Cosa modifica il decreto sulla disabilità?

Mercedes Caruso
2025-07-23 17:57:14
Numero di risposte
: 16
Il “Decreto milleproroghe” modifica quindi: Gli articoli 9, 12, 33, 35, 39 e 40 del Decreto 62/2024 per adattarsi alle nuove scadenze e disposizioni.
L’estensione della sperimentazione: riguardante inizialmente le province di Brescia, Catanzaro, Firenze, Frosinone, Forlì-Cesena, Salerno, Trieste e Sassari, sarà estesa ad altre province italiane ossia: Matera, Palermo, Teramo, Vicenza, Trento, Alessandria, Lecce, Isernia, Genova, Macerata e la provincia di Aosta.
La durata della sperimentazione: verrà estesa a 24 mesi anziché 12, offrendo quindi un periodo più lungo per testare e implementare le nuove disposizioni.
Il posticipo di scadenze: alcune scadenze vengono posticipate di un anno, tra cui quella relativa al passaggio della competenza esclusiva per l’accertamento della condizione di disabilità all’INPS, che si baserà sull’ICD e sull’ICF.
La data di inizio delle disposizioni contenute in vari articoli del decreto legislativo 62/2024, tra cui quelli relativi ai diritti, ai servizi e alle prestazioni per le persone con disabilità, verrà posticipata dal 1° gennaio 2026 al 1° gennaio 2027.
Inoltre, le abrogazioni previste dall’articolo 39 del decreto avranno effetto dal 1° gennaio 2026.
La Segreteria tecnica di supporto: verrà istituita una segreteria tecnica che affiancherà il Ministero per monitorare l’attuazione della riforma in materia di disabilità, il programma di azione e la direttiva UE 2024/2841, che istituisce la Carta europea della disabilità e il contrassegno europeo di parcheggio.

Joannes Giuliani
2025-07-23 15:39:50
Numero di risposte
: 9
Il decreto legislativo 62/2024 introduce cambiamenti significativi nella valutazione e nell’assistenza delle persone con disabilità.
Il decreto ridefinisce il concetto stesso di disabilità e modifica le procedure di valutazione.
Innanzi tutto, l’art. 3 aggiorna la definizione di “persona con disabilità”: è tale “chi presenta durature compromissioni fisiche, mentali, intellettive o sensoriali che, in interazione con barriere di diversa natura, possono ostacolare la piena ed effettiva partecipazione nei diversi contesti di vita su base di uguaglianza con gli altri, accertate all’esito della valutazione di base”.
Da notare che da ora, in ogni testo normativo, la parola «handicap» è sostituita con «condizione di disabilità».
Il decreto introduce la “valutazione di base“, un procedimento unitario e multidisciplinare volto ad accertare la condizione di disabilità e l’intensità dei sostegni necessari.
Il decreto sancisce il diritto delle persone con disabilità a richiedere l’attivazione di un “progetto di vita individuale, personalizzato e partecipato“.
Il decreto, introducendo nella L. 104/1992 il nuovo art. 5-bis, definisce anche il concetto di “accomodamento ragionevole“.
L’accomodamento ragionevole consiste nelle modifiche e gli adattamenti necessari e appropriati che non impongano alla pubblica amministrazione, al concessionario di pubblici servizi, al soggetto privato un onere sproporzionato o eccessivo.
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