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Quale legge disciplina le cooperative sociali?

Sara Rinaldi
Sara Rinaldi
2025-08-16 02:17:51
Numero di risposte : 20
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La Cooperativa Sociale è una particolare forma di società disciplinata dall’art. 2520 del codice civile, che fa preciso riferimento a “tipologie di cooperative regolate da leggi speciali”. Le cooperative sociali sono disciplinate dalla legge Legge 8 novembre 1991, n. 381 (“Legge 381”). Grazie all’art. 10 della disciplina specifica delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale (Decreto Legislativo 4 dicembre 1997, n. 460 – “Decreto 460”) tutte le cooperative sociali di cui alla Legge 381 sono in ogni caso considerate onlus, nel rispetto della loro struttura e delle loro finalità. La normativa prevede, inoltre, che all’interno di queste società cooperative possano prestare servizio anche dei soci volontari cooperatori, ossia persone che prestano la propria attività gratuitamente. La Cooperativa Sociale è una particolare forma di società disciplinata dall’art. 2520 del codice civile, che fa preciso riferimento a “tipologie di cooperative regolate da leggi speciali”. Le cooperative sociali gestiscono prevalentemente servizi socio-sanitari ed educativi oppure altri generi di attività che hanno come obiettivo l’inserimento nel mercato del lavoro di persone svantaggiate. Ma cosa si intende per “tipologie di cooperative regolate dal leggi speciali?” Le cooperative sociali sono disciplinate dalla legge Legge 8 novembre 1991, n. 381 (“Legge 381”).
Matilde Rinaldi
Matilde Rinaldi
2025-08-07 03:50:33
Numero di risposte : 28
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La legge che disciplina le cooperative sociali è la Legge n. 381 dell'8 novembre 1991. Questa legge divide le attività svolte dalle cooperative in due tipologie: a) servizi sociali, servizi di natura assistenziale e servizi sanitari ed educativi b) svolgimento di attività diverse – agricole, industriali, commerciali o di servizi – finalizzate all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate. Il D. Lgs. n. 6 del 2003 ha riformato il diritto societario e la disciplina della società cooperativa disciplinata dagli artt. 2511 e seguenti del codice civile. Le cooperative sociali che rispettino le norme di cui alla Legge n. 381/91, sono considerate, indipendentemente dai requisiti di cui all’art. 2513 del codice, cooperative a mutualità prevalente. Le cooperative, per essere considerate a mutualità prevalente, devono prevedere nei propri statuti: a) il divieto di distribuire i dividendi in misura superiore all’interesse massimo dei buoni postali fruttiferi, aumentato di due punti e mezzo rispetto al capitale effettivamente versato; b) il divieto di remunerare gli strumenti finanziari offerti in sottoscrizione ai soci cooperatori in misura superiore a due punti rispetto al limite massimo previsto per i dividendi; c) il divieto di distribuire le riserve fra i soci cooperatori; d) l’obbligo di devoluzione, in caso di scioglimento della società, dell’intero patrimonio sociale, dedotto soltanto il capitale sociale e i dividendi eventualmente maturati, ai fondi mutualistici per la promozione e lo sviluppo della cooperazione. Inoltre, l’art. 2545 prevede che gli amministratori della società in occasione della approvazione del bilancio di esercizio debbono, nella relazione sulla gestione che accompagna il bilancio stesso, indicare specificamente i criteri seguiti nella gestione sociale per il conseguimento dello scopo mutualistico. Normativa regionale – Friuli Venezia Giulia Sul sito della Regione sono pubblicate le leggi regionali che disciplinano e regolano la cooperazione sociale. Il D. Lgs. n. 460 del 1997 disciplina a livello tributario le organizzazioni non lucrative di utilità sociale, e specifica all’art. 10 comma 8 che “Sono in ogni caso considerati ONLUS, nel rispetto della loro struttura e delle loro finalita’, […] le cooperative sociali di cui alla legge 8 novembre 1991, n. 381”.
Marieva D'angelo
Marieva D'angelo
2025-08-02 05:27:45
Numero di risposte : 30
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La legge 8 novembre 1991, n. 381, disciplina le cooperative sociali. Le cooperative che svolgono le attività di cui all'articolo 1, comma 1, lettera b), considerano persone svantaggiate gli invalidi fisici, psichici e sensoriali, gli ex degenti di ospedali psichiatrici, anche giudiziari, i soggetti in trattamento psichiatrico, i tossicodipendenti, gli alcolisti, i minori in età lavorativa in situazioni di difficoltà familiare, le persone detenute o internate negli istituti penitenziari, i condannati e gli internati ammessi alle misure alternative alla detenzione e al lavoro all'esterno ai sensi dell'articolo 21 della legge 26 luglio 1975, n. 354, e successive modificazioni. La condizione di persona svantaggiata deve risultare da documentazione proveniente dalla pubblica amministrazione, fatto salvo il diritto alla riservatezza. Le aliquote complessive della contribuzione per l'assicurazione obbligatoria providenziale ed assistenziale dovute dalle cooperative sociali, relativamente alla retribuzione corrisposta alle persone svantaggiate, con l'eccezione delle persone di cui al comma 3-bis, sono ridotte a zero. Il D.L. 23 dicembre 2013, n. 146, convertito con modificazioni dalla L. 21 febbraio 2014, n. 10, ha disposto che è prorogato per un periodo massimo di sei mesi, a decorrere dall'entrata in vigore del presente decreto, il termine per l'adozione, per l'anno 2013, dei decreti del Ministro della giustizia, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze e con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, previsti dall'articolo 4 della legge 22 giugno 2000, n. 193, come successivamente modificata, e dall'articolo 4, comma 3-bis, della legge 8 novembre 1991, n. 381, come successivamente modificata.
Giuliana Rossetti
Giuliana Rossetti
2025-07-25 12:01:48
Numero di risposte : 22
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La legge che disciplina le cooperative sociali è la LEGGE 8 novembre 1991, n. 381. Disciplina delle cooperative sociali. La legge è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.283 del 03-12-1991. L'entrata in vigore della legge è avvenuta il 18/12/1991.
Bortolo Gallo
Bortolo Gallo
2025-07-13 15:48:49
Numero di risposte : 18
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La Legge 8 novembre 1991, n. 381 disciplina le cooperative sociali che hanno lo scopo di perseguire l'interesse generale della comunità per la promozione umana e l'integrazione sociale dei cittadini attraverso la gestione di servizi socio-sanitari ed educativi. Le cooperative sociali hanno lo scopo di perseguire l'interesse generale della comunità per la promozione umana e l'integrazione sociale dei cittadini attraverso la gestione di servizi socio-sanitari ed educativi, nonché lo svolgimento di attività diverse, come agricole, industriali, commerciali o di servizi, finalizzate all'inserimento lavorativo di persone svantaggiate. La legge prevede delle agevolazioni in favore delle cooperative sociali. In particolare, le aliquote complessive della contribuzione per l'assicurazione obbligatoria previdenziale ed assistenziale dovute dalle cooperative sociali sono ridotte a zero relativamente alla retribuzione corrisposta alle persone svantaggiate. Le persone svantaggiate devono costituire almeno il 30% dei lavoratori della cooperativa e, compatibilmente con il loro stato soggettivo, essere soci della cooperativa stessa. Le cooperative sociali possono godere di agevolazioni fiscali e contributive. La Legge di Bilancio 2022 ha riconosciuto alle società cooperative costituite a partire dal 1° gennaio 2022 da lavoratori provenienti da aziende i cui titolari intendano trasferire ai lavoratori l’azienda, in cessione o in affitto, l’esonero dal versamento del 100% dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro, per un periodo massimo di 24 mesi dalla data della costituzione della cooperativa.
Ursula Rizzi
Ursula Rizzi
2025-07-06 08:02:34
Numero di risposte : 18
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Le cooperative sociali hanno lo scopo di perseguire l’interese generale della comunità alla promozione umana e all’integrazione sociale di cittadini. Si applicano alle cooperative sociali, in quanto compatibili con la presente legge, le norme relative al settore in cui le cooperative stesse operano. La denominazione sociale, comunque formata, deve contenere l’indicazione di “cooperativa sociale”. Nella gestione dei servizi di cui all’articolo 1, comma 1, lettera a), da effettuarsi in applicazione dei contratti stipulati con amministrazioni pubbliche, le prestazioni dei soci volontari possono essere utilizzate in misura complementare e non sostitutiva rispetto ai parametri di impiego di operatori professionali previsti dalle disposizioni vigenti. Le prestazioni dei soci volontari non concorrono alla determinazione dei costi di servizio, fatta eccezione per gli oneri connessi all’applicazione dei commi 3 e 4. Il Ministro del lavoro e della previdenza sociale, con proprio decreto, determina l’importo delle retribuzioni da assumere a base del calcolo dei premi e delle prestazioni relative.
Gianriccardo Conte
Gianriccardo Conte
2025-07-06 03:30:05
Numero di risposte : 17
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La definizione di cooperativa sociale è contenuta nell'articolo 1 della Legge 8 novembre 1991, n. 381 che disciplina il settore. Le cooperative sociali si caratterizzano rispetto alle cooperative in generale per lo scopo. Infatti, come stabilito all'articolo 2511 del codice civile, mentre le cooperative sono società a capitale variabile con scopo mutualistico, le cooperative sociali si caratterizzano per perseguire l'interesse generale della comunità alla promozione umana e all'integrazione sociale dei cittadini. La legge che disciplina le cooperative sociali è la Legge 8 novembre 1991, n. 381. Le cooperative sociali sono disciplinate, altresì, da altre leggi, come la legge 5 febbraio 1992, n. 104, e successive modificazioni, e di cui alla legge 22 giugno 2016, n. 112, e successive modificazioni, per quanto riguarda, ad esempio, i servizi socio-sanitari ed educativi. Le norme relative al settore in cui le cooperative stesse operano, si applicano alle cooperative sociali.