:

Cosa si intende per "impresa culturale"?

Morgana Neri
Morgana Neri
2025-07-16 20:09:15
Numero di risposte : 16
0
La legge sul made in Italy disciplina fra l’altro le «imprese culturali e creative» (Icc). La legge fa propria la definizione di Icc della legge di Bilancio 2018 chiarendo tuttavia cosa si intenda per «beni culturali» e «attività e prodotti culturali» cui devono rivolgersi le attività di ideazione, creazione, produzione, sviluppo, diffusione, promozione, conservazione, ricerca, valorizzazione e gestione, da svolgere in via esclusiva o prevalente. La qualifica di Icc non sarà solo meritoria ma consentirà di accedere ad alcuni vantaggi. La legge autorizza una spesa annua di 3 milioni dal 2024 al 2033 da destinare in favore delle Iss sotto forma di contributi in conto capitale. Occasione, questa, che potrà essere colta anche dagli Ets e dalle imprese sociali che assumeranno l’ulteriore qualifica di impresa culturale e creativa. Infine, è da sottolineare come la legge 206 preveda non solo l’adozione di un decreto attuativo da parte del ministero della Cultura (Mic), di concerto con il ministero delle Imprese e del Made in Italy, ma anche l’istituzione di una nuova sezione del registro delle imprese presso cui le Icc potranno iscriversi, oltre alla possibilità di inserire la relativa qualifica nella propria denominazione sociale. Viene quindi ulteriormente valorizzata la scelta del Codice del Terzo settore di ricondurre, fra le attività di interesse generale demandate agli Ets, anche la tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e del paesaggio nonché la organizzazione e gestione di attività culturali, artistiche o ricreative di interesse sociale. La legge, che ha come obiettivo di sostenere lo sviluppo e la modernizzazione dei processi produttivi e delle attività funzionali alla crescita dell’eccellenza qualitativa del made in Italy. Sul piano soggettivo, inoltre, la legge, colmando i limiti previgenti, riconosce espressamente che la qualifica di Iss possa essere assunta anche dagli enti del Terzo settore (Ets) commerciali e dalle imprese sociali. Da un lato, il ministero della Cultura sarà chiamato ad adottare con cadenza triennale il «Piano nazionale strategico per la promozione e lo sviluppo delle Icc», con l’obiettivo esplicito di favorire la sinergia dei programmi e degli strumenti finanziari destinati al settore, sviluppare il settore con particolare riguardo agli aspetti innovativi e di sperimentazione tecnologica, incentivare i percorsi di formazione finanziaria e gestionale, favorire lo sviluppo delle opere dell’ingegno e la tutela della proprietà intellettuale, promuovere studi e ricerche. D’altro, anche questa misura sarà attuata da un successivo decreto ministeriale e consentirà di promuovere e sostenere gli investimenti delle Iss per il rafforzamento del made in Italy.