Quanto tempo si ha per denunciare un danno subito da un medico?
Danny Farina
2025-10-01 18:42:05
Numero di risposte
: 25
Con il termine prescrizione si indica il tempo in cui è possibile far valere in giudizio un proprio diritto, che nel caso in cui si intenda ottenere un risarcimento per errore medico è fissato in 10 anni.
I tempi per calcolare il periodo di prescrizione vanno considerati a partire dalla manifestazione del danno e dalla percezione della riferibilità dello stesso al trattamento medico, in quanto può capitare che una malattia si presenti a distanza di tempo dall’evento patogeno causativo.
Nel caso la richiesta venga accolta l’azienda sanitaria provvede a liquidare il danno entro 90, al massimo 180 giorni dall’accordo.
Il procedimento tecnico preventivo ha una durata media di 4 – 8 mesi.
Il giudizio di merito ha tempi variabili in media fra 3 e 5 anni in relazione alla complessità del caso o le date in cui si fissano le udienze.
Vincenzo Grassi
2025-09-22 15:58:37
Numero di risposte
: 29
La denuncia penale in caso di malasanità non è soggetta a limiti temporali.
Per la querela si hanno a disposizione tre mesi dalla data in cui si è venuti a conoscenza del reato di lesioni colpose alla persona derivanti da un episodio di malasanità.
Lo si deve fare anche in tempi brevi per possibili alterazioni e manomissioni delle prove.
La denuncia della condotta medica che ha portato alle lesioni o alla morte non abbisogna di forme particolari e può essere fatta oralmente o per iscritto da chiunque.
Il pubblico ufficiale redige un verbale di quello che è stato raccontato mentre se la denuncia è scritta deve essere sottoscritta dal denunciante.
La querela richiede che la persona vittima del reato o il suo legale rappresentante richieda in modo esplicito la punizione del medico presunto colpevole.
Prima di sporgere denuncia per un caso di malasanità, bisogna raccogliere tutta la documentazione necessaria a dimostrare l’avvenuto caso di malasanità.
Odone Leone
2025-09-22 15:50:54
Numero di risposte
: 22
Mentre per la responsabilità contrattuale il termine di prescrizione è generalmente di dieci anni, per quella extra-contrattuale si parla di cinque anni.
Tale termine decorre dal momento in cui il danno è stato scoperto e, nel caso di errore medico, può iniziare quando il paziente diviene consapevole del nesso causale tra il danno subito e l'atto medico eseguito.
La Corte di Cassazione ha chiarito che in tali circostanze il termine di prescrizione per far valere i propri diritti in sede legale inizia a decorrere non dalla data in cui è stato compiuto l'atto medico, ma dal momento in cui il paziente diventa effettivamente consapevole del danno subito e riesce a collegarlo a quell'atto medico specifico.
Nel primo caso, i parenti agiscono in qualità di eredi della vittima e quindi subentrano nei suoi diritti, compreso quello al risarcimento per i danni subiti direttamente dalla vittima stessa a causa dell’errore medico.
Qui, i termini di prescrizione decorrono dal momento in cui il danno è stato provocato, seguendo le regole generali relative alla prescrizione del diritto al risarcimento dei danni da errore medico.
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