Come posso dimostrare il diritto di proprietà di un immobile?

Ugo Bruno
2025-09-11 17:26:49
Numero di risposte
: 23
Per rivendicare la proprietà di un immobile è necessario non solo esibire l’atto di provenienza, ma anche la prova di aver acquistato detto bene da chi già era proprietario, e così a salire fino a un ventennio.
Tutte le volte in cui è in discussione la titolarità di un immobile, colui che afferma di esserne proprietario e desidera che il bene gli venga restituito da chi lo detiene dovrà provare la sua proprietà non solo in base al contratto di acquisto, ma anche che ha ricevuto questo diritto da chi a sua volta era proprietario e così anche per il precedente proprietario fino a giungere al primo e incontestabile proprietario da cui è sorto il diritto di proprietà in contestazione.
Si può, in alternativa, dimostrare l’usucapione.
A tal fine, non è necessario aver posseduto personalmente il bene per 20 anni, ma basta dimostrare che il proprio possesso, unito a quello dei precedenti titolari, abbia raggiunto il ventennio.
Insomma, per l’usucapione, il proprio possesso si somma a quello dei precedenti alienanti.

Giuseppa Pagano
2025-09-11 15:43:21
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: 15
La prova del diritto di proprietà di beni immobili, se acquisito in base ad un contratto, può essere fatta solo con l’esibizione del relativo atto e non mediante altre modalità.
Il diritto di proprietà di beni immobili soggiace a precisi e rigorosi oneri formali il cui rispetto ne concretizza la titolarità.
La sentenza del tribunale di Roma n. 16920 ribadisce il principio secondo cui soltanto i condomini possono impugnare le delibere condominiali.
Per essere condomini, bisogna risultare titolari di un diritto di proprietà su un’unità immobiliare posta in condominio.
Non sarà sufficiente per il falso condomino dare prova di circostanze quali l’essere stato negli anni convocato alle assemblee o l’essere stato menzionato nei verbali di assemblea o nei bilanci.
Né basterà, onde dare prova del diritto di proprietà, chiedere l’ascolto di testimoni o l’esibizione della visura catastale.
Dobbiamo quindi concludere che del diritto di proprietà la prova può essere fatta solo tramite il titolo.
La prova dell’acquisto della proprietà è diversa a seconda che si verifichi l’acquisto a titolo originario o derivativo.
Nel caso di acquisto a titolo originario, la prova dei presupposti di legge è sufficiente, mentre nel caso di acquisto a titolo derivativo, è indispensabile la prova di un titolo valido ed efficace.
I contratti con cui si acquista la proprietà di beni immobili devono essere, oltre che redatti per iscritto, anche trascritti.

Ercole Bellini
2025-09-11 13:00:01
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: 16
Per dimostrare la legittima proprietà di un immobile, infatti, non basta l’atto di compravendita.
L’atto di proprietà serve a dimostrare di essere i legittimi proprietari di un immobile quando sia necessario rivendicare tale diritto.
Per dimostrare di essere i legittimi proprietari di una casa bisogna possedere l’atto di proprietà redatto da un notaio regolarmente;
dimostrare di aver ottenuto il diritto di proprietà da una persona che, a sua volta, ne deteneva legittimamente la proprietà.
In sostanza, bisogna dimostrare che la proprietà di questo immobile è stata detenuta legittimamente nei 20 anni precedenti.
In alternativa, si può ricorrere all’usucapione, un istituto che dimostra che il proprio possesso della casa, sommato a quello dei titolari precedenti, ha raggiunto un totale di vent’anni.
La Cassazione (sentenza 22339/2019) ha affermato che il diritto di proprietà, come altri diritti reali su immobili, non può essere provato solo tramite i dati presenti nei registri catastali.

Gennaro Gallo
2025-09-11 12:57:31
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: 18
La proprietà può essere dimostrata anche attraverso una semplice scrittura privata.
Non è necessario insomma l’atto pubblico.
Affinché ciò avvenga è necessario che ci sia un patto tra le parti.
Secondo l’ordinanza n. 10472/2023 della Cassazione, la proprietà del bene si può dimostrare anche con una semplice dichiarazione scritta dell’intestatario.
Se sussiste tale documento, il fiduciante (ossia colui che non figura come proprietario dell’immobile) è esonerato dall’onere di dimostrare l’esistenza del patto fiduciario.
La scrittura privata, firmata anche dal solo fiduciario, elimina la necessità dell’atto notarile e risolve ogni possibile controversia in caso di separazione della coppia.
Il fiduciante, ovvero colui che non figura come proprietario dell’immobile, non ha l’obbligo di dimostrare l’esistenza del patto fiduciario, a patto che disponga di un documento scritto in cui il fiduciario ammette di non essere il proprietario del bene.
La Cassazione ha infatti riconosciuto che il fiduciante, ovvero colui che non figura come proprietario dell’immobile, non ha l’obbligo di dimostrare l’esistenza del patto fiduciario, a patto che disponga di un documento scritto in cui il fiduciario ammette di non essere il proprietario del bene.

Noel Costa
2025-09-11 12:38:37
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: 14
Puoi verificare la proprietà di un Immobile anche attraverso una Visura Ipotecaria, che ti fornirà la certezza giuridica riguardo al proprietario dell’immobile in oggetto.
La Visura Ipotecaria, detta anche visura ipocatastale, è un documento rilasciato dall’Agenzia delle Entrate che contiene informazioni dettagliate su ipoteche, pignoramenti, iscrizioni e trascrizioni presenti su un determinato Immobile.
All’interno di questo documento sono riportati anche i dati relativi al proprietario o eventuali comproprietari.
Sono indicate, inoltre, la natura del diritto di godimento dell’immobile: se piena proprietà, usufrutto o nuda proprietà.
Infine, sono presenti informazioni riguardanti la quota di possesso e il tipo di atto di provenienza del diritto, come un atto di succesione, compravendita o usucapione.