:

Cosa riconosce l'art. 2 della legge 482/1999?

Raffaella Gallo
Raffaella Gallo
2025-07-19 11:56:42
Numero di risposte : 7
0
La Repubblica tutela la lingua e la cultura delle popolazioni albanesi, catalane, germaniche, greche, slovene e croate e di quelle parlanti il francese, il franco-provenzale, il friulano, il ladino, l'occitano e il sardo. La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche. La Repubblica tutela la lingua e la cultura delle popolazioni albanesi, catalane, germaniche, greche, slovene e croate e di quelle parlanti il francese, il franco-provenzale, il friulano, il ladino, l'occitano e il sardo. In attuazione dell'articolo 6 della Costituzione e in armonia con i principi generali stabiliti dagli organismi europei e internazionali, la Repubblica tutela la lingua e la cultura delle popolazioni albanesi, catalane, germaniche, greche, slovene e croate e di quelle parlanti il francese, il franco-provenzale, il friulano, il ladino, l'occitano e il sardo.
Pericle Benedetti
Pericle Benedetti
2025-07-19 09:23:00
Numero di risposte : 8
0
L'art. 2 della legge 482 del 1999 non viene menzionato direttamente nell'articolo, tuttavia gli articoli 4 e 5 della legge 482 prevedono due livelli di intervento. La legge contiene norme specifiche per l'insegnamento delle lingue minoritarie nelle scuole delle dodici comunità linguistiche riconosciute. A tale quadro di riferimento si ispirano le azioni del Miur. La legge conferisce un ruolo preminente alla scuola e affida ad essa il compito di valorizzare il ricco mosaico di lingue, offrire opportunità formative sempre più ampie, garantendo il diritto degli appartenenti a tali minoranze ad apprendere la propria lingua materna. Annualmente sono pubblicati i Piani di intervento e di finanziamento per realizzare progetti nazionali e locali nel campo dello studio delle lingue e delle tradizioni culturali appartenenti a una minoranza linguistica. I Piani invitano i dirigenti scolastici delle scuole dell’infanzia e del primo ciclo situate in “ambiti territoriali e sub-comunali delimitati in cui si applicano le disposizioni di tutela delle minoranze linguistiche storiche” a presentare percorsi progettuali in rete per un biennio. Nelle scuole dell’infanzia è previsto, accanto all'uso della lingua italiana, anche l'uso della lingua della minoranza per svolgere le attività educative. Nelle scuole primarie e secondarie di primo grado, la lingua della minoranza può essere utilizzata come strumento di insegnamento. Il Miur gestisce il piano dei finanziamenti per la tutela e valorizzazione delle lingue di minoranza. Le istituzioni scolastiche del primo ciclo possono, inoltre, prevedere ampliamenti dell’offerta formativa rivolta agli adulti, oltre che attività di formazione e aggiornamento per i docenti.