di “fare testamento”, evitando altresì di trasferire i costi annessi alla proprietà dei beni prima della sua dipartita.
In questo caso il testamento diventa lo strumento principe per distribuire il patrimonio secondo le proprie volontà, impedendo altresì che gli eredi si ritrovino cointestatari di tutti i beni qualora nel testamento siano destinatari di singoli beni evitando lunghi e spiacevoli dissidi che non riuscirebbero a condurre a una risoluzione amichevole.
In questo, come in molti altri casi, le parole d’ordine sono ‘Mai generalizzare’ e ‘Non prendere decisioni affrettate’.
Capire se conviene evitare di affrontare il costo di un atto di donazione e fare testamento o viceversa, lo si può desumere solo analizzando con scrupolo e attenzione la singolarità di ogni specifico caso.

Nazzareno Battaglia
2025-06-26 23:09:17
Numero di risposte: 15
Quando si decide di devolvere parte del proprio patrimonio ad altre persone o a organizzazioni è importante sapere che lo si può fare attraverso una donazione o per testamento.
La principale differenza riguarda il momento in cui i beni che si devolvono ad un’altra persona o ad un’organizzazione e potranno effettivamente essere ricevuti dal destinatario.
Si parla di donazione se si desidera devolvere i propri beni o parte di essi quando si è ancora in vita, mentre si parla di lascito testamentario quando si vuole devolvere gli stessi post mortem.
Donazione o testamento: i legittimari, ciò che bisogna sempre ricordare è che sia nel caso della donazione che del lascito testamentario bisogna rispettare la cosiddetta quota di legittima.
Pertanto, fare un lascito a favore di Medici Senza Frontiere ti dà la certezza che tutto quanto devoluto non verrà decurtato delle imposte, le tue volontà saranno sempre rispettate, i tuoi beni andranno alle persone che ami e anche alle cause in cui credi.
Destinare nel testamento un dono o l’intero patrimonio a Medici Senza Frontiere Onlus è un atto semplice che ha il potere di salvare la vita a milioni di persone e che, anche attraverso il testamento segreto, si trasformerà in aiuto medico-umanitario di emergenza.
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