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Chi subentra in caso di rinuncia alla successione?

Concetta De rosa
Concetta De rosa
2025-10-07 18:27:45
Numero di risposte : 31
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Essa consente ai discendenti di un soggetto, chiamati rappresentanti, di subentrare al suo posto nell’accettazione dell’eredità, nel caso in cui egli non voglia o non possa accettare. Pertanto, se una persona rinuncia all’eredità lasciatale dal proprio genitore, il diritto di accettare l’eredità si trasferisce ai suoi figli, che sono i nipoti del de cuius. La rappresentazione opera a favore dei discendenti dei figli del defunto, compresi quelli adottivi, e, nella linea collaterale, a favore dei discendenti dei fratelli e delle sorelle del defunto. Nel caso in cui l’erede chiamato non voglia o non possa succedere e non sia possibile ricorrere alla rappresentazione, la sua quota ereditaria si distribuisce proporzionalmente tra gli altri eredi.
Angelo Gentile
Angelo Gentile
2025-10-04 07:31:43
Numero di risposte : 15
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In caso di rinuncia di Eredità, al soggetto che rinuncia subentrano i figli o discendenti, in base al principio di rappresentazione stabilito dall’ articolo 467 del Codice Civile. Ovviamente, se il defunto non ha debiti e l’Eredità risulta attiva, conviene accettare l’eredità puramente e semplicemente o tacitamente, dispo­nendo dei beni caduti in successione. Conviene rinunciare all’Eredità se il defunto aveva molti debiti? SI ma bisogna considerare che nella linea retta (padre – figlio, ecc.) o nella linea collaterale (fratelli o nipoti, ecc.) che quando il beneficiario ri­nuncia all’Eredità subentra suo figlio o figlia e così via all’infinito. Tutti devono rinunciare all’eredità del defunto (figli, nipoti, figli dei nipoti o fratelli del defunto e loro figli) perché la rinuncia si blocchi e non vada avanti in questo senso.
Donato Marini
Donato Marini
2025-09-21 06:36:35
Numero di risposte : 30
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Nell’ipotesi di rinuncia, l’eredità si devolve ai discendenti del rinunciante, a meno che il testamento non abbia espressamente individuato il soggetto che prende il posto di colui che ha rinunciato. Si tratta dell’istituto della rappresentazione, che consente ai discendenti di subentrare nel luogo e nel grado del loro ascendente, in tutti i casi in cui questi non può o non vuole accettare l’eredità. La rappresentazione si applica anche se i discendenti abbiano rinunciato all’eredità della persona in luogo della quale subentrano. In mancanza di discendenti del rinunciante, l’eredità si accresce a favore degli altri coeredi, i quali quindi avranno diritto a una quota maggiore.