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Quali sono i settori culturali e creativi?

Simona Benedetti
Simona Benedetti
2025-07-17 18:54:39
Numero di risposte : 19
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I settori culturali e creativi sono stati influenzati dalla pandemia di COVID-19 con un impatto senza precedenti. Le istituzioni e i centri culturali nel mondo hanno sospeso le loro attività e innumerevoli eventi sono stati cancellati. La digitalizzazione crea possibilità nuove ed innovative per l’arte e la cultura in termini di accessibilità, espressione, disseminazione e consumo. Le statistiche culturali supportano i decisori politici a livello europeo e nazionale e, nel tempo, la regolare produzione di statistiche culturali affidabili permette di individuare trend particolari e di definire politiche sicure. Il quadro proposto analizzerà statisticamente le potenzialità economiche, culturali e sociali del settore culturale e creativo in Europa. Il quadro statistico proposto deve includere una guida metodologica dettagliata, e descrivere il processo di raccoglimento di dati. Dovrebbero spiegare in particolare come i dati di Eurostat possono essere completati con quelli provenienti da altre fonti o da nuove metodologie proposte.
Odone Marchetti
Odone Marchetti
2025-07-09 09:51:14
Numero di risposte : 14
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Il Tavolo di lavoro congiunto con il NUVAP ha definito il perimetro delle attività economiche di riferimento per gli indicatori, individuando i corrispondenti codici nella classificazione statistica delle attività. L’obiettivo principale del nuovo insieme informativo è mettere a disposizione dell’utenza indicatori e dati territoriali aggiornati, per monitorare e valutare le attività economiche nell’ambito culturale e creativo, supportare eventuali riprogrammazioni delle risorse e promuovere un dibattito pubblico informato. Il sistema è dinamico e sarà aggiornato annualmente oltre che integrato attraverso ulteriori indicatori di settore. I nuovi indicatori relativi al tema Cultura sono 8, consultabili direttamente dall’utente attraverso la pagina della BDPS all’indirizzo https://www.istat.it/it/archivio/16777. Tale insieme di informazioni integra il set di indicatori territoriali della Banca Dati di Indicatori Territoriali per le Politiche di Sviluppo (BDPS), specificamente dedicati al tema “Cultura” e “Dinamiche Settoriali”.
Ninfa De Angelis
Ninfa De Angelis
2025-06-30 05:09:26
Numero di risposte : 8
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Il Sistema Produttivo Culturale e Creativo è composto dalle industrie creative, dalle industrie culturali, dal patrimonio storico-artistico, dalle performing arts e arti visive. A questi 4 ambiti si aggiungono le attività creative-driven. Le industrie creative comprendono architettura, comunicazione e design, mentre le industrie culturali includono cinema, radio e TV, videogiochi e software, musica, stampa ed editoria. Il settore dà lavoro a 1,5 milioni di persone. Inoltre, l’effetto moltiplicatore del SPCC sul resto dell’economia è pari a 1,8. La Lombardia è la prima regione italiana sia come valore aggiunto, sia come occupati. Il rapporto stima il valore della spesa turistica attivato dal Sistema Produttivo Culturale e Creativo in 30,4 miliardi di euro.
Pericle Mazza
Pericle Mazza
2025-06-30 03:51:32
Numero di risposte : 9
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I settori culturali e creativi comprendono tutti i settori le cui attività si basano su valori culturali o altre espressioni artistiche, individuali o collettive, e sono definiti nella base giuridica del programma Europa creativa. Le industrie culturali e creative si concentrano sulle fasi successive della catena del valore, comprese la produzione e la diffusione delle attività industriali e manifatturiere. Il programma Europa creativa comprende le sezioni CULTURA, MEDIA e quella intersettoriale. La proposta per il periodo 2021-2027 intende porre rimedio a tali carenze includendo un nuovo sostegno specifico in settori quali: la musica, l'architettura, i libri e l'editoria, il patrimonio culturale. Queste azioni settoriali punteranno a sviluppare le competenze, favorire la professionalizzazione e lo sviluppo dei talenti, raccogliere dati per comprendere meglio i comparti, nonché offrire maggiori opportunità di esportazione. Il progetto strategico FLIP per le industrie culturali e creative, ha organizzato in collaborazione con esperti della Commissione e degli Stati membri una conferenza per approfondire i risultati conseguiti in materia di finanziamenti, innovazione e altri temi pertinenti per i settori culturali e creativi. Oltre a queste iniziative specifiche, esistono diversi regimi di sostegno europei per il settore e l'industria che affrontano tali questioni. Rete delle imprese creative europee, Rete europea di poli creativi, Reti di incubatori europei per l'innovazione basata sulla creatività, Rete paneuropea di poli dell'innovazione digitale, Iniziativa regionale per la cultura e la creatività, Rete delle regioni europee per la ricerca e l'innovazione - Gruppo di lavoro sulla progettazione e la creatività.
Gabriella Pagano
Gabriella Pagano
2025-06-30 02:50:07
Numero di risposte : 13
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I settori culturali e creativi sono composti dalle industrie culturali, dalle industrie creative, dal comparto delle performing art e intrattenimento, dal settore del patrimonio storico-artistico e dal "made in Italy" a contenuto culturale. Il settore culturale e creativo comprende anche ulteriori aree come il turismo a "prevalente vocazione culturale" e le Manifestazioni culturali. Le industrie culturali e creative includono attività come l'ideazione, la creazione, la produzione, lo sviluppo, la diffusione, la conservazione, la ricerca e la valorizzazione o la gestione di prodotti culturali, intesi quali beni, servizi e opere dell'ingegno inerenti alla letteratura, alla musica, alle arti figurative, alle arti applicate, allo spettacolo dal vivo, alla cinematografia e all'audiovisivo, agli archivi, alle biblioteche e ai musei, nonché al patrimonio culturale e ai processi di innovazione ad esso collegati. Altri settori culturali e creativi comprendono la manifattura che pone in essere un lavoro creativo in termini estetico-artistici e identitari.
Gioacchino De Santis
Gioacchino De Santis
2025-06-30 01:57:08
Numero di risposte : 16
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I settori culturali e creativi comprendono vari comparti, tra cui l'architettura e il design, la comunicazione, l'audiovisivo e la musica, i videogiochi e il software, l'editoria e la stampa, le performing arts e le arti visive, e il patrimonio storico e artistico. Nel mercato musicale, ad esempio, lo streaming in abbonamento è aumentato del 10.3% a 12,7 miliardi di dollari, raggiungendo 589 milioni di clienti, rappresentando il 66.7% dei ricavi totali dell’industria discografica. Negli ultimi 5 anni, i videogiochi hanno registrato una crescita costante e maggiore tra tutti i settori culturali e creativi a livello globale, con un fatturato che nel 2022 è stato di 92,3 miliardi di dollari. In Italia il settore dei videogiochi e software contribuisce alla ricchezza della filiera con 14,6 miliardi di euro di valore aggiunto, il 15,3% dell’intera filiera, +9,6% rispetto al 2021. Il comparto cresce anche in termini di giro d’affari delle imprese produttrici di videogiochi, +30% rispetto al 2021, e di export nei mercati extra UE, in particolare in Nord America, 40% del fatturato delle imprese italiane. Le attività economiche che rientrano all’interno del Sistema Produttivo Culturale e Creativo, sono suddivise in sette macro-domini. Sono 1.490.738 i lavoratori della filiera, +3% rispetto al 2021, 275.318 le imprese, +1,8% nel 2022, e 37.668 le organizzazioni non-profit che si occupano di cultura e creatività, il 10,4% del totale delle organizzazioni non-profit. La filiera nel 2022 ha generato un valore aggiunto pari a 95,5 miliardi di euro, +6,8% rispetto all’anno precedente, +4,4% rispetto al 2019. Complessivamente, per ogni euro di valore aggiunto prodotto dalle attività culturali e creative se ne attivano altri 1,8 in settori economici diversi, come quello turistico, dei trasporti e del made in Italy, per un valore pari a 176,4 miliardi di euro. Il turismo culturale è una forma di turismo incentrata sulla scoperta della cultura, della storia, dell’arte e delle tradizioni di una destinazione. A livello nazionale, la spesa complessiva sostenuta da turisti con consumi culturali, che include l’alloggio, ma anche le altre spese sul territorio, sfiora i 35 miliardi di euro nel 2022, pari al 44,9% della spesa turistica complessiva. Tale ammontare è generato da oltre 243 milioni di presenze turistiche che hanno incluso nella propria esperienza di visita consumi legati alla cultura, il 31,4% delle presenze turistiche totali. Il 34,6% delle presenze di origine straniera è da ricondurre a soggetti i cui consumi sono stati generati da almeno un’attività legata alla cultura, contro il 29,1% degli italiani, originando una spesa che incide per il 47,8% sulla spesa connessa al complesso dei turisti stranieri, il 42,2% tra gli italiani.
Alessandro Sanna
Alessandro Sanna
2025-06-30 00:53:32
Numero di risposte : 16
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Il Programma ha una dotazione finanziaria complessiva di 2.4 miliardi di euro per il settennio e prevede tre strand: MEDIA a sostegno dell’industria audiovisiva CULTURA a sostegno degli altri settori creativi e culturali la sezione TRANSETTORIALE che affronta le sfide e le opportunità comuni dei settori culturali e creativi, compreso l’audiovisivo. Le opportunità di finanziamento nell'ambito di CULTURA coprono una vasta gamma di azioni: azioni orizzontali: progetti di cooperazione, reti, piattaforme, mobilità per artisti e professionisti della cultura e sviluppo di politiche culturali. supporto settoriale: sostegno alla musica, all'editoria, al patrimonio culturale e all'architettura, nonché ad altri settori. azioni speciali: premi culturali dell'UE, Capitali europee della cultura, Marchio del Patrimonio europeo, sostegno a giovani artisti e servizi ai cittadini. Lo strand CULTURA di Europa Creativa aiuta le organizzazioni culturali e creative ad operare a livello transnazionale e promuove la circolazione transfrontaliera delle opere culturali e la mobilità degli operatori culturali. Fornisce sostegno finanziario ad attività con una dimensione europea volte a rafforzare la creazione e la circolazione transnazionale di opere europee, sviluppare la mobilità transnazionale, lo sviluppo del pubblico (cultura accessibile e inclusiva), l'innovazione e il rafforzamento delle capacità (in particolare digitalizzazione, nuovi modelli di business, istruzione e formazione).