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Qual è la tariffa oraria per un contratto a chiamata?

Roberto Santoro
Roberto Santoro
2025-08-04 02:04:04
Numero di risposte : 17
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I lavoratori a chiamata ricevono la stessa retribuzione e gli stessi diritti previdenziali e assistenziali dei lavoratori a tempo pieno dello stesso ruolo. La retribuzione è proporzionale ai periodi di lavoro effettivo. Inoltre, i lavoratori intermittenti maturano ferie, permessi retribuiti, tredicesima e quattordicesima mensilità e TFR in proporzione alle ore lavorate. Il lavoratore intermittente può percepire un’indennità mensile di disponibilità se stipula un contratto con obbligo di disponibilità. Questo contributo, pari al 20% della retribuzione prevista dal CCNL, è garantito per i periodi in cui il lavoratore è disponibile a rispondere alle chiamate del datore di lavoro.
Karim Negri
Karim Negri
2025-07-24 17:13:06
Numero di risposte : 14
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Il contratto a chiamata, detto anche contratto di lavoro intermittente, si caratterizza per il fatto che il lavoratore, sottoscrivendo il contratto, non sa quando verrà chiamato a lavorare ma si limita a mettersi a disposizione del datore di lavoro che potrà chiamarlo a svolgere singole prestazioni di lavoro. Di volta in volta, sulla base delle esigenze di manodopera, il datore di lavoro contatterà il lavoratore a chiamata specificando per quante ore o giorni ha bisogno della sua prestazione di lavoro. Molti pensano che le aziende propongono ai lavoratori il contratto a chiamata per risparmiare sul costo del lavoro. In realtà, l’unico vantaggio di questo contratto riguarda l’assoluta flessibilità con cui è possibile disporre della risorsa che può essere utilizzata solo in caso di effettiva necessità. Per quanto concerne il costo del lavoro, il contratto a chiamata costa esattamente come un contratto di lavoro subordinato standard. Il lavoratore a chiamata, infatti, quando viene assunto, riceve una mansione ed un livello di inquadramento contrattuale, al pari di ogni altro lavoratore dipendente. Ne consegue che il trattamento retributivo del lavoratore intermittente è pari a quello cui ha diritto un lavoratore assunto con contratto di lavoro subordinato standard, per lo svolgimento delle medesime mansioni, con lo stesso livello di inquadramento contrattuale. Ovviamente, la retribuzione del lavoratore a chiamata deve essere riparametrata sulla base delle effettive ore di lavoro svolte. Tanto per intendersi: se un lavoratore a chiamata viene chiamato a lavorare per un mese intero costa esattamente come un lavoratore subordinato assunto con contratto a tempo determinato della durata di un mese.