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Quando si perde il diritto di proprietà?

Stefania Leone
Stefania Leone
2025-09-11 15:00:42
Numero di risposte : 11
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Il diritto di abitazione può estinguersi per diverse cause. Tra le principali troviamo: Morte del titolare: Alla morte del titolare del diritto, questo cessa automaticamente. Prescrizione: Se il titolare non utilizza il diritto per un lungo periodo (20 anni), il diritto di abitazione si estingue per prescrizione. Consolidazione: Se il titolare del diritto diventa anche proprietario dell’immobile, il diritto di abitazione si estingue. Perimento del bene: Se l’immobile viene distrutto o demolito, il diritto di abitazione viene meno. Rinuncia: Il titolare può rinunciare esplicitamente al diritto di abitazione. Scadenza del termine: Se il diritto di abitazione è stato concesso per un tempo determinato, esso si estingue una volta raggiunta la scadenza. In alcuni casi, il diritto di abitazione può essere revocato dal giudice. Questo accade quando il giudice, valutando le circostanze, decide che il titolare non ha più diritto di rimanere nell’immobile. Ad esempio, può succedere quando i figli affidati al coniuge separato sono diventati maggiorenni e indipendenti.
Francesca Conte
Francesca Conte
2025-09-11 14:57:46
Numero di risposte : 23
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Seppur vero che il diritto di proprietà non si prescrive mai, cioè non lo si perde per il semplice non uso, è altresì vero che quando al non uso da parte del legittimo proprietario si affianca l'uso del bene da parte di un altro soggetto che si comporti come il proprietario, allora in tal caso può intervenire l'usucapione. Il legittimo proprietario può impedire l'usucapione? Certamente, ma non basta ad esempio il semplice invio di una lettera con cui si intima al possessore di cessare il comportamento illegittimo ma è necessario riacquistare fisicamente il possesso del bene, allontanando l'utilizzatore, oppure notificare allo stesso un atto di citazione: la semplice notifica dell'atto, anche non seguita dall'avvio della causa, interrompe il periodo di usucapione che, quindi, inizia a decorrere nuovamente da capo. Qualora non vi sia alcun atto interruttivo della prescrizione, pertanto vi sia l'inerzia del legittimo proprietario del bene, in presenza dei presupposti dell'usucapione (possesso e decorso del tempo) la proprietà del bene passa in capo all'utilizzatore alla scadenza del periodo previsto dalla legge.