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Quali sono le cause principali della desertificazione?

Ivonne Russo
Ivonne Russo
2025-07-12 22:34:56
Numero di risposte : 20
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La desertificazione è definita come il degrado delle terre aride, semi-aride e sub-umide secche attribuibile a varie cause tra cui le variazioni climatiche e le attività umane. Le cause della desertificazione possono essere di natura antropica, ad esempio l’uso improprio delle risorse idriche, gli incendi, le pratiche agricole e zootecniche, l’urbanizzazione e le attività estrattive. Le cause possono essere anche di natura naturale, come ad esempio le variazioni climatiche, la siccità e l’azione erosiva della pioggia. Queste ultime possono spesso essere ricondotte alle attività umane, come nel caso della deforestazione che, oltre a modificare i regimi di piovosità di intere regioni, causando siccità, denuda il terreno, rendendolo più vulnerabile agli agenti atmosferici. Spesso le aree deforestate o incendiate per far spazio agli allevamenti bovini e ovini subiscono anche un processo di compattamento del suolo, rendendolo impermeabile all’acqua, con conseguente impoverimento delle falde ed erosione degli strati superficiali a seguito delle piogge.
Luce Farina
Luce Farina
2025-07-03 11:02:20
Numero di risposte : 10
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Attività legate alla produzione di bestiame o colture intensive causano già un inaridimento e conseguente degradazione del terreno. Il rischio di desertificazione è però aggravato considerevolmente dal cambiamento climatico. Da un lato, se la temperatura aumenta il suolo tende a diventare più secco, catalizzando i processi di degradazione e desertificazione del terreno. Dall’altro, il cambiamento climatico può incrementare la salinizzazione: in alcuni casi, le falde acquifere poco profonde possono subire infiltrazioni di acqua di mare che vengono poi utilizzate per l’irrigazione dei terreni. Insieme alla mancanza di piogge, irrigare i campi con acqua salata porta all’impoverimento drastico della materia organica. Altre cause antropiche della desertificazione sono l’inquinamento e l’uso improprio di terreni potenzialmente fertili, per esempio per lasciare posto a nuovi edifici e all’espandersi dell’urbanizzazione.