:

Cosa sono gli ICC?

Erminia Ferraro
Erminia Ferraro
2025-07-18 18:51:19
Numero di risposte : 13
0
L’ICC è un indicatore orientativo della spesa annuale dei conti di pagamento offerti ai clienti consumatori, è espresso in euro, e viene calcolato con riferimento a profili di operatività standardizzati, meramente indicativi, definiti da Banca d’Italia. Si ottiene sommando i costi annui fissi, cioè quelli che il cliente sostiene per il solo fatto di aver sottoscritto il conto di pagamento, e quelli variabili sulla base dei servizi e del numero di operazioni associato da Banca d’Italia a ciascun profilo. I profili di operatività definiti da Banca d’Italia sono il risultato di un’indagine statistica effettuata nel 2009 e che ha visto, tra l’altro, il coinvolgimento del Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti (CNCU) e dell’Associazione Bancaria Italiana (ABI). L’obiettivo di tale studio è stato quello di individuare gli utilizzi più comuni dei prodotti di conto su particolari e definiti target di clientela. Ciascun profilo si caratterizza per il numero e la tipologia di operazioni svolte annualmente, giacenze medie di conto e per la presenza (o meno) di prodotti e/o servizi aggiuntivi (per esempio la carta di credito). Ai fini della determinazione dell’ICC, Banca d’Italia distingue tra: Conti correnti con un sistema di tariffazione forfetario (c.d. “a pacchetto”) per i quali, sulla base di variabili socio-demografiche e intensità d'utilizzo dei servizi del conto corrente, ha individuato 6 profili di operatività. Conti correnti con un sistema di tariffazione a consumo (c.d. “ordinari”) per i quali ha individuato 1 solo profilo riconducibile ad un’operatività particolarmente bassa (112 operazioni all’anno) e destinato a Clienti con esigenze molto specifiche. Conti correnti c.d. “in convenzione” (indirizzati a particolari categorie di Clienti - ad esempio dipendenti di enti pubblici ed enti privati - le cui condizioni sono negoziate collettivamente con la Banca) per i quali ha previsto un regime particolare che tiene conto delle loro specificità. Una volta individuato questo profilo, l’ICC costituisce l'indicatore di costo sulla base del quale scegliere – anche con l'aiuto del personale della Filiale – il conto corrente più adatto alle proprie esigenze.
Monia Mazza
Monia Mazza
2025-07-10 00:46:57
Numero di risposte : 14
0
L’Indicatore dei Costi Complessivi (ICC) è finalizzato ad indicare il costo indicativo annuo, espresso in euro, dei Conti correnti BancoPosta e delle Carte Postepay dotate di IBAN offerti ai consumatori. Il valore è ottenuto sommando i costi annuali, fissi e variabili, del conto/carta riferiti a sei profili di operatività per i conti con un sistema di tariffazione forfettario c.d. "a pacchetto" e su un solo profilo, caratterizzato da una ipotesi di utilizzo del conto molto contenuto, per i conti con sistema di tariffazione a consumo (c.d. "ordinari"). I profili di operatività sono stati individuati dalla Banca d'Italia e sono il risultato di un'indagine statistica volta ad individuare gli utilizzi più comuni del conto/carta da parte di particolari e definite tipologie di clientela. I sei profili di utilizzo individuati dalla Banca d’Italia per i conti c.d. "a pacchetto" sono: giovani (164 operazioni all'anno); famiglie con bassa operatività (201 operazioni all'anno); famiglie con media operatività (228 operazioni all'anno); famiglie con elevata operatività (253 operazioni all'anno); pensionati con bassa operatività (124 operazioni all'anno); pensionati con media operatività (189 operazioni all'anno). Per i conti/carte con un sistema di tariffazione a consumo c.d. "ordinari" Banca d'Italia ha individuato un solo profilo di utilizzo con operatività bassa (112 operazioni all'anno).
Federica Ferrara
Federica Ferrara
2025-07-10 00:06:51
Numero di risposte : 13
0
Gli investimenti nel settore delle ICC - acronimo di Industrie Culturali e Creative – sono considerati “driver” centrali e strategici per la competitività, l’innovazione e, complessivamente, per lo sviluppo economico dei Paesi europei. La creatività svolge, inoltre, un ruolo chiave nell’ambito della competitività internazionale, fornendo “valore immateriale ai prodotti” e trasformandoli in una particolare forma di “esperienza”. Il settore creativo, oltre a essere fondamentale per la competitività delle imprese, presenta ricadute positive sul resto dell’economia. Le industrie culturali e creative sono considerate sempre più un importante catalizzatore di innovazione non solo tecnologica, un impiego produttivo fertile e un fattore fondamentale per innescare processi a forte impatto sociale. La pubblicazione ha evidenziato l’importanza di un ragionamento complessivo da applicare non solo ai settori singoli quali lo “spettacolo dal vivo”, “il cinema”, “il sistema radio-televisivo”, “l’editoria”, il “patrimonio culturale”. Il settore creativo dedicato risorse sempre più ingenti ad “attività ad alto contenuto creativo”.