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Come si esercita il diritto di precedenza nelle assunzioni?

Michelle Mazza
Michelle Mazza
2025-08-21 18:00:39
Numero di risposte : 17
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Per poter esprimere la propria volontà di avvalersi del diritto, il lavoratore deve manifestare per iscritto la volontà di avvalersi del diritto di precedenza entro sei mesi dalla cessazione del rapporto di lavoro, salvo diversi limiti temporali previsti dalla contrattazione collettiva. Inviare la richiesta di esercizio del diritto di precedenza al datore di lavoro, specificando le mansioni per le quali si intende esercitare il diritto e la volontà di essere assunto a tempo indeterminato. Allegare alla richiesta copia del contratto a termine concluso con il datore di lavoro e copia della comunicazione di cessazione del rapporto di lavoro. Conservare copia della richiesta inviata al datore di lavoro, preferibilmente con modalità che ne attestino la ricezione. La Corte di Cassazione ha fornito importanti chiarimenti riguardo al diritto di precedenza, in particolare in relazione all’esercizio dello stesso in costanza di rapporto di lavoro. La sentenza n. 19348 del 15 luglio 2024, ha precisato che il lavoratore in possesso dei requisiti necessari all’esercizio del diritto può comunicare la propria volontà di avvalersene in qualsiasi momento, anche prima della cessazione del suo rapporto di lavoro. Se, infatti, la normativa prevede un termine ad quem, corrispondente alla scadenza dei sei mesi dalla cessazione del contratto, non contempla invece un dies a quo, ossia uno specifico giorno da cui decorre suddetto termine. Come già detto, il diritto di precedenza riguarda esclusivamente le assunzioni effettuate nei dodici mesi successivi alla cessazione del contratto di un dato lavoratore. Il diritto di precedenza deve essere espressamente indicato nella lettera di assunzione, e si riferisce a tutte le nuove assunzioni a tempo indeterminato effettuate dal datore di lavoro nei dodici mesi successivi alla cessazione del contratto.
Fulvio Montanari
Fulvio Montanari
2025-08-13 13:19:16
Numero di risposte : 18
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Il diritto di precedenza può essere esercitato in presenza dei seguenti presupposti: il lavoratore deve avere prestato la sua attività lavorativa con un contratto a termine, per un periodo superiore ai 6 mesi. Il lavoratore ha l’onere di manifestare per iscritto la sua volontà di avvalersi del diritto di precedenza entro 6 mesi dalla cessazione del rapporto lavorativo a tempo determinato. Trascorso 1 anno dalla cessazione del rapporto di lavoro, il diritto di precedenza si estingue. Il diritto di precedenza deve essere richiamato espressamente nel contratto di lavoro. Il diritto di precedenza opera automaticamente a favore dei dipendenti a tempo indeterminato. Il lavoratore licenziato non è tenuto a palesare esplicitamente la sua volontà di essere assunto. Per la lavoratrice in congedo di maternità il periodo di astensione obbligatoria, usufruito nell’esecuzione di un contratto a tempo determinato presso lo stesso datore di lavoro, è computato come attività lavorativa, concorrendo, in caso di contratto a termine, a determinare il periodo di attività lavorativa utile per fruire del diritto di precedenza. Il lavoratore stagionale può esercitare il diritto di precedenza in presenza dei seguenti presupposti. Deve trattarsi di assunzioni a tempo determinato per mansioni già espletate in esecuzione del contratto a tempo determinato stagionale. Il lavoratore ha l’onere di manifestare per iscritto la sua volontà di avvalersi del diritto di precedenza entro 3 mesi dalla cessazione del rapporto lavorativo a tempo determinato.
Ursula Montanari
Ursula Montanari
2025-08-05 19:14:23
Numero di risposte : 16
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Il lavoratore che, nell’esecuzione di uno o più contratti a termine presso la stessa azienda, abbia prestato attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi ha diritto di precedenza, fatte salve diverse disposizioni di contratti collettivi stipulati a livello nazionale, territoriale o aziendale con le organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale. Il lavoratore può esercitare il diritto di precedenza nelle assunzioni a tempo indeterminato effettuate dal datore di lavoro entro i successivi dodici mesi con riferimento alle mansioni già espletate in esecuzione dei rapporti a termine. Il lavoratore che ha prestato attività lavorativa per un periodo superiore ai 6 mesi può esercitare il diritto di precedenza nelle assunzioni a tempo indeterminato in costanza di rapporto di lavoro senza attendere il termine dello stesso. La possibilità di esercizio del diritto in costanza di rapporto di lavoro comporta, di fatto, un protrarsi del diritto per tutto il residuo rapporto di lavoro a tempo determinato con termine a dodici mesi dalla cessazione della stessa. Il lavoratore deve manifestare la propria volontà al datore di lavoro entro dodici mesi dalla cessazione del rapporto, e anche durante la sua vigenza, per esercitare il diritto di precedenza nelle assunzioni a tempo indeterminato effettuate dal medesimo entro i successivi dodici mesi dal momento di tale esercizio. Il diritto di precedenza può essere esercitato entro sei mesi dalla data di cessazione del rapporto e con estinzione entro un anno dalla data di conclusione del contratto sinallagmatico.
Gianni Martino
Gianni Martino
2025-07-24 21:20:41
Numero di risposte : 23
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Per esercitare il diritto di precedenza, i lavoratori devono esprimere la loro intenzione entro sei mesi dalla fine del contratto di lavoro, mentre per i lavoratori stagionali il termine è ridotto a tre mesi. Requisiti per Esercitare il Diritto di Precedenza Per poter avvalersi del diritto di precedenza, è necessario soddisfare alcune condizioni chiave: Anzianità Lavorativa: Il lavoratore deve aver accumulato almeno sei mesi di lavoro continuativo o cumulativo presso il medesimo datore di lavoro. Espressione di Intento: È necessaria una comunicazione scritta da parte del lavoratore, da presentare entro i termini legislativi. Posizione Lavorativa Simile: Il diritto di precedenza si applica esclusivamente a posizioni lavorative equivalenti a quelle già ricoperte. Il datore di lavoro ha l’obbligo di rispettare il diritto di precedenza, garantendo la priorità ai lavoratori che hanno dichiarato di volerne usufruire prima di procedere a nuove assunzioni. Inoltre, è sua responsabilità informare i lavoratori a termine riguardo l’esistenza di questo diritto e i termini per esercitarlo. Tale informazione dovrebbe essere fornita al momento della cessazione del contratto o tramite una clausola specifica nel contratto stesso. Ha stabilito che spetta al datore di lavoro dimostrare di aver rispettato il diritto di precedenza; in assenza di tale prova, si presume un danno a favore del lavoratore. Ha sottolineato l'importanza di informare il lavoratore sul diritto di precedenza. La mancanza di comunicazione può essere considerata una grave violazione, con conseguente diritto al risarcimento dei danni. Ha chiarito che il diritto di precedenza deve essere esercitato nei termini stabiliti, altrimenti il lavoratore perde tale possibilità. Il datore di lavoro che non ottempera al diritto di precedenza può affrontare diverse sanzioni, che includono: Risarcimento del Danno: I lavoratori possono richiedere un risarcimento basato sulla retribuzione che avrebbero guadagnato se fossero stati assunti. Conversione del Contratto: In alcune circostanze, un giudice potrebbe ordinare la trasformazione del contratto a termine in un contratto a tempo indeterminato se si dimostra una violazione sistematica del diritto di precedenza. Sanzioni Amministrative: Oltre al risarcimento, il datore di lavoro potrebbe ricevere sanzioni, come multe imposte dagli ispettorati del lavoro.
Liborio Messina
Liborio Messina
2025-07-24 16:58:07
Numero di risposte : 31
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Il diritto di precedenza riguarda le assunzioni a tempo indeterminato effettuate dal datore di lavoro nei 12 mesi successivi alla scadenza del termine. Il lavoratore deve comunicare la volontà di avvalersi del diritto di precedenza per iscritto, entro 6 mesi dalla scadenza del contratto a termine. Il datore di lavoro non potrà allora limitarsi a una mera informativa per relationem, con il solo richiamo alla fonte normativa di riferimento, ma dovrà invece rendere edotto il lavoratore di tutti i presupposti giuridici e fattuali di cui all’art. 24 cit. Tra questi, la necessità che il dipendente comunichi all’azienda l’intenzione di avvalersi della prelazione impiegando la forma scritta ed entro i termini previsti per legge. Se tale informazione preventiva non viene “espressamente” concessa all’atto dell’assunzione a termine, così come prescritto dalla disposizione in esame, il datore non potrà efficacemente opporre il mancato avveramento della condizione rappresentata dalla manifestazione di volontà del lavoratore di avvalersi della preferenza nelle successive assunzioni. L’inadempimento alla prescrizione formale imposta al datore di lavoro è, infatti, idonea a pregiudicare lo stesso esercizio del diritto di precedenza da parte del lavoratore, laddove il datore proceda comunque a nuove assunzioni. Un obbligo formale chiaramente funzionalizzato a far conoscere al lavoratore, con modalità rese certe dal contenuto dell’atto scritto, le condizioni di insorgenza e le modalità di esercizio del diritto stesso, tra le quali la necessità che questi manifesti formalmente la propria volontà di avvalersi della precedenza e che lo faccia entro un certo termine dalla data di cessazione del rapporto.
Teseo Villa
Teseo Villa
2025-07-24 16:48:12
Numero di risposte : 29
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A norma dell’art. 5 comma 4-quater e 4-sexies d.lgs. 368/2001, nel testo applicabile ratione temporis, il lavoratore che abbia prestato un’attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi, in esecuzione di uno o più contratti a termine, può esercitare, manifestando in tal senso la propria volontà al datore di lavoro entro un anno dalla cessazione del rapporto, il diritto di precedenza nelle assunzioni a tempo indeterminato effettuate dal medesimo entro i successivi dodici mesi dal momento di tale esercizio. Il comma 4 sexies dello stesso articolo ne pone, poi, la condizione e il termine procedimentale, ovvero: la manifestazione da parte del lavoratore a tempo determinato di una volontà “in tal senso”, sia pure senza necessità del ricorso a formule sacramentali o del riferimento alla disposizione che lo prevede la fissazione di un dies ad quem, ovvero “entro” sei mesi dalla data di cessazione del rapporto stesso ed “entro” un anno dalla data di cessazione del rapporto di lavoro, per l’estinzione del diritto. Pertanto, il lavoratore a termine, che abbia il requisito soggettivo suindicato e pertanto dal momento della sua maturazione “fino a” sei mesi dalla data di cessazione del rapporto, ha facoltà di esercitare il diritto di precedenza nelle assunzioni a tempo indeterminato effettuate dal datore di lavoro entro i successivi dodici mesi. Nel caso di specie pertanto, il lavoratore, avendo intrattenuto due rapporti di lavoro a tempo determinato e manifestato la volontà di esercitare il diritto di precedenza entro un anno dalla cessazione del rapporto, e nella vigenza del secondo contratto di lavoro a tempo determinato, ha tempestivamente esercitato il diritto di precedenza sulle assunzioni a tempo indeterminato effettuate dal datore di lavoro nei successivi dodici mesi dall’esercizio del diritto.