Come posso evitare di pagare la tassa di successione sul mio conto corrente?
Nabil Bruno
2025-09-14 17:23:26
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: 22
Per ridurre l'imposta di successione, conviene "giocare d'anticipo", ossia: agire fin quando il c.d. de cuius (il defunto proprietario dei beni) è ancora in vita.
Il de cuius potrà agire con: Donazione con riserva di usufrutto; cointestazione del conto corrente con gli eredi; sottoscrizione di una polizza assicurativa; acquisto di alcune tipologie di titoli.
In tal caso, il denaro ivi depositato spetta agli intestatari del conto in parti uguali fra loro.
Pertanto, con il decesso di uno dei titolari del conto, l’imposta di successione sarà calcolata soltanto sulla quota di denaro appartenente al defunto e non sul totale delle somme presenti sul conto stesso.
Ovviamente, tale operazione va fatta solo con persone di grande fiducia per non incorrere nel rischio di vedersi svuotare anzitempo il proprio conto corrente.
Infine, parte del patrimonio potrebbe essere investita in strumenti finanziari che normalmente non vengono inclusi tra i beni ereditati tassabili.
In parole povere, essi sono esenti dall’imposta di successione e pertanto vanno a costituire una buona occasione di risparmio per i futuri eredi.
Tali strumenti finanziari sono: titoli di stato italiani; titoli di stato emessi dai Paesi dell’Unione Europea; titoli di debito pubblico; titoli emessi da organismi internazionali, come la Banca Europea; buoni del tesoro; titoli di risparmio postale.
Mirella Sorrentino
2025-09-05 13:55:43
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: 23
La tassa di successione non è dovuta nel caso in cui non siano presenti beni immobili all’interno dell’eredità e quando i parenti in linea diretta col defunto pagano un importo inferiore ai 100 mila €.
Possiamo quindi notare che nel caso di eredità di somme in denaro sotto una certa soglia è possibile non pagare l’imposta di successione.
La tassa di successione va pagata se l’imponibile iniziale supera il valore di 1 milione di € e se ogni erede percepisce singolarmente un valore superiore ai 100.000 €.
Conti correnti, depositi bancari, concorrono alla formazione dell’imponibile come valori in attivo per dedurre l’imposta da pagare.
Btp, CCT, Bot e i buoni fruttiferi postali, non rientrano nel calcolo dell’imponibile, per cui non è dovuta alcuna imposta di successione alla liquidazione di tali titoli.
Cosimo Costantini
2025-08-26 04:48:57
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: 28
Per evitare di pagare l'imposta di successione sul tuo conto corrente, ci sono alcune categorie di soggetti e di beni che possono godere di esenzioni.
Innanzitutto, il chiamato all'eredità che decide di rinunciare alla stessa non dovrà presentare la dichiarazione di successione e, quindi, non dovrà pagare l'imposta conseguente.
Anche gli eredi che siano ONLUS o religiosi sono esentati dal pagare l'imposta di successione.
Nel caso di erede disabile, la franchigia al di sotto della quale non è dovuta l'imposta di successione sale a 1,5 milioni di euro.
Non è obbligatorio presentare la dichiarazione di successione quando il valore del bene non supera i 100.000 euro, l'eredità non include beni immobili o diritti reali immobiliari, o l'eredità è stata devoluta al coniuge e ai parenti in linea retta del defunto.
Alcune categorie di beni sono esclusi dal pagamento dell'imposta di successione, come i titoli emessi dallo stato, i crediti vantati nei confronti dello Stato e non ancora riconosciuti, i crediti rivendicati in sede giudiziaria quando ancora non si è giunti a sentenza, i trattamenti di fine rapporto e indennità da lavoro non ancora percepite al momento del decesso, i beni immobili iscritti nel Pubblico registro automobilistico, i beni culturali assoggettati ai veicoli di pregio architettonico, storico o culturale, il passaggio di aziende o di rami di aziende, le quote sociali, le azioni ereditate dal coniuge e dagli eredi in linea retta, le indennità previste dalle assicurazioni previdenziali del defunto.