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Quanto incide 2 anni di NASPI sulla pensione?

Clara Moretti
Clara Moretti
2025-10-18 15:25:59
Numero di risposte : 27
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L'impatto della NASPI non provoca effetti negativi nell'ambito del calcolo della quota A e B, mentre si riceve una penalizzazione nella quota C in quanto i contributi accreditati sono ovviamente minori rispetto a quelli che si sarebbero versati se ci fosse stata la retribuzione piena. Per le due quote del retributivo, invece, vige un meccanismo di salvaguardia in base al quale le retribuzioni relative ai contributi figurativi vengono neutralizzate se influiscono negativamente sul calcolo della retribuzione media pensionabile. Infatti, viene fatto un doppio calcolo: con e senza queste retribuzioni.
Benedetta Basile
Benedetta Basile
2025-10-09 15:00:14
Numero di risposte : 29
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Il contributo figurativo per NASPI si calcola dividendo la retribuzione degli ultimi quattro anni per il numero delle settimane coperte da contribuzione effettiva. Il valore che esce dalla divisione, si moltiplica per il coefficiente 4,33. Per il calcolo dell’assegno pensionistico sono considerate le retribuzioni mensili degli ultimi anni per un periodo definito in base all’anzianità maturata dal lavoratore (quota A e B). In presenza di contributi figurativi per disoccupazione indennizzata, si effettua un doppio calcolo: a) neutralizzando i periodi di disoccupazione (escludendo la contribuzione figurativa per NASPI); b) includendo nel calcolo la contribuzione figurativa per NASPI. L’INPS confronta i due calcoli e sceglie il calcolo più favorevole per il lavoratore. I contributi figurativi per disoccupazione sono penalizzanti? Riassumendo la NASPI non provoca effetti negativi sulla pensione con il calcolo a quota A e quota B. Mentre si riceve una penalizzazione con il sistema contributivo. I periodi di disoccupazione indennizzata, come anche ASPI e Mini-Aspi, sono utili al perfezionamento dei requisiti contributivi per la pensione di vecchiaia e per la pensione anticipata, compresa anche la quota 41 destinata ai lavoratori precoci. Inoltre, per la pensione anticipata si considera il minimo di 35 anni di contributi utili con l’esclusione della contribuzione figurativa per NASPI, malattia e infortunio (Circolare INPS n. 180 del 2014).
Gian Ferrara
Gian Ferrara
2025-10-04 02:08:05
Numero di risposte : 19
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I percettori di NASpI possono stipulare con datori di lavoro del settore agricolo contratti a termine non superiori a 30 giorni, rinnovabili per ulteriori 30 giorni, nel limite di 2.000 euro per il 2021, senza subire la sospensione/decadenza dal diritto alla prestazione o l’abbattimento della stessa. Qualora si superino il limite di 30 giorni e/o il limite di reddito pari a 2mila euro per l’anno 2021, gli istituti del cumulo, della sospensione e della decadenza troveranno applicazione esclusivamente per la parte di reddito eccedente la somma di 2mila euro e per i periodi eccedenti l’arco temporale massimo di durata dei contratti stipulati. La NASpI è incompatibile con le seguenti prestazioni: pensione di vecchiaia o anticipata. La NASpI è compatibile con il Reddito di Cittadinanza e con lo svolgimento di alcune tipologie di attività lavorative precisate nella circolare INPS 23 novembre 2017, n. 174. La prestazione non è cumulabile con le seguenti indennità: indennità di maternità/paternità, malattia, trattamenti antitubercolari (IPS) o infortunio, CIG, mobilità. La prestazione è cumulabile con i contratti a termine nel settore agricolo.
Ivana Negri
Ivana Negri
2025-09-25 03:48:57
Numero di risposte : 29
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Percepire la Naspi o qualsiasi altra indennità per disoccupati incide negativamente sul calcolo della pensione? Molti sfruttano la disoccupazione indennizzata INPS come trattamento economico di accompagnamento alla vera pensione. Addirittura c’è chi prende 24 mesi di Naspi proprio per lasciare il lavoro prima sfruttando la contribuzione figurativa per arrivare alla giusta soglia contributiva per la quiescenza. Ma non sempre prendere la Naspi, soprattutto sul finire della carriera, conviene. Nel sistema retributivo le pensioni sono calcolate in base alle retribuzioni degli ultimi anni di carriera. Nel sistema contributivo invece sono calcolate in base all’ammontare dei contributi versati. Tradotto in termini pratici, la Naspi incide negativamente sulla pensione, ma solo se il diretto interessato ha un’alternativa occupazionale, altrimenti non ha scelta. Meglio lavorare che prendere la disoccupazione per arrivare a prendere una pensione più alta naturalmente. I l periodo trascorso a percepire l’indennità del disoccupati Naspi viene considerato ai fini pensionistici, come un normale periodo di retribuzione e quindi di contribuzione. Pensioni con sistema retributivo Nel calcolo con il sistema retributivo quindi, se gli ultimi anni di carriera sono passati prendendo la disoccupazione, è evidente che si rischia di subire una penalizzazione perché scendono le medie degli stipendi degli ultimi anni. Per esempio è del 33% l’aliquota contributiva prevista dal Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti. Pensioni con calcolo contributivo Nel calcolo contributivo invece, i contributi da disoccupazione finiscono in quella specie di salvadanaio che è il montante contributivo. In definitiva, chi è preoccupato che il periodo di Naspi immediatamente antecedente la pensione finisca con il far perdere soldi di pensione, può stare tranquillo.
Shaira Ferrari
Shaira Ferrari
2025-09-25 02:58:31
Numero di risposte : 21
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I periodi durante i quali viene percepita la NASPI sono considerati come contributi figurativi e sono utili sia per il diritto che per il calcolo dell’importo della pensione. Ai fini del calcolo della pensione, i periodi corrispondenti alla NASPI vengono considerati come se il lavoratore percepisse una retribuzione (figurativa) rapportata alla media mensile delle retribuzioni percepite negli ultimi 4 anni, entro un tetto massimo mensile pari all’importo limite della NASPI moltiplicato per 1,4 (1.328,76 x 1,4) cioè 1.860 euro per l’anno 2019. In presenza di contribuzione figurativa per il percepimento della NASPI, la retribuzione media viene elaborata con un doppio calcolo: escludendo le retribuzioni figurative NASPI, “neutralizzando” quindi i periodi di disoccupazione includendo le retribuzioni figurative NASPI Confrontando il risultato dei due calcoli, l’INPS è obbligata a considerare per la liquidazione della pensione, quello più favorevole per il lavoratore. Il calcolo con il sistema contributivo, a differenza di quello retributivo, non considera le retribuzioni ma esclusivamente il capitale contributivo accumulato, il cosiddetto “montante contributivo”: pertanto, i periodi NASPI apportano ulteriori contributi che vengono aggiunti ed accantonati nel “montante contributivo” senza quindi effetti negativi nel calcolo della liquidazione della pensione. Concludendo, come abbiamo visto, la NASPI non provoca danni economici nel calcolo delle pensioni!