La malattia influisce sulla pensione dei dipendenti pubblici?

Audenico Mancini
2025-08-25 12:44:33
Numero di risposte
: 16
L’indennità di malattia è coperta dai contributi figurativi, per i lavoratori dipendenti e sono validi per la pensione.
Vengono riconosciuti dall’ente previdenziali e accreditati come contribuzione figurativa, non bisogna fare nessun versamento e nessuna domanda, vengono accreditati automaticamente dal 2013.
Contributi figurativi utili per la pensione
I contributi figurativi per malattia ed infortunio, sono utili per conseguire le seguenti prestazioni: diritto a tutte le pensioni, escluso il requisito di 35 anni (1820 contributi) per la pensione di anzianità;
per la misura di tutte le pensioni;
se retribuiti, per il raggiungimento delle 78 giornate richieste ai fini della disoccupazione con requisiti ridotti.

Michele Rizzo
2025-08-14 09:43:02
Numero di risposte
: 18
Le modifiche introdotte dal primo comma dell’art. 71, nell’ipotesi di fruizione da parte dei dipendenti pubblici di periodi di malattia, attengono al solo trattamento retributivo degli stessi.
Tali norme non modificano la vigente disciplina in materia di copertura contributiva e della valutazione ai fini pensionistici e previdenziali.
A fronte della decurtazione della retribuzione a causa della malattia nei limiti dei primi dieci giorni l’imponibile contributivo non diminuisce nella stessa misura.
Conseguentemente i contributi vanno calcolati sulla retribuzione cosiddetta virtuale, corrispondente a quella che avrebbe percepito il dipendente se fosse rimasto in servizio.
Parimenti non viene ridotto l’imponibile su cui calcolare il contributo dello 0,35 da versare a favore della Gestione Unitaria delle Prestazioni Creditizie e Sociali, nonché l’eventuale contribuzione a favore dell’Assicurazione Sociale Vita.
Anche per quanto attiene i riflessi ai fini del TFS e TFR, le modifiche introdotte dal più volte citato art. 71 nulla hanno innovato.
Ne consegue che le Amministrazioni e gli Enti datori di lavoro, nel caso di decurtazioni alla retribuzione del dipendente, dovranno continuare a versare i contributi ex ENPAS o ex INADEL sull’intera retribuzione virtuale utile ai fini delle citate prestazioni.

Piero Battaglia
2025-08-07 02:18:18
Numero di risposte
: 13
Il lavoratore ha diritto non solo alla retribuzione e all'indennità di malattia, ma ha anche diritto all'accredito dei contributi per la pensione.
Nella maggior parte dei casi, se il lavoratore dipendente ha diritto di percepire l'indennità di malattia, l'Inps provvede ad accreditare i contributi figurativi per malattia, contributi utili ai fini della determinazione della pensione.
L'utilità di tali contributi, ai fini pensionistici, dipende da diversi fattori: categoria di appartenenza dell'iscritto, anzianità contributiva e i contributi posseduti.
I contributi per malattia ai fini pensionistici in quali casi vengono riconosciuti:
1.malattia indennizzata;
2.malattia accertata tempestivamente;
3.malattia professionale;
4.malattia non indennizzata perché verificata in periodi non lavorati;
5.malattia che non dà diritto ad indennizzo;
6.infortunio sul lavoro.

Loretta Fontana
2025-08-04 06:58:17
Numero di risposte
: 18
La decurtazione in busta paga per il dipendente pubblico che si assenta dal lavoro per malattia, incide sulla retribuzione ma non sui contributi.
In altre parole, pensione e buonuscita non ne risentono in alcun modo, perché la relativa contribuzione continua anche per tutto il periodo di malattia ad essere calcolata, e versata, sulla base dello stipendio che il lavoratore percepirebbe se fosse in servizio.

Santo Giordano
2025-07-23 11:16:57
Numero di risposte
: 19
Il sistema previdenziale italiano prevede che i periodi di malattia o infortunio non penalizzino il lavoratore ai fini della pensione.
L'INPS, infatti, accredita dei contributi figurativi per questi periodi di assenza, in modo che il tempo trascorso senza lavorare per motivi di salute venga comunque preso in considerazione nel calcolo del trattamento pensionistico.
I contributi figurativi per malattia o infortunio sono utili sia per raggiungere il requisito contributivo necessario per la pensione, sia per determinare l’importo della pensione stessa.
Per alcuni lavoratori con il calcolo misto, esiste un limite di 35 anni di contribuzione "effettiva", ma questo non riguarda chi si trova nel sistema contributivo puro o i dipendenti pubblici.
Inoltre, le norme precedenti stabilivano che i periodi di malattia e infortunio non venissero conteggiati per i 35 anni di contribuzione "effettiva" richiesti per la pensione anticipata.
Tuttavia, due recenti sentenze della Corte di Cassazione hanno cambiato la situazione: ora, per la pensione anticipata ordinaria, non è più necessario sottrarre i periodi di malattia dal calcolo della contribuzione.

Quirino Messina
2025-07-23 09:32:25
Numero di risposte
: 10
La normativa che regola la malattia nei dipendenti pubblici è regolata dal Decreto-legge n. 112/2008 articolo 71 entrato in vigore il 25 giugno 2008. La decurtazione della retribuzione durante i primi 10 giorni di malattia, prevista dall’articolo 71 del D.L. n. 112/2008, non produce effetti né sull’importo della pensione né sul trattamento di fine rapporto. A chiarire l’aspetto dell’incidenza è l’INPDAP, con la Circolare n. 13 del 28 maggio 2009, nella quale viene precisato che la decurtazione della retribuzione durante i primi 10 giorni di malattia, non produce effetti né sull’importo della pensione né sul trattamento di fine rapporto. Ci si chiede quale incidenza su TFS e pensione avrà la decurtazione operata sui primi 10 giorni di malattia per i dipendenti pubblici.
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