Quali possibili strategie esistono per contrastare la perdita di biodiversità?

Luca Riva
2025-07-28 10:56:38
Numero di risposte
: 14
Per contrastare la perdita di biodiversità, è stato istituito la UN Decade on Ecosystem Restoration, ovvero un decennio dedicato al ripristino e alla trasformazione degli ecosistemi degradati. Recuperare la funzionalità degli ecosistemi apporta molteplici miglioramenti su scala globale, ma è necessario stabilire alcune priorità nell’ottica di ottenere un buon rapporto tra costi e benefici. Un gruppo di ricercatori ha sviluppato un algoritmo che ottimizza i risultati su scala globale tenendo conto delle esigenze specifiche dei biomi particolari. I risultati hanno mostrato che il ripristino del 15% delle terre convertite a livello globale potrebbe ridurre l'attuale perdita di biodiversità del 63% se concentrato in aree prioritarie per la conservazione. La soluzione incentrata sulla biodiversità fornisce il 73% della potenziale mitigazione del clima, mentre la soluzione incentrata sul clima fornisce solo il 65% dei potenziali guadagni in termini di biodiversità. L'ottimizzazione simultanea porterebbe al 95% del massimo vantaggio in termini di biodiversità e all'89% del massimo per la mitigazione del cambiamento climatico. La ricerca di un obiettivo generale deve includere le esigenze dei diversi biomi e lo studio dei numerosi fattori che regolano i risultati delle pratiche di ripristino. L'approccio multidisciplinare si rivela quindi molto importante per massimizzare le performance degli interventi ambientali attesi nei prossimi anni.

Angela Lombardi
2025-07-15 05:09:09
Numero di risposte
: 17
La diversità delle specie animali e vegetali, la varietà degli ecosistemi, è una ricchezza da salvaguardare.
Ecco perché la biodiversità è un tema essenziale per il futuro del Pianeta.

Andrea Longo
2025-07-15 03:50:47
Numero di risposte
: 16
Gli strumenti che possono essere adottati per combattere la perdita di biodiversità sono di tipo sia indiretto che diretto.
Gli interventi indiretti sono quelli che hanno l’obiettivo di ridurre le influenze negative esercitate dai fattori di perdita della biodiversità.
Rientrano in questa categoria il controllo delle emissioni di sostanze inquinanti o la tutela della qualità delle acque, ma anche in generale la diminuzione dei consumi e degli sprechi, la ricerca di fonti energetiche alternative ed ecologiche, la limitazione nella produzione e nell’uso di materiali sintetici che non riescono ad essere smaltiti dall’ambiente.
Gli interventi diretti sono invece quelli con cui si cerca di conservare direttamente le specie e gli ecosistemi.
In primo luogo vi sono le leggi e le norme, che per essere efficaci devono però essere continuamente rafforzate da un valido sistema di controlli, ed aggiornate alla luce di nuove problematiche come la diffusione di specie aliene e i cambiamenti climatici globali.
L’esempio forse più significativo di questo tipo di interventi è la creazione di aree naturali protette, il cui scopo principale è quello di preservare paesaggi, formazioni geologiche, flora, fauna, ambienti marini, ma soprattutto di sperimentare e promuovere modi diversi e più sostenibili di utilizzare le risorse naturali.
La Conferenza delle Parti ha redatto un Piano strategico di azioni per arrestare la perdita di biodiversità.
In particolare, era stato preso l’impegno di ridurre in modo significativo entro il 2010 il tasso di perdita della biodiversità, in modo da contribuire alla riduzione della povertà sulla Terra, che è collegata, tra l’altro, anche alla biodiversità.

Sergio Mancini
2025-07-15 00:09:51
Numero di risposte
: 12
Ognuno di noi ha un ruolo da giocare per combattere la crisi della biodiversità.
Nel corso del tempo, una o due scelte personali di ogni giorno, ambientalmente sostenibili, determineremmo di sicuro un impatto positivo e cumulativo sulla biodiversità e sull’ambiente in genere.
Per esempio, usare acqua del rubinetto e una bottiglia riusabile invece dell’acqua imbottigliata.
Inoltre, usare saponi convenzionali invece di quelli antibatterici, il cui uso in Italia è in forte espansione.
Altre scelte utili all’ambiente e alla biodiversità riguardano l’acquisto di alimenti stagionali, prodotti localmente e possibilmente biologici e la riduzione del consumo di carne.
Maggiore attenzione dovrebbe essere prestata al consumo di energia, alla propria impronta di carbonio, alla produzione di rifiuti.
Infine, è utile che ognuno di noi sia informato sulla crisi della biodiversità e dei servizi ecosistemici e che sia pronto ad aderire a campagne di sensibilizzazione o scegliere di fare un’esperienza di volontariato a favore di specie animali protette o a rischio di estinzione, unendo così l’utile al dilettevole.
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