Quali sono le zone FAO da evitare?

Egisto Longo
2025-08-29 17:12:26
Numero di risposte
: 26
Zona 18 Mare Artico
Zona 21 Atlantico nord-occidentale
Zona 27 Atlantico nord-orientale
Zona 31 Atlantico centro-occidentale
Zona 34 Atlantico centro-orientale
Zona 37 Mediterraneo e Mar Nero
Zona 41 Atlantico sud-occidentale
Zona 47 Atlantico sud-orientale
Zona 48 Atlantico, Antartico
Zona 51 Oceano Indiano occidentale
Zona 57 Oceano Indiano orientale
Zona 58 Antartico e Oceano Indiano meridionale
Zona 61 Pacifico nord-occidentale
Zona 67 Pacifico nord-orientale
Zona 71 Pacifico centro-occidentale
Zona 77 Pacifico centro-orientale
Zona 81 Pacifico sud-occidentale
Zona 87 Pacifico sud-orientale
Zona 88 Pacifico Antartico
Zona 1 Africa - Acque interne
Zona 2 America del Nord - Acque interne
Zona 3 America del Sud - Acque interne
Zona 4 Asia - Acque interne
Zona 5 Europa - Acque interne
Zona 6 Oceania - Acque interne
Zona 8 Antartide - Acque interne

Annamaria Bianco
2025-08-25 13:54:44
Numero di risposte
: 24
Partiamo da di due no assoluti. Si tratta della zona FAO 51 e della FAO 71. Come si può notare dalla cartina in alto, la prima corrisponde all’Oceano Indiano Occidentale, mentre la seconda al Pacifico Centro Occidentale. Attenzione anche alla zona 57, posta di fianco alla 51 si tratta della zona dell’Oceano Indiano Orientale, la situazione è sicuramente migliore ma conviene comunque evitare. E sempre di inquinamento si parla quando ci si riferisce alla zona FAO 71. Si tratta della zona del Pacifico centro occidentale, per intenderci quella che bagna il Giappone e la parte nord dell’Australia.

Elda Battaglia
2025-08-19 12:16:44
Numero di risposte
: 18
Le Zone Fao sconsigliate, ovvero quelle in cui il mare è più inquinato, sono: FAO 61, 67, North Pacific Ocean.
Tra le zone sovrasfruttate per il tonno pinna gialla figura invece l'Oceano Indiano con le zone 51 e 57.
Le zone FAO aiutano a monitorare gli stock ittici, ogni area ha una diversa biodiversità marina con differenti specie ittiche che la abitano e sono utilizzate anche dai pescatori e dalle aziende ittiche per identificare le aree più sicure per la pesca e rispettare le norme internazionali.
Infatti le zone FAO aiutano a monitorare gli stock ittici, ogni area ha una diversa biodiversità marina con differenti specie ittiche che la abitano e sono utilizzate anche dai pescatori e dalle aziende ittiche per identificare le aree più sicure per la pesca e rispettare le norme internazionali.

Anna Bianco
2025-08-06 21:17:18
Numero di risposte
: 13
Ci sono zone FAO poco inquinate come ad esempio la 37, ovvero il Mediterraneo.
Si tende comunque a sconsigliare di acquistare pesce che arrivi dalle zone FAO 61, 67 e 71, altamente inquinate a causa del disastro nucleare di Fukushima avvenuto l’11 marzo del 2011.
È essenziale indicare la zona FAO, la sottozona o la divisione in cui il pesce è stato pescato.
Queste informazioni possono essere rappresentate attraverso una denominazione comprensibile, una mappa o un pittogramma per facilitare la comprensione da parte del consumatore.

Gelsomina Sorrentino
2025-07-29 19:29:00
Numero di risposte
: 20
Zone di pesca FAO nel mondo.
18 Mar Artico
21 Atlantico nord-occidentale
27 Atlantico nord-orientale e Mar Baltico
31 Atlantico centro-occidentale
34 Atlantico centro-orientale
37 Mediterraneo e Mar Nero
41 Atlantico sud-occidentale
47 Atlantico sud-orientale
48 Oceano Antartico
51 Oceano Indiano
57 Oceano Indiano
58 Oceano Antartico
61 Oceano Pacifico
67 Oceano Pacifico
71 Oceano Pacifico
77 Oceano Pacifico
81 Oceano Pacifico
87 Oceano Pacifico
88 Oceano Antartico
Sottozona 37.1 Mediterraneo occidentale
Divisione 37.1.1 Baleari
Divisione 37.1.2 Golfo del Leone
Divisione 37.1.3 Mar di Sardegna
Sottozona 37.2 Mediterraneo centrale
Divisione 37.2.1 Mar Adriatico
Divisione 37.2.2 Mar Ionio
Sottozona 37.3 Mediterraneo orientale
Divisione 37.3.1 Mar Egeo
Divisione 37.3.2 Levante
Sottozona 37.4 Mar Nero
Divisione 37.4.1 Mar di Marmara
Divisione 37.4.2 Mar Nero
Divisione 37.4.3 Mar di Azov
Il Giappone è nella zona 61
Il Giappone ha comunicato che l’unico elemento che non può essere rimosso del tutto dall’acqua radioattiva è il trizio, un isotopo radioattivo dell’idrogeno.

Damiana Martini
2025-07-22 13:20:25
Numero di risposte
: 19
Da evitare, invece, sono le zone Fao 61, 67, 71, che corrispondo a buona parte dell’Oceano Pacifico.
Il problema del tonno riguarda tutti i pesci di grande taglia, che concentrano nella carne una considerevole percentuale di metalli pesanti.
Il tonno che vive in acque molto inquinate assorbe da esse una considerevole quantità di mercurio e diossine, sostanze responsabili dell’aumento dei radicali liberi nell’organismo umano, che possono intaccarne le cellule.
Tra le migliori zone Fao di pesca appare anche il nostro mar Mediterraneo, indicato col numero 37.
Oltre alla provenienza, però, per una corretta alimentazione è necessario tenere presente anche altri fattori.
Al di là della provenienza, bisognerebbe inserire il tonno nella varietà delle nostre scelte alimentari.
Il venditore è obbligato a certificare la provenienza qualora gli venga chiesta.
Se si è abituati a consumare tonno spesso e in ambienti dov’è più difficile conoscerne la provenienza, è possibile effettuare esami del sangue specifici, per rilevare il livello di mercurio nell’organismo.
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