Cosa significa la clausola di subaffitto in un contratto di locazione?
Isira Riva
2025-09-21 04:33:49
Numero di risposte
: 24
La clausola di subaffitto in un contratto di locazione significa che l'immobile locato possa essere subaffittato a un terzo soggetto, con un contratto indipendente da quello principale.
La sublocazione non è possibile senza il consenso del proprietario, e non può durare più della locazione principale.
Il subaffitto è regolamentato dalla legge numero 392 del 1978, che stabilisce che la sublocazione totale non è possibile senza il consenso del proprietario.
Il subaffittuario è il terzo soggetto che prende l'immobile in sublocazione, e il proprietario può non avere alcun rapporto con lui, a meno che non si verifichino problemi con il pagamento del canone.
La sublocazione può essere parziale, ad esempio di una stanza, e il subaffitto può essere una opportunità per una seconda entrata per l'affittuario.
Il rischio maggiore lo corre il proprietario, che deve occuparsi della procedura esecutiva e può pretendere il risarcimento del danno per la restituzione dell'immobile in ritardo.
Il subaffitto in nero è un illecito, e il proprietario può rivalersi in tribunale, chiedendo la risoluzione del contratto di locazione principale.
La sublocazione è vietata in caso di contratti transitori e transitori per studenti, e la clausola di subaffitto deve essere obbligatoriamente inserita nel contratto d'affitto.
Leonardo Gatti
2025-09-08 19:10:42
Numero di risposte
: 26
Il contratto di sublocazione rappresenta una particolare forma di locazione in cui il conduttore concede in uso, in tutto o in parte, l’immobile che ha preso in locazione a un terzo soggetto, denominato subconduttore.
La sublocazione è un contratto attraverso il quale il conduttore cede temporaneamente il godimento dell’immobile a un subconduttore, dietro pagamento di un corrispettivo.
Una delle condizioni essenziali per la validità del contratto di sublocazione è l’autorizzazione del locatore.
Il contratto di sublocazione deve contenere alcuni elementi fondamentali: Dati delle parti, Descrizione dell’immobile, Durata del contratto, Canone di sublocazione, Obblighi delle parti.
Il contratto di sublocazione crea un rapporto giuridico diretto tra il conduttore e il subconduttore, senza coinvolgere direttamente il locatore, che resta comunque il proprietario dell’immobile.
Il contratto di sublocazione può terminare per scadenza naturale, risoluzione anticipata o risoluzione del contratto principale.
Il canone percepito dal conduttore per la sublocazione costituisce reddito imponibile e deve essere dichiarato nella dichiarazione dei redditi.
Vincenzo Vitale
2025-08-31 09:56:16
Numero di risposte
: 30
La Sublocazione, impropriamente chiamata Subaffitto, è un accordo dove il Conduttore, detto anche Sublocatore, concede ad un’altra persona, chiamata Subconduttore, l’uso dell’appartamento che egli ha locato.
Affinché il Contratto di Sublocazione totale sia valido, è necessaria una clausola nel Contratto di Locazione principale che autorizzi espressamente il Conduttore a sublocare l’intero appartamento a terzi, oppure un successivo consenso scritto da parte del Locatore.
Il Contratto di Sublocazione parziale è sempre permesso, tranne nel caso in cui nel contratto di locazione principale non sia espressamente vietata o nel caso in cui vi sia un diniego da parte del Locatore.
La sublocazione può essere totale o parziale ed il corrispettivo può essere liberamente determinato tra le parti.
Qualora il Conduttore affitti una porzione dell’immobile in suo possesso, egli deve darne anticipatamente comunicazione al Proprietario mediante lettera Raccomandata.
Il Locatore, una volta ricevuta la comunicazione, potrà consentire la Sublocazione oppure darne diniego.
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