Quali sono i rumori molesti consentiti in un condominio?

Emidio Bruno
2025-09-06 14:29:59
Numero di risposte
: 14
Per aversi reato di disturbo alla quiete pubblica, l’articolo 659 del codice penale richiede che il rumore possa arrecare molestia a un numero indeterminato di persone e non solo a uno o a pochi vicini.
Secondo la sentenza in questione, un condomino può essere assolto dalla responsabilità per i rumori generati da lavori di ristrutturazione se tali rumori disturbano esclusivamente i vicini più prossimi, senza impattare significativamente sull’intera comunità condominiale.
La Corte di Cassazione ha chiarito che, affinché vi sia punibilità, è necessario che i rumori arrechino disturbo non solo agli occupanti degli appartamenti adiacenti alla fonte di emissione, ma anche a una parte considerevole dei condomini.
Il rumore diventa reato quando arriva a un numero indeterminato di persone.
La legge si riferisce unicamente a un criterio: quello geografico.
La legge italiana non fornisce una definizione precisa di “rumore molesto”.
Tuttavia, la Cassazione ha stabilito che il rumore è considerato molesto se supera la normale tollerabilità, avuto riguardo: alla natura del rumore: rumori occasionali e di breve durata sono generalmente tollerati, mentre quelli continui e persistenti non lo sono;
all’orario in cui il rumore si verifica: la legge prevede fasce orarie di silenzio durante le quali i rumori devono essere contenuti;
alla zona in cui si trova il condominio: in zone rurali la tollerabilità è maggiore rispetto a zone urbane;
alla intensità.
I giudici hanno provato a darsi un criterio empirico per valutare la tollerabilità dei rumori in decibel (dB).
Le sentenze così prevedono dei limiti di emissione sonora differenziati per le diverse fasce orarie: se si superano di oltre 5 decibel i rumori di fondo dalle 06:00 del mattino alle 22:00 o di oltre 3 decibel nelle ore notturne, il rumore si considera illegale;
se invece si rimane al di sotto di tali soglie di decibel, si rispettano i limiti di tollerabilità e quindi il rumore deve considerarsi consentito.
Per far scattare il reato previsto dall’articolo 659 cod. pen. è necessaria la produzione di rumori idonei ad arrecare disturbo o a turbare la quiete e le occupazioni non solo degli abitanti dell’appartamento sovrastante o sottostante la fonte di propagazione, ma di una più consistente parte degli occupanti il medesimo edificio;
l’attitudine dei rumori a disturbare il riposo o le occupazioni delle persone non va necessariamente accertata mediante perizia.
Per l’articolo 659 cod. pen., non sono necessarie né la vastità dell’area interessata dalle emissioni sonore, né il disturbo di un numero rilevante di persone, essendo sufficiente che i rumori siano idonei ad arrecare disturbo ad un gruppo indeterminato di persone, anche se raccolte in un ambito ristretto, come un condominio.

Angelina Rossetti
2025-09-06 11:38:36
Numero di risposte
: 13
I rumori fastidiosi possono essere i più svariati: schiamazzi, lavori di ristrutturazione, musica ascoltata ad alto volume in piena notte, rumorosi elettrodomestici in attività già alle 7 del mattino.
La lista può essere davvero lunga.
In linea generale, le fasce orarie in cui va rispettato il silenzio sono: dalle ore 13:00 alle 15:00; dalle ore 21/22:00 alle 8:00.
L'art. 844 c.c., disciplina le cd. immissioni e stabilisce che solo i rumori che superano il limite della “normale tollerabilità” possono considerarsi illegali.
Nelle ore notturne, è considerato disturbante - e quindi intollerabile - tutto ciò che supera di oltre 3 decibel il rumore di fondo.
Di giorno, invece, c’è una maggiore tolleranza e risultano vietati i rumori che superano di oltre 5 decibel il rumore di fondo.

Artemide Mancini
2025-09-06 11:11:07
Numero di risposte
: 9
di giorno, il rumore non deve essere superiore a 5 decibel rispetto ai rumori di fondo che provengono da fuori casa.
di notte, il rumore non deve essere superiore a 3 decibel rispetto ai rumori di fondo.
E’ vietato promanare odori, rumori, scuotimenti, eccedenti la norma tolleranza particolarmente dopo le ore 20,00 e prima della ore 07,00.
quando si parla di «giorno» si intende dalle 6:00 alle 22:00.
quando si parla di «notte» si intende dalle 22:01 alle 5:59.
oppure con una opportuna delibera Assembleare integrare le norme imponendo dei limiti più stringenti.
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