Cosa modifica il decreto sulla disabilità?
Olimpia Parisi
2025-08-12 22:36:57
Numero di risposte
: 25
Il Decreto introduce una nuova concezione di disabilità non derivante più dalla mera visione medica dell’impedimento determinato dalla patologia, ma intesa quale ostacolo o limite alla partecipazione nei diversi contesti di vita.
Sotto il profilo definitorio, per restituire dignità e centralità al disabile, ovunque compaiano nella normativa vigente i termini «handicap» e «persona handicappata/portatore di handicap» sono rimossi e sostituiti, rispettivamente, con «condizione di disabilità» e «persona con disabilità».
Con riferimento all’aspetto procedurale, è disposta la riunificazione e la semplificazione degli accertamenti esistenti entro un’unica procedura valutativa di base affidata in via esclusiva all’Inps.
A tale accertamento può oggi conseguire anche la tutela dell’accomodamento ragionevole.
L’istituto, già previsto nell’ordinamento interno dal D.Lgs. n. 216/2003, viene espressamente introdotto nella Legge quadro sui disabili.
La persona con disabilità può proporre, con apposita istanza scritta alla PA, ai concessionari di pubblici servizi e ai soggetti privati, l’adozione di un accomodamento ragionevole, anche formulando una proposta.
Con tale espressione ci si riferisce alle modifiche e agli adattamenti necessari e appropriati che non impongono un onere sproporzionato o eccessivo adottati, ove ve ne sia necessità, per garantire alle persone con disabilità il godimento e l’esercizio, in condizioni di uguaglianza con gli altri, dei diritti civili e sociali.
Il provvedimento si conclude con la disciplina della valutazione multidimensionale della persona con disabilità, volta alla redazione e all’attuazione di un «progetto di vita individuale» ovvero uno strumento personalizzato che ha l’obiettivo di favorire l’inclusione sociale e la partecipazione nei diversi ambiti di vita.
Danuta Conte
2025-08-01 04:03:51
Numero di risposte
: 27
Il decreto legislativo 3 maggio 2024, n. 62, attuato in via sperimentale dal 1° gennaio 2025 in nove province italiane, introduce nuove funzionalità per facilitare la compilazione del certificato medico introduttivo.
L'obiettivo è quello di ridurre i tempi burocratici, migliorando l'accesso alla documentazione e semplificando il ricorso alla firma digitale.
Il decreto “Milleproroghe” estende la sperimentazione ad altre 11 nuove province, portando così il numero complessivo a 20, e prolunga il periodo di test da 12 a 24 mesi.
Queste modifiche garantiscono un periodo adeguato per valutare l'efficacia delle nuove disposizioni che partiranno poi sull'intero territorio nazionale da gennaio 2027.
Un cambiamento significativo riguarda il passaggio della competenza esclusiva per l'accertamento della disabilità all'INPS, ora previsto per un anno dopo rispetto alla scadenza iniziale.
Questo assicura che la visita per la disabilità sia gestita da un unico ente pubblico, snellendo il processo attraverso la trasmissione telematica del certificato medico.
Mercedes Caruso
2025-07-23 17:57:14
Numero di risposte
: 28
Il “Decreto milleproroghe” modifica quindi: Gli articoli 9, 12, 33, 35, 39 e 40 del Decreto 62/2024 per adattarsi alle nuove scadenze e disposizioni.
L’estensione della sperimentazione: riguardante inizialmente le province di Brescia, Catanzaro, Firenze, Frosinone, Forlì-Cesena, Salerno, Trieste e Sassari, sarà estesa ad altre province italiane ossia: Matera, Palermo, Teramo, Vicenza, Trento, Alessandria, Lecce, Isernia, Genova, Macerata e la provincia di Aosta.
La durata della sperimentazione: verrà estesa a 24 mesi anziché 12, offrendo quindi un periodo più lungo per testare e implementare le nuove disposizioni.
Il posticipo di scadenze: alcune scadenze vengono posticipate di un anno, tra cui quella relativa al passaggio della competenza esclusiva per l’accertamento della condizione di disabilità all’INPS, che si baserà sull’ICD e sull’ICF.
La data di inizio delle disposizioni contenute in vari articoli del decreto legislativo 62/2024, tra cui quelli relativi ai diritti, ai servizi e alle prestazioni per le persone con disabilità, verrà posticipata dal 1° gennaio 2026 al 1° gennaio 2027.
Inoltre, le abrogazioni previste dall’articolo 39 del decreto avranno effetto dal 1° gennaio 2026.
La Segreteria tecnica di supporto: verrà istituita una segreteria tecnica che affiancherà il Ministero per monitorare l’attuazione della riforma in materia di disabilità, il programma di azione e la direttiva UE 2024/2841, che istituisce la Carta europea della disabilità e il contrassegno europeo di parcheggio.
Joannes Giuliani
2025-07-23 15:39:50
Numero di risposte
: 17
Il decreto legislativo 62/2024 introduce cambiamenti significativi nella valutazione e nell’assistenza delle persone con disabilità.
Il decreto ridefinisce il concetto stesso di disabilità e modifica le procedure di valutazione.
Innanzi tutto, l’art. 3 aggiorna la definizione di “persona con disabilità”: è tale “chi presenta durature compromissioni fisiche, mentali, intellettive o sensoriali che, in interazione con barriere di diversa natura, possono ostacolare la piena ed effettiva partecipazione nei diversi contesti di vita su base di uguaglianza con gli altri, accertate all’esito della valutazione di base”.
Da notare che da ora, in ogni testo normativo, la parola «handicap» è sostituita con «condizione di disabilità».
Il decreto introduce la “valutazione di base“, un procedimento unitario e multidisciplinare volto ad accertare la condizione di disabilità e l’intensità dei sostegni necessari.
Il decreto sancisce il diritto delle persone con disabilità a richiedere l’attivazione di un “progetto di vita individuale, personalizzato e partecipato“.
Il decreto, introducendo nella L. 104/1992 il nuovo art. 5-bis, definisce anche il concetto di “accomodamento ragionevole“.
L’accomodamento ragionevole consiste nelle modifiche e gli adattamenti necessari e appropriati che non impongano alla pubblica amministrazione, al concessionario di pubblici servizi, al soggetto privato un onere sproporzionato o eccessivo.
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