Qual è la differenza tra edizione e pubblicazione?

Grazia Ruggiero
2025-09-01 17:23:02
Numero di risposte
: 14
La pubblicazione di un libro è un momento importante per qualsiasi autore.
L’unico metodo sicuro per avere una pubblicazione riconosciuta è rivolgersi ad una casa editrice.
La stampa, invece, è un’attività prettamente tipografica attraverso cui un prodotto editoriale viene stampato a fini non commerciali in un dato numero di copie.
Non sono provviste da ISBN, per questo i prodotti esclusivamente stampati non possono essere messi in commercio.
Questo azzera completamente la possibilità di promuovere il prodotto.
La scelta tra stampa e pubblicazione è molto semplice ma va fatta con cura.
Se volete che la vostra opera sia acquistabile in libreria o sia ricercabile nei cataloghi delle biblioteche ed essere sicuri di essere tutelati da possibili plagi e detenere i completi diritti d’autore è consigliato scegliere la pubblicazione.
Se invece vi serve solo una stampa di prova o serve per un evento o, ancora, volete distribuirla solo a poche persone controllandone la diffusione allora i servizi di stampa sono perfetti.
È molto importante sapere a priori quale sarà la destinazione del tuo libro in modo da poter sfruttare a pieno tutte le risorse disponibili, ad esempio per un eventuale promozione.

Franca Donati
2025-09-01 16:46:54
Numero di risposte
: 12
16 Edizione critica Edizione critica Edizione commentata Traduzione con commento Commento scientifico Edizione di scavo Pubblicazione di fonti inedite con introduzione e/o commento Pubblicazione di fonti inedite senza introduzione né commento

Maddalena Lombardi
2025-09-01 14:59:44
Numero di risposte
: 20
La differenza tra edizione e pubblicazione può essere piuttosto sottile, ma in generale, l'edizione si riferisce alla versione specifica di un libro, mentre la pubblicazione si riferisce all'atto di rendere il libro disponibile al pubblico.
La prima edizione di un libro è la prima versione pubblicata, mentre la prima tiratura si riferisce al numero di copie stampate nella prima edizione.
Se un libro ha avuto più tirature, la prima edizione può essere ancora la stessa, ma la tiratura può variare.
Il valore di un libro dipende da molti fattori, tra cui la rarità, la condizione e la domanda, quindi non sempre la prima edizione o la prima pubblicazione è la più preziosa.
In generale, la prima edizione di un libro tende ad essere più preziosa della prima tiratura, poiché rappresenta la versione originale del libro come era stato concepito dall'autore e dall'editore.
Tuttavia, se la prima edizione è stata stampata in un numero limitato di copie e la prima tiratura è stata stampata in un numero più grande, la prima tiratura potrebbe essere più rara e quindi più preziosa.
In sintesi, la differenza tra edizione e pubblicazione è che l'edizione si riferisce alla versione specifica di un libro, mentre la pubblicazione si riferisce all'atto di renderlo disponibile al pubblico, e il valore di un libro dipende da molti fattori, tra cui la rarità, la condizione e la domanda.

Elio Neri
2025-09-01 12:55:27
Numero di risposte
: 17
edizione edizióne s. f. [dal lat. editio -onis, der. di edĕre «dar fuori, pubblicare»; v. edito]. – 1. a. Pubblicazione di un’opera a stampa: prima, seconda, sesta e.; e. postuma, stampata alla macchia; e. a dispense, a fascicoli (più com. pubblicazione); e. fuori commercio; l’e. fiorentina, milanese, l’e. di Londra; l’e. del 1827 (o ventisettana) dei Promessi Sposi; curare, pubblicare una nuova e. della Divina Commedia; e. riveduta e corretta (anche fig.: Giulio è un’e. riveduta e corretta di suo fratello; il nuovo direttore è un’e. riveduta e corretta del precedente; scherz., un’e. riveduta, corretta e peggiorata); contratto di edizione, contratto mediante il quale l’autore (o chi agisce per lui) concede a un editore, che si assume le spese e i rischi relativi, il diritto di pubblicare o riprodurre, per mezzo della stampa o altrimenti, e di mettere in commercio un’opera dell’ingegno (non solo quindi opere letterarie o scientifiche, ma anche musicali, pittoriche, plastiche).
In partic.: e. d’autore, fatta a spese dell’autore stesso; e. nazionale, di tutte o delle principali opere di un grande scrittore o uomo politico, fatta a cura e talvolta a spese dello stato, come omaggio alla memoria dell’autore; e. purgata, edizione, per lo più di opere destinate alle scuole, in cui sono omessi i passi che possono offendere la morale (e in contrapp., e. integra o integrale), o quella in cui sono omessi dei brani per motivi politici varî; prima e., e. originale, la prima pubblicazione a stampa di un’opera, eseguita con o senza il concorso dell’autore (con riferimento a opere di autori classici o medievali, pubblicate nei sec. 15° e 16°, si usa di solito l’espressione e. principe o, in lat., editio princeps: v. editio); e. preoriginale, non com., la pubblicazione, per lo più a puntate, di uno scritto in periodici o miscellanee, prima che ne venga curata la raccolta in volume.
In filologia, e. diplomatica, quella che riproduce esattamente il testo di un manoscritto, soprattutto di epoca medievale o umanistica, con tutte le caratteristiche esterne, cioè punteggiatura, abbreviazioni, uso delle maiuscole e minuscole, e persino con gli errori in esso contenuti (è detta interpretativa, o diplomatico-interpretativa, se fatta con lievi adattamenti e modificazioni che non toccano il testo in sé stesso, cioè scioglimenti di grafie abbreviate, eliminazione di eventuali e sicure dittografie, ammodernamento dell’uso della punteggiatura e delle iniziali maiuscole o minuscole, e sim.); e. critica, costituzione di un testo, in genere antico, fatta mediante un accurato confronto tra i manoscritti ed eventuali stampe esistenti, con l’intento di eliminare gli errori dovuti alla trasmissione e ricondurlo, per quanto possibile, alla sua forma genuina.
b. Di giornali, ogni singola uscita dello stesso numero nella stessa giornata, con le notizie dell’ultima ora o con altre variazioni relative a determinate rubriche: prima, seconda e. del Corriere; e. straordinaria; e. del mattino, del pomeriggio; ultimissima edizione.
Analogam., nella trasmissione radiofonica o televisiva di notiziarî che si ripetono, più o meno variati, a ore diverse della giornata: va in onda la 1a e. del mattino del giornale radio; come abbiamo già trasmesso nella precedente e. del Gazzettino.
c. Si dice anche, per estens., del ripetersi, per lo più periodico, di manifestazioni letterarie o sportive, spettacoli e sim.: la 90a e. del Giro d’Italia (nel 2007); 8a e. del premio letterario Viareggio, ecc.
In cinematografia, il termine indica sia il montaggio, la sincronizzazione e la stampa di un film, sia ciascuna delle realizzazioni di uno stesso film in tempi diversi, o in paesi diversi e con differenti attori: le varie e. della «Giovanna d’Arco»; l’e. parlata di un film, in contrapposizione a una precedente e. muta; nel linguaggio corrente indica anche una produzione cinematografica straniera in quanto sia o no doppiata: l’e. italiana di un film inglese; film in e. originale.
Con sign. affini, il termine è anche riferito talora a incisioni discografiche, soprattutto quando si voglia individuare una determinata registrazione con l’indicazione dei nomi dell’orchestra, del direttore, degli esecutori, oppure l’epoca o il luogo in cui è stata effettuata, ecc.
2. La forma e il formato o sesto, il modo, il carattere, il procedimento della stampa o ristampa di un’opera: e. in 8°, in 16°; e. rara; e. numerata (con ciascuno degli esemplari numerato progressivamente); e. economica, di lusso; e. corretta, scorretta, bella, nitida; e. anastatica, stereotipa, fotolitica, ecc.
3. concr. a. L’insieme degli esemplari di un’opera pubblicati contemporaneamente: e. di cinquemila copie; l’e. si è esaurita rapidamente; è stata sequestrata tutta l’e.; l’e. è stata ritirata dall’autore.
b. Ciascuno degli esemplari di un’opera pubblicata in luogo e tempo determinato: posseggo un’e. aldina dell’Eneide; ho parecchie e. dell’Orlando Furioso.
4. Nel linguaggio giur. (con riferimento al significato etimologico del lat. edĕre «dar fuori»), il termine è usato anche nel sign. di esibizione: e. di un documento, di un certificato.
In particolare si sottolinea che una edizione è diversa dalla pubblicazione perché si riferisce ad una precisa tiratura di un testo in un dato momento temporale e in un luogo determinato, mentre la pubblicazione è considerata un'azione più ampia che include la realizzazione di più edizioni, comprese diverse edizioni uno stesso testo, ognuna con le proprie caratteristiche distintive e nella quale ogni edizione riflette le specifiche modalità operative ed economiche, nonché di cura e revisione del lavoro.

Ugo Benedetti
2025-09-01 12:24:55
Numero di risposte
: 20
La differenza tra edizione e pubblicazione è che l'edizione si riferisce a una pubblicazione specifica di un testo, mentre la pubblicazione è un termine più generale che comprende la stampa e la diffusione di un testo.
L'edizione può anche riferirsi a uno stadio significativo dell'evoluzione di un programma, mentre le versioni rappresentano minori cambiamenti.
La pubblicazione può inoltre riferirsi a un libro, un'opera, una rivista o un giornale.
Inoltre, l'edizione può essere intesa come una riproduzione o una stampa di un testo, mentre la pubblicazione può essere considerata come la diffusione o la divulgazione di un testo.
In sintesi, mentre la pubblicazione è un concetto più ampio, l'edizione si riferisce a una versione specifica di un testo o di un programma.
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