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Come licenziare un dipendente a tempo indeterminato in malattia?

Egidio Esposito
Egidio Esposito
2025-07-25 17:00:02
Numero di risposte : 15
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Il lavoratore durante la malattia ha diritto alla conservazione del posto per un periodo fissato dalla legge o dal contratto collettivo, generalmente non inferiore a 180 giorni. Alla scadenza di questo periodo, definito periodo di comporto, il datore di lavoro può interrompere il rapporto di lavoro. Esistono però delle ipotesi che consentono al datore di lavoro di licenziare il lavoratore anche durante il periodo di comporto. Il datore di lavoro può interrompere il rapporto di lavoro per cessazione totale dell’attività d’impresa, licenziamento per giusta causa, scadenza del termine del contratto a tempo determinato, licenziamento per impossibilità sopravvenuta della prestazione, mancato superamento del periodo di prova, mancata conferma al termine del periodo di formazione nell’apprendistato. In questi casi il datore di lavoro può licenziare il lavoratore anche durante la malattia.
Miriana Donati
Miriana Donati
2025-07-25 13:24:17
Numero di risposte : 10
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Puoi licenziare un dipendente che ha superato ~180 giorni di malattia in un anno. Si può licenziare un dipendente che è sempre in malattia se, e solo se, supera il periodo massimo di giorni stabilito dal CCNL. Puoi licenziare un dipendente che è stato malato per un tempo superiore al “periodo di comporto”, ovvero al limite dei giorni annuali di malattia previsti dal CCNL. Questo licenziamento può avvenire durante l’assenza per malattia, oppure al rientro. Il limite di giorni di malattia oltre il quale l’azienda può licenziare dipende dal CCNL. Dopo il 180esimo giorno è generalmente a carico dell’azienda e non più dell’INPS. Per evitare di superare la soglia, il lavoratore può chiederti di mettersi in aspettativa non retribuita. I giorni di aspettativa non retribuita non contano ai fini della soglia limite del comporto. Sempre per evitare di superare la soglia, il lavoratore può chiederti di trasformare i giorni di malattia godendo delle ferie già maturate. I giorni di ferie non contano ai fini del superamento del comporto. Tuttavia tu non hai l’obbligo di accettare questa richiesta.