Qual è la pensione con 20 anni di contributi?

Raffaella Bianchi
2025-09-03 20:40:35
Numero di risposte
: 14
La pensione di vecchiaia consente il pensionamento a 67 anni di età, purché si abbiano almeno 20 anni di contributi versati.
Un’altra opportunità è riservata alle lavoratrici che abbiano iniziato a versare i contributi dopo il 31 dicembre 1995: le donne che rientrano in questa categoria possono anticipare l’uscita dal lavoro grazie al numero di figli avuti.
La pensione anticipata contributiva è, invece, accessibile con 64 anni di età e 20 anni di versamenti ed è rivolta ai lavoratori cc.dd. “contributivi puri”, che hanno iniziato a lavorare e versare i contributi dopo il 31 dicembre 1995.
Inoltre, l’accesso a tale trattamento pensionistico presuppone che l’importo della pensione sia almeno triplo rispetto all’assegno sociale.
Per le donne con figli sono previsti benefici: ogni figlio consente uno sconto di 4 mesi sull’età pensionabile, che può arrivare a 16 mesi per chi ha avuto almeno quattro figli.
Non tutte le modifiche del 2025 sono vantaggiose.
Ad esempio, aumenta il valore dell’assegno sociale, complicando così l’accesso ai requisiti minimi per entrambe le opzioni pensionistiche.
Per le donne con figli, anche nel 2025, si confermano regole più favorevoli.

Alighieri Santoro
2025-09-03 19:45:32
Numero di risposte
: 18
Per l’anno 2025, quindi, si può accedere alla pensione di vecchiaia con: 67 anni di età; 20 anni di contributi
Per l’anno 2025, quindi, si può accedere alla pensione di vecchiaia: con almeno 67 anni di età con almeno 20 anni di contributi se l’importo della pensione raggiunge il cosiddetto “importo soglia” pari, per l’anno 2025, a euro 538,69.
Ai fini del perfezionamento del requisito contributivo (sia i 20 anni e i 5 anni) può essere utilizzata anche la contribuzione derivante da lavoro svolto all’estero in paesi convenzionati con l’Italia.

Jarno Rossetti
2025-09-03 16:32:54
Numero di risposte
: 18
I lavoratori e le lavoratrici che possono vantare contribuzione al 31 dicembre 1995 e che, quindi, rientrano nel regime retributivo con liquidazione della pensione con il sistema misto, possono accedere alla pensione di vecchiaia in presenza del requisito anagrafico di 67 anni, da adeguare dal 2027 agli incrementi della speranza di vita.
Insieme al requisito anagrafico è richiesto l’ulteriore requisito contributivo di almeno 20 anni; a tali fini è da considerare tutta la contribuzione a qualsiasi titolo versata o accreditata in favore dell’iscritto (da lavoro, riscatto, volontaria e figurativa).
I lavoratori per i quali il primo accredito contributivo decorre dal 1° gennaio 1996 conseguono il diritto alla pensione di vecchiaia in presenza del requisito anagrafico di 67 anni (da adeguare alla speranza di vita dal 1° gennaio 2027) e di una anzianità contributiva minima di 20 anni, a condizione che l’importo della pensione risulti pari all’importo dell’assegno sociale.
In alternativa, tali lavoratori possono accedere, dal 1° gennaio 2019, alla pensione di vecchiaia al compimento dei 71 anni di età (da adeguare alla speranza di vita, dal 1° gennaio 2027) con cinque anni di contribuzione effettiva (obbligatoria, volontaria, da riscatto, ma con esclusione della contribuzione accreditata figurativamente a qualsiasi titolo) e a prescindere dall’importo della pensione raggiunto.
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