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Come va divisa l'acqua condominiale?

Luigi Greco
Luigi Greco
2025-09-13 20:02:20
Numero di risposte : 23
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La bolletta relativa a un contatore centralizzato viene divisa – salvo diverso accordo dei condomini – in base al valore millesimale dell’appartamento. In relazione a quanto disposto dall’articolo 5, comma 1, lettera c), della Legge 5 gennaio 1994, n. 36, dove attualmente la consegna e la misurazione sono effettuate per utenze raggruppate, la ripartizione interna dei consumi deve essere organizzata, a cura e spese dell’utente, tramite l’installazione di singoli contatori per ciascuna unità abitativa. Quindi, staccarsi dal contatore generale è un diritto di tutti i condomini. Anche quando è presente un regolamento contrattuale con divisione dell’acqua in millesimi, il proprietario di casa può scegliere l’uso del contatore separato personale. Così come il proprietario di casa può staccarsi dal contatore dell’acqua in condominio, il singolo non può impedire il passaggio dell’intero stabile a una condizione individuale.
Sibilla Leone
Sibilla Leone
2025-09-13 19:15:18
Numero di risposte : 13
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In assenza dei contatori di sottrazione le spese dell'acqua, salvo diversa convenzione, si ripartiscono in base ai valori di proprietà. La suddivisione va effettuata in base al valore di ciascuna unità immobiliare rispetto all'intero condominiale. In base al criterio proporzionale di cui all'art. 1123, co. 1 c.c, dunque in base ai millesimi di proprietà. L'art. 1123. co. 2 c.c. si riferisce "al godimento potenziale che il condomino può ricavare dalla cosa o dal servizio comune. Il fatto che egli non ne faccia uso non lo esonera dall'obbligo di pagamento della spesa. Salvo diversa convenzione, il criterio da applicare è quello di cui all'art. 1123, co.1 c.c.