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Quando scenderanno i costi di ristrutturazione?

Annamaria Vitali
Annamaria Vitali
2025-10-02 16:39:47
Numero di risposte : 16
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Il governo draghi, pur essendo contrario al superbonus, ha comunque rivisto al rialzo i listini prezzi su cui si basa il calcolo per i superbonus, il famoso listino DEI. Gli ultimi aumenti sono andati ad erodere il risparmio (o guadagno) che si poteva fare comprando una casa da ristrutturare (in media del 20-30%). Anzi, alcuni operatori del settore riportano lievi cali o stabilizzazioni dei prezzi dei materiali, possibile che il trend si stia invertendo? Il problema è che i prezzi contenuti nel listino diventano vecchi velocemente e le imprese non riescono a far quadrare i conti. Secondo i dati dell’Associazione nazionale dei costruttori edili il costo dell’acciaio per cemento armato è salito del 54% nel corso del 2021 e del 40% nei primi due mesi del 2022. Una delle soluzioni potrebbe essere quella di “spacchettare” la ristrutturazione: comprando direttamente i materiali di finitura e gli infissi in modo che l’impresa non applichi un ricarico. Dividendo i lavori fra gli artigiani: muratura, idraulica, elettricista e gestendoli direttamente. Il governo draghi, ha comunque rivisto al rialzo i listini prezzi su cui si basa il calcolo per i superbonus.
Damiana Martini
Damiana Martini
2025-09-26 19:25:35
Numero di risposte : 27
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Ristrutturare il vecchio ha costi importanti e spesso non convenienti rispetto al valore reale dell’immobile. I costi di costruzione attuali, si costruisce anche meno adesso. Dopo la pandemia è cambiata la domanda, con la ricerca di una casa più confortevole, la stanza in più per lo smart working, gli hobby o il lavoro domestico, gli spazi verdi. L’aumento dei costi dei finanziamenti e dei materiali di costruzione hanno avuto due effetti: gran parte della domanda, semplicemente, non può permettersi il nuovo o di aumentare i mq. Il risultato è che sul mercato c’è un’offerta limitata di immobili di qualità, a fronte di una domanda abitativa ancora elevata, per cui i prezzi del nuovo continuano a crescere.
Armando Villa
Armando Villa
2025-09-23 22:44:48
Numero di risposte : 26
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I costi di costruzione degli edifici residenziali in Italia sono aumentati del 20% dal 2012. Secondo un’analisi della Banca d’Italia gli incentivi avrebbero contribuito per circa metà dell’aumento tra settembre 2021 e dicembre 2023. Tuttavia, in Italia l’incremento è stato inferiore rispetto ad altri paesi UE, in quanto la dinamica del costo del lavoro nel settore delle costruzioni è stata relativamente stabile e le carenze di offerta sono state meno gravi. Il presidente di FederlegnoArredo Claudio Feltrin riferisce che “quasi il 60% del campione prevede stazionarietà dei margini, il 14% riduzione e il 28% aumento”. Il 2025 si è aperto inoltre con il depotenziamento dei bonus fiscali legati alla casa e con l’aumento dei prezzi del gas e delle materie prime, dei trasporti e della logistica che potrebbero portare a un’importante crescita dei costi di produzione mettendo a rischio la competitività del settore. Feltrin crede quindi che “il 2025 sarà ancora un anno di transizione” e non esclude che “quest’anno potremo vedere qualche miglioramento dei fatturati, ma ci sono voci di costo che aumentano e le marginalità soffriranno. Perciò dovremo essere bravi a mantenere i conti in equilibrio. Le spese sostenute nel 2026 e 2027 le detrazioni scenderanno rispettivamente al 36% e al 30%.
Enrica Gatti
Enrica Gatti
2025-09-10 08:26:41
Numero di risposte : 19
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I costi di ristrutturazione possono scendere con le agevolazioni fiscali disponibili, come ad esempio il Bonus Ristrutturazione che dal 2025 prevede una detrazione ordinaria al 36% con un limite di spesa di 48.000 €. Il Superbonus scende al 65% nel 2025, salvo eccezioni per cantieri già avviati. L'Ecobonus prevede detrazioni dal 36% al 50% per interventi di miglioramento dell'efficienza energetica. Per le spese sostenute nel 2026 e 2027 le aliquote scenderanno al 30%, 36% in caso di abitazione principale. Molti di questi benefici sono compatibili con il mutuo ristrutturazione, e permettono con esso di gestire le spese in modo che abbiano un impatto più morbido. Un mutuo ristrutturazione può essere simile a un mutuo di liquidità, ma finalizzato a interventi edilizi, con importi finanziabili che partono da 30.000 euro e possono arrivare fino all'80% del valore dell'immobile post-intervento. Attualmente i mutui ristrutturazione presentano condizioni leggermente meno competitive rispetto ai mutui per acquisto prima casa, con i migliori tassi fissi che si collocano attorno al 2,65% TAN, mentre i variabili si aggirano intorno al 2,40% TAN.