:

Quando ti licenzi, cosa ti spetta?

Veronica Rossi
Veronica Rossi
2025-09-24 19:39:39
Numero di risposte : 20
0
Il datore di lavoro, per evitare il giudizio, può offrirti una somma netta di importo da un minimo di 3 ad un massimo di 27 mensilità della retribuzione di riferimento per il calcolo del trattamento di fine rapporto. La somma deve essere offerta tramite assegno circolare e l’accettazione equivale a rinuncia all’impugnazione del licenziamento, anche se già proposta. Puoi ottenere la reintegrazione, oltre ad un risarcimento del danno, in caso di licenziamento discriminatorio, intimato in forma orale o nullo oppure se dimostri l’insussistenza del fatto a te contestato; in tutti gli altri casi avrai solo diritto a un’indennità risarcitoria. Il datore di lavoro può revocare il licenziamento entro 15 giorni dalla comunicazione dell’impugnazione e ripristinare il rapporto di lavoro e tu avrai diritto a ricevere la retribuzione maturata prima della revoca. A seconda della gravità del vizio del licenziamento accertato dal giudice, potrai ottenere la reintegrazione nel posto di lavoro oppure un’indennità risarcitoria.
Donato Conte
Donato Conte
2025-09-14 07:21:55
Numero di risposte : 25
0
Il primo diritto che hai, se vieni licenziato, è quindi quello di percepire il sussidio di disoccupazione. La durata del sussidio di disoccupazione è pari alla metà delle settimane di contribuzione maturate negli ultimi quattro anni. Va inoltre considerato che durante il periodo di copertura della NASPI c’è anche la copertura figurativa dei contributi e, quindi, si continua a maturare settimane utili per la propria pensione. Un ulteriore diritto che hai è quello di impugnare il licenziamento e opporti allo stesso. Se il licenziamento è illegittimo, infatti, a seconda di diversi fattori che dipendono dal singolo caso si può avere diritto alla reintegrazione sul posto di lavoro o a un risarcimento del danno, che può anche arrivare a 36 mensilità.