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Come funziona la successione quando muore un genitore?

Diana Longo
Diana Longo
2025-08-29 22:16:01
Numero di risposte : 24
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La successione ereditaria senza testamento si apre alla morte del de cuius e può essere di tre tipi: testamentaria, ereditaria o legittima e necessaria. Quando manca un testamento, diventano eredi tutti coloro che la legge individua come legittimi successori della persona defunta, ovvero coniuge, figli e – in generale – parenti fino al sesto grado di parentela. Il Codice Civile stabilisce a chi spetta l’eredità alla morte di una persona. In mancanza di un testamento, l’eredità spetta al coniuge e ai figli del defunto nelle seguenti modalità: Se il defunto ha un solo figlio, l’eredità è divisa a metà tra lui e il coniuge. Se invece i figli sono due o più, a questi spettano i due terzi del patrimonio ereditario, da dividere, e al coniuge resta un terzo. Se il defunto non aveva figli, oltre al coniuge hanno diritto a una quota di eredità anche i fratelli e i genitori (se ancora in vita). In ogni caso, al coniuge vanno i due terzi del patrimonio ereditario. Se invece, insieme al coniuge, sopravvivono al defunto sia i genitori che i fratelli, questi si dividono la quota di eredità a loro spettante (un terzo), ma ai genitori va almeno un quarto dell’eredità. In mancanza di figli e coniuge, l’eredità è divisa tra genitori e fratelli del defunto. La divisione si fa sempre per ognuno, anche se ai genitori è riservata almeno la metà dell’eredità. Si ricordi anche che quando i figli o i fratelli del defunto sono premorti oppure rinunziano all’eredità, subentrano nei loro diritti i rispettivi discendenti, in virtù della cosiddetta rappresentazione. In questo caso l’eredità si divide per stirpi, cioè si attribuiscono le quote che spetterebbero ai soggetti premorti o rinunzianti, e queste vengono a loro volta divise tra i rispettivi discendenti. Per esempio, se il defunto (celibe e senza figli) aveva due fratelli, di cui uno premorto che aveva due figli, l’eredità è destinata per metà al fratello ancora vivente e per metà viene divisa tra i nipoti (i figli del fratello premorto), che avranno dunque un quarto ciascuno. In mancanza di coniuge, discendenti, ascendenti e fratelli o loro discendenti, l’intera eredità spetta ai più prossimi tra gli altri parenti entro il sesto grado. In assenza anche di questi, l’eredità è devoluta allo Stato.
Bacchisio Romano
Bacchisio Romano
2025-08-19 08:46:26
Numero di risposte : 19
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L’eredità alla morte di un genitore è regolata diversamente a seconda dell’esistenza o meno di un testamento. In linea generale, ogni successione ereditaria è disciplinata dalla legge o dal testamento. Pertanto, in presenza di un testamento l’eredità alla morte di un genitore sarà devoluta secondo la volontà espressa dal testatore. In mancanza di testamento, invece, l’eredità sarà regolata interamente dalle norme della successione legittima e quindi secondo quanto sancito dal Codice civile. Eredità alla morte di un genitore in presenza del coniuge ed un figlio: l’eredità alla morte di un genitore sarà attribuita per la quota di 1/2 al coniuge superstite e per 1/2 all’unico figlio. Qualora il defunto lasci a sé il coniuge e più figli, l’eredità alla morte di un genitore sarà attribuita per la quota di 1/3 al coniuge superstite e per 2/3 complessivamente ai figli che, a loro volta, saranno chiamati all’eredità in quote uguali. Nel caso in cui manchi il coniuge superstite, l’eredità alla morte del genitore sarà attribuita interamente ai figli in parti uguali.
Caterina Galli
Caterina Galli
2025-08-12 12:44:31
Numero di risposte : 28
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La successione per causa di morte trasferisce i diritti e le proprietà del defunto ad altri soggetti. Esistono due tipi di successione: successione testamentaria e successione legittima. Le due tipologie possono anche coesistere, quando ad esempio il defunto ha lasciato disposizioni relative solo ad una parte dei suoi beni. Per poter ricevere l'eredità, le persone aventi diritto devono essere capaci di succedere e non essere indegne. In alcuni casi, possono ricevere l'eredità subentrando nella posizione di un altro erede: in tal caso si parla di rappresentazione. La rappresentazione si ha quando un soggetto consegue l’eredità di una persona defunta prendendo il posto del proprio genitore o nonno che sia a sua volta defunto o che non voglia accettare l’eredità.
Cesare Lombardo
Cesare Lombardo
2025-08-10 01:23:11
Numero di risposte : 22
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Alla morte di un genitore, si apre la successione ereditaria, ovvero il passaggio dei suoi beni e diritti ai suoi eredi legittimi. E’ il Codice Civile che regola il procedimento successorio e distingue due tipologie di successione: per testamento: in presenza di testamento valido ed in tal caso la ripartizione dell’asse ereditario seguirà le volontà espresse in tale documento dal de cuius, in favore di qualsiasi persona, anche se non erede legittimo. Legittima: senza testamento valido o se il testamento non dovesse disporre di tutti i beni ereditari, la successione avverrà secondo quanto stabilito dalla legge, in favore degli eredi legittimi, in base a quote predefinite. Sono eredi legittimi i figli del defunto; il coniuge superstite, che ha diritto a una quota variabile dell’eredità. In assenza di figli, il solo coniuge. In mancanza di coniuge e figli, la successione si apre a favore dei genitori del defunto e, in loro assenza, ai fratelli e alle sorelle. Se anche questi mancano, la successione si estende ad altri parenti fino al sesto grado. Al decesso, l’apertura della successione è automatica e coincide con quella data. Diversa è la dichiarazione di successione, entro 12 mesi dalla morte. Aperta la successione gli eredi che non vi abbiano rinunciato, potranno entrare in possesso dei beni e disporne liberamente, procedendo, in caso di accordo, anche alla divisione, se necessaria. In caso di disaccordo tra gli eredi sulla divisione dei beni, dapprima è consigliabile un approccio stragiudiziale con di un professionista legale; se ciò non dovesse bastare si dovrà ricorrere all’intervento di un giudice.
Elsa Martini
Elsa Martini
2025-07-27 15:36:04
Numero di risposte : 26
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Per la successione in caso di morte di un genitore relativa a beni immobiliari, la procedura è esattamente quella indicata precedentemente. Sarà necessario presentare la dichiarazione di successione presso l’Agenzia delle Entrate entro 12 mesi dal decesso e dichiarare l’accettazione di eredità. Si metterà in moto il processo burocratico che porterà gli eredi della successione a diventare proprietari dell’immobile. In caso di mancato testamento da parte del defunto, l’eredità sarà divisa tra gli eredi legittimi secondo i seguenti parametri: Se il defunto ha dei discendenti, questi concorrono solo con il coniuge, escludendo gli ascendenti In assenza di discendenti, il coniuge concorrerà con gli ascendenti Se uno degli eredi rifiuta di accettare l’eredità, allora l’eredità sarà reindirizzata ai suoi discendenti in caso di rappresentazione. In assenza di quest’ultima la sua quota verrà ripartita tra gli altri beneficiari.