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Quali sono le tabelle per il risarcimento per errore medico?

Vitalba De Angelis
Vitalba De Angelis
2025-09-22 15:15:37
Numero di risposte : 29
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Il danno biologico conseguente all’attività dell’esercente della professione sanitaria è risarcito sulla base delle tabelle di cui agli articoli 138 e 139 del decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209. Vi è subito da dire che ad oggi è stata predisposta, a livello nazionale, unicamente la Tabella relativa alle lesioni c.d. micro-permanenti di cui all’art. 139 del Codice, mentre quella per le lesioni c.d. macro-permanenti è ancora in fase di realizzazione. In queste ultime ipotesi, pertanto, ad oggi si continuano ad applicare i valori monetari previsti dalle Tabelle predisposte dall’Osservatorio della Giustizia di Milano. Nel 2011, quindi in epoca ante riforma 2012 nella quale anche le menomazioni micro-permanenti sarebbero state liquidate sulla base delle tabelle milanesi, in ipotesi di danno accertato nella misura del 6% a titolo di invalidità permanente in soggetto di anni 40 il quantum avrebbe anche potuto attestarsi attorno agli € 9.129,00, mentre se si fossero dovute applicare le tabelle del Codice delle Assicurazioni il risarcimento sarebbe sceso a circa € 6.580,00. Nel 2020, quindi in epoca post riforma 2012 nella quale le menomazioni micro-permanenti vengono trattate sulla base delle tabelle previste dal Codice delle Assicurazioni, in ipotesi di danno accertato nella misura del 8% a titolo di invalidità permanente in soggetto di anni 20 il quantum è di circa € 12.995,00, mentre se si fossero continuati ad applicare i valori delle tabelle milanesi il risarcimento avrebbe potuto attestarsi attorno agli € 17.389,00. Tale percorso “al ribasso” proseguirebbe ancor di più nell’eventualità che entrasse in vigore la Tabella Unica Nazionale delle lesioni macro-permanenti come detto prevista dall’art. 138 del Codice delle Assicurazioni nello schema di D.P.R. adottato dal Ministero dello Sviluppo Economico lo scorso 13.01.2021.
Cira Sala
Cira Sala
2025-09-22 13:25:53
Numero di risposte : 21
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Il danno conseguente ad un caso di malasanità, per essere risarcito, va quantificato. Il calcolo viene effettuato sulla base di alcune Tabelle elaborate dal Tribunale di Milano ed utilizzate come riferimento da tutti i Tribunali. Queste prevedono una serie di parametri come la gravità della lesione, l’età del paziente, le spese mediche sostenute, il danno biologico. Esistono, inoltre, dei valori di riferimento nel caso in cui il risarcimento venga richiesto dai familiari del danneggiato nei casi di morte. Ad esempio, sulla base dell’età della vittima o del familiare che richiede il risarcimento è possibile attribuire da un minimo di 4 ad un massimo di 28 punti per il danno non patrimoniale patito.