Come posso denunciare la discriminazione sul lavoro?

Gabriella Barbieri
2025-07-25 04:48:49
Numero di risposte
: 14
La prima cosa da fare è contattare l’ufficio delle pari opportunità presso la tua azienda, dove potrai ricevere supporto e assistenza. È fondamentale non rimanere in silenzio, ogni voce conta e può portare a un cambiamento. In alternativa, è possibile contattare direttamente un avvocato esperto in diritto del lavoro per discutere i propri diritti e come intraprendere una possibile azione legale. È inoltre consigliabile informare le organizzazioni sindacali o altri gruppi di difesa dei diritti dei lavoratori. Pertanto, se si sospetta che la discriminazione sia legata a una condizione protetta dalla legge, come l’età o il genere, è importante contattare le autorità competenti. Se tutti questi sforzi non hanno successo, è consigliabile contattare un avvocato esperto in diritto del lavoro per discutere delle opzioni legali.

Ivonne Guerra
2025-07-25 04:30:15
Numero di risposte
: 19
Sono previste dalle Norme Comunitarie europee e Nazionali ampie tutele, in particolare per le discriminazioni legate al Genere, purtroppo troppo diffuse. Le discriminazioni sul luogo di lavoro si riconoscono in Dirette, che avvengono quando il lavoratore subisce un trattamento differenziato sul luogo di lavoro, da parte di colleghi e superiori, in ragione delle categorie di cui sopra, od Indirette, quando un comportamento apparentemente neutro pone alcuni dipendenti in una situazione particolarmente svantaggiosa rispetto ad altre persone, sempre in ragione delle caratteristiche personali del singolo dipendente. Gli Uffici Vertenze della Cisl sono qualificati per accogliere, valutare ed affrontare, anche con l’ausilio di Legali giuslavoristi, queste gravissime violazioni dei Diritti fondamentali delle Lavoratrici e dei Lavoratori.

Isabella Basile
2025-07-25 04:25:17
Numero di risposte
: 7
Se ritieni di essere vittima di una discriminazione puoi sempre agire per la tutela dei tuoi diritti attraverso: una procedura di conciliazione prevista dal contratto collettivo di riferimento oppure un tentativo di conciliazione in base all’art. 410 c.p.c. che puoi promuovere anche tramite l’associazione sindacale alla quale aderisci oppure, nel caso di discriminazione di genere, tramite la consigliera o il consigliere di parità della provincia o della regione in cui svolgi la tua attività lavorativa.
Un’azione individuale dinanzi al tribunale in funzione di giudice del lavoro o al tribunale amministrativo regionale, competenti per territorio.
Nel caso di discriminazione di genere puoi promuovere quest’azione direttamente, ma anche delegare un’organizzazione sindacale, un’associazione o un’organizzazione rappresentative del diritto o dell’interesse leso, nonché la consigliera o il consigliere di parità della provincia o della regione in cui svolgi la tua attività lavorativa a farlo per tuo conto.
Puoi inoltre attivare, anche tramite la consigliera o il consigliere di parità, una procedura d’urgenza che permette di ottenere rapidamente, ove il giudice ritenga sussistente la discriminazione, la cessazione del comportamento pregiudizievole e la rimozione degli effetti delle discriminazioni accertate, oltre al risarcimento del danno, nei limiti della prova fornita.
Se ritieni di aver subito una discriminazione per motivi di nazionalità, razza o etnia, orientamento sessuale, disabilità, età, convinzioni religiose e personali, puoi contattare l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR), istituito presso il Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri.
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