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Chi deve pagare la manutenzione?

Asia Gatti
Asia Gatti
2025-09-18 02:40:06
Numero di risposte : 23
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Il locatore deve eseguire, durante la locazione, tutte le riparazioni necessarie, eccettuate quelle di piccola manutenzione che sono a carico del conduttore. Le spese di conservazione e di ordinaria manutenzione sono, salvo patto contrario, a carico del conduttore. L’inquilino deve far fronte solo alle spese ordinarie che siano conseguenza dell’uso, non rientrando in tali patti, tutte quelle spese che, pur facenti parte della manutenzione ordinaria, siano da riparare per obsolescenza. Tra le responsabilità del locatore rientrerebbero: l’adeguamento alle nuove disposizioni di legge degli impianti e la loro manutenzione straordinaria, così come l’installazione o la sostituzione dei suddetti. La sostituzione dei pavimenti rientra tra le spese che devono essere prese in carico dal padrone di casa, così come la sostituzione di grondaie, sifoni, colonne di scarico e serrature. La ripartizione delle spese per il portierato rientra tra quelle di manutenzione e, per la precisione, a parte la manutenzione straordinaria della guardiola, che spetterebbe al 100% al padrone di casa, il mantenimento economico del portiere, la sua indennità sostitutiva dell'alloggio e la manutenzione ordinaria della guardiola, spetterebbero al 90% all’inquilino e il restante 10% al locatore.
Lamberto Pagano
Lamberto Pagano
2025-09-06 17:57:25
Numero di risposte : 17
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Le spese di manutenzione ordinaria sono generalmente a carico degli inquilini o proprietari di unità immobiliari, in base ai millesimi di proprietà o agli accordi presi in assemblea condominiale. Gli inquilini sono spesso tenuti a contribuire, soprattutto per servizi che utilizzano direttamente, come l’illuminazione delle scale o la pulizia delle aree comuni. Se si tratta di un immobile in affitto, le spese ordinarie sono solitamente a carico dell’inquilino, salvo diversi accordi contrattuali. Il proprietario rimane comunque responsabile della manutenzione straordinaria o di interventi strutturali significativi. Per quanto riguarda la manutenzione straordinaria in un condominio, i costi sono generalmente a carico dei proprietari delle singole unità, suddivisi in base ai millesimi. Gli inquilini non sono tenuti a contribuire per questi interventi, in quanto riguardano modifiche o riparazioni a lungo termine che aumentano il valore dell’immobile. Se si parla di un appartamento in affitto, la manutenzione straordinaria resta a carico del proprietario, poiché il costo elevato e la natura strutturale dell’intervento lo qualificano come investimento sulla proprietà.
Giuliana Rossetti
Giuliana Rossetti
2025-09-06 17:04:46
Numero di risposte : 23
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l’inquilino deve eseguire a proprie spese tutte le riparazioni di manutenzione ordinaria, cioè quelle che sono dipendenti dal deterioramento prodotto dall’uso. Il proprietario paga le spese di manutenzione straordinaria, cioè le riparazioni necessarie per eliminare guasti e alterazioni materiali o funzionali che impediscono al conduttore di godere del bene secondo l’uso convenuto. Le spese di manutenzione del bagno vanno ripartite secondo il criterio illustrato nel precedente paragrafo: le riparazioni ordinarie competono all’inquilino mentre quelle straordinarie al proprietario. La riparazione delle tubazioni posizionate all’interno delle pareti è a carico del proprietario, in quanto opera muraria di straordinaria manutenzione. La riparazione dei sanitari nonché degli altri elementi tipici dell’ambiente adibito ai servizi igienici è a carico del conduttore, sempreché il danno sia conseguente al normale utilizzo. Non spettano all’inquilino le spese che comportano l’apertura di pareti o rottura di muri e mattonelle, le spese straordinarie, i danni per il normale invecchiamento dell’immobile, quelli derivanti da caso fortuito e comunque non imputabili a lui o a conviventi per negligenza.