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Cosa rischia l'amministratore di una SRL se fallisce?

Daniela Marchetti
Daniela Marchetti
2025-09-10 08:05:10
Numero di risposte : 19
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L'amministratore di una S.r.l. potrebbe essere chiamato a rispondere del dissesto della società a mezzo di azione di responsabilità ex art. 2476 c.c. Ebbene ipotesi limite di "semplice" attribuzione di responsabilità si verificano quandol'amministratore abbia agito in conflitto di interessi, conflitto che deve aver arrecato danno alla società ovvero l'aver agito contro disposizioni di legge: in tal caso nel termine di prescrizione quinquennale, l'amministratore potrebbe essere chiamato a risarcire col proprio patrimonio il danno effettivo arrecato. Fattispecie di rilevanza penale per l'amministratore? Reati più comuni quale bancarotta fraudolenta, bancarotta semplice , ricorso abusivo al credito, denuncia di creditori inesistenti, inosservanza dell'obbligo di depositare bilanci e scritture contabili obbligatorie, omissione della dichiarazione di esistenza di altri beni nella redazione dell'inventario. Possibile richiesta di fallimento in estensione se l'amministratore di srl fallita sia amministratore di altra srl in settore analogo, come se vi fosse una società di fatto tra le due. Sicuramente l'amministratore perderà di credibilità nei confronti degli istituti di credito e sarà difficile continuare con analoghe mansioni.
Marcello Barbieri
Marcello Barbieri
2025-08-28 20:41:38
Numero di risposte : 22
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La Corte di Cassazione ha confermato il proprio orientamento in relazione ai principali profili della responsabilità degli amministratori di s.r.l. in caso di fallimento. Ai fini della corretta individuazione della sussistenza della figura dell’amministratore di fatto, è sufficiente l’accertamento dell’avvenuto inserimento dello stesso nella gestione dell’impresa. La scelta dell’organo amministrativo di una società decotta di procedere in via preventiva al rimborso dei finanziamenti fatti dai soci, in danno ai creditori sociali, integra a tutti gli effetti un’ipotesi di responsabilità degli amministratori che la curatela fallimentare è abilitata ad azionare in sede civile. La condotta in questione assume peraltro rilevanza penale, laddove “integra il reato di bancarotta preferenziale la restituzione ai soci, effettuata in periodo di insolvenza, dei finanziamenti concessi dai medesimi alla società a titolo di mutuo”. La responsabilità degli amministratori di società, pur se si tratti di chi abbia partecipato in via di mero fatto alla gestione amministrativa e contabile della società stessa, ha carattere solidale e, in quanto tale, consente al curatore del fallimento di agire in giudizio nei confronti di ciascuno dei responsabili per l’intero danno arrecato alla società ed ai suoi creditori.
Annamaria Bianco
Annamaria Bianco
2025-08-28 20:24:47
Numero di risposte : 33
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L’amministratore può rispondere con i propri beni se: ha agito in modo fraudolento o con dolo verso i creditori; ha violato gli obblighi di legge o lo statuto sociale; non ha richiesto il fallimento della società per tempo, aggravando il dissesto; ha compiuto atti di mala gestio, come pagamenti preferenziali o distrazione di fondi; ha omesso il versamento delle imposte o dei contributi. In questi casi, il curatore fallimentare o i creditori possono agire personalmente contro l’amministratore, chiedendo il risarcimento del danno o il pagamento diretto dei debiti. Se però viola i suoi doveri (ad esempio, agisce in conflitto di interessi, non convoca l’assemblea in presenza di perdite rilevanti, o non aggiorna correttamente i libri contabili), può essere chiamato a rispondere in prima persona, anche penalmente. Inoltre, in caso di omesso versamento dell’IVA, contributi INPS o ritenute IRPEF, l’amministratore può subire sanzioni amministrative, civili e penali, e in taluni casi, può essere condannato anche all’interdizione temporanea dai pubblici uffici o all’inibizione a ricoprire ruoli direttivi. Tuttavia, se si riscontrano responsabilità personali degli amministratori, come la violazione degli obblighi di conservazione del capitale o la prosecuzione dell’attività in stato d’insolvenza, essi possono essere chiamati a rispondere dei debiti non coperti dalla procedura. In pratica, i debiti della società ricadono sull’amministratore solo se ha commesso irregolarità. Oltre al rischio patrimoniale, l’amministratore di una società fallita può affrontare gravi conseguenze legali, tra cui: Azioni di responsabilità civile promosse da creditori, soci o curatori fallimentari; Procedimenti penali per bancarotta fraudolenta, semplice, documentale o preferenziale; Sanzioni fiscali per omessi versamenti o false dichiarazioni; Interdizioni o inibizioni all’esercizio di cariche societarie. In caso di bancarotta fraudolenta, ad esempio, la pena può arrivare fino a 10 anni di reclusione.
Silverio Fontana
Silverio Fontana
2025-08-28 18:32:30
Numero di risposte : 23
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L’amministratore di una S.r.l. è responsabile in modo diretto e personale in caso di fallimento. La responsabilità dell’amministratore di S.r.l., a differenza del socio, è illimitata. L’amministratore risponde, infatti, dell’adempimento delle obbligazioni con tutti i suoi beni presenti e futuri, secondo quanto stabilito dall’art. 2740 c.c. L’amministratore che non segue queste cautele subisce le conseguenze negative dello stato di insolvenza societaria e, di conseguenza, risponde con il proprio patrimonio dei debiti sociali che non possono essere soddisfatti attraverso l’escussione dell’attivo della società stessa. Ovvero, il creditore che non ha potuto soddisfare le proprie pretese attraverso la liquidazione del patrimonio societario, potrà aggredire quello dell’amministratore. La responsabilità dell’amministratore scatta indipendentemente dalle cause del default, che può essere provocato da mille motivi.
Danuta Conte
Danuta Conte
2025-08-28 16:01:31
Numero di risposte : 27
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Nel caso di liquidazione di una Srl, le conseguenze per il socio che ha effettuato un conferimento di capitale sono generalmente limitate, ma perderà il capitale investito. Le conseguenze più rilevanti riguardano l’amministratore, poiché la sua gestione verrà attentamente scrutinata dal curatore fallimentare. Il curatore ha il compito di determinare i debiti e i crediti della società e può agire se rileva atti anomali o comportamenti illeciti durante la gestione dell’amministratore, come la sottrazione di risorse o la falsificazione delle scritture contabili. In alcuni casi, questi comportamenti possono portare a responsabilità civili e penali più gravi, come il reato di bancarotta.