In quale articolo si definisce il compito dello stato in relazione al lavoro?

Sandra Montanari
2025-07-19 15:29:47
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: 11
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società. La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.

Gerardo Costa
2025-07-19 13:21:28
Numero di risposte
: 10
Il lavoro è infatti il primo diritto sociale, dato che costituisce la fonte privilegiata di sostentamento della persona e strumento irrinunciabile per la sua affermazione sociale e per poter ambire ad una effettiva indipendenza ed autonomia. Il lavoro non è ovviamente preso in considerazione come diritto soggettivo perfetto, bensì come indirizzo fondamentale per il legislatore, al fine di promuovere le condizioni utili a renderlo effettivo. Il lavoro si configura piuttosto come diritto di libertà e come diritto civico, in quanto il cittadino ha diritto ad esigere dallo Stato il promuovimento delle condizioni che lo rendano effettivo. Il lavoro è inoltre considerato come dovere di solidarietà, cui ciascun cittadino è tenuto ad adempiere onde contribuire al progresso economico e sociale dello Stato e della collettività. La nostra Costituzione affida altresì al legislatore il compito di indirizzare la proprietà dei beni e l'iniziative economica verso una funzione sociale. Il lavoro rappresenta un valore centrale dell'ordinamento, oltre ad un fine ben preciso cui deve aspirare la legislazione, indirizzata verso la massima occupazione.

Caterina Conte
2025-07-19 12:01:35
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: 10
Il carattere preminente del lavoro è immediatamente ravvisabile nell’art. 1 della Costituzione, in base al quale l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro.
La Costituzione riconosce, infatti, la centralità del lavoro, inteso come principio basilare della società, per cui nel nostro Paese, al contrario del passato, non hanno alcun peso politico e sociale il censo e i privilegi di nascita o di casta.
In base all’articolo 4, comma 1, il diritto al lavoro è riconosciuto a tutti i cittadini: tale diritto non si concreta nella pretesa di ottenere un posto di lavoro, ma nell’invito rivolto ai poteri pubblici di creare le condizioni affinché tutti possano trovare occupazione.
I pubblici poteri sono cioè chiamati a intervenire per rendere effettivo tale diritto anche se i mezzi, le modalità e i tempi sono lasciati alla discrezionalità dei poteri stessi e al libero gioco delle parti sociali.
L’articolo 4, comma 2, fa invece riferimento al dovere di ogni cittadino di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale e spirituale della società.
Nello stesso tempo, lo Stato deve consentire al singolo di decidere la propria attività lavorativa liberamente, in conformità alle attitudini e al titolo professionale.
In base all’art. 3, comma 2, poi, la Repubblica promuove tutte le condizioni opportune, eliminando anche gli ostacoli all’effettiva partecipazione di tutti i cittadini all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese: si tratta dell’impegno assunto dallo Stato a farsi carico di una serie di obiettivi, in ossequio al dovere di solidarietà sociale, sancito all’art. 2.
Le norme della Costituzione dedicate propriamente al lavoro sono contenute negli articoli 35-47, ove sono definiti i principi fondamentali che regolano l’assetto economico della società.
La finalità resta quella di tutelare, nell’ambito di tali relazioni, il soggetto più debole, cioè il lavoratore, e di conferire concretezza all’impegno dello Stato alla promozione di tutti gli strumenti di emancipazione delle classi storicamente subalterne.

Helga D'amico
2025-07-19 11:05:31
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: 9
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
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