:

Come posso contestare un verbale di invalidità civile?

Vincenzo Vitale
Vincenzo Vitale
2025-11-07 09:56:17
Numero di risposte : 30
0
Il ricorso è un procedimento che permette di mettere in dubbio il verbale di invalidità ricevuto, proponendo un riesame del caso e delle condizioni sanitarie del richiedente di fronte a una nuova commissione medica nominata dal giudice. Si può fare ricorso giudiziario contro il giudizio sanitario della commissione medica per l’accertamento dell’invalidità. In linea generale, il ricorso deve essere presentato entro il termine di 90 giorni decorrente dalla data di ricezione del provvedimento che si intende impugnare. Per poter avvalersi dell’accertamento tecnico preventivo, il cittadino che vuole impugnare il verbale sanitario deve farne richiesta prima di dare inizio al ricorso giudiziale. Un consulente tecnico d’ufficio (CTU), assistito da un medico legale dell’Inps, si occuperà dell’accertamento. Si può procedere invece al ricorso amministrativo solo contro provvedimenti di rigetto o di revoca dei benefici economici basati su requisiti non sanitari. A chi rivolgersi per fare ricorso? Per valutare ed inoltrare un ricorso è possibile rivolgersi a [email protected]
Annalisa De luca
Annalisa De luca
2025-10-27 02:24:49
Numero di risposte : 28
0
È possibile presentare ricorso giudiziario contro i provvedimenti di diniego del riconoscimento dell’invalidità civile, cecità, sordità, handicap e disabilità. Il ricorso deve essere presentato all’Autorità Giudiziara entro sei mesi dall’emissione del provvedimento di diniego. Pertanto, il cittadino che intenda impugnare il verbale sanitario deve presentare, a pena di improcedibilità, ricorso per ATPO al tribunale territorialmente competente. Nel caso in cui, invece, una delle parti manifesti dissenso alle conclusioni del CTU, il giudice fisserà un ulteriore termine di 30 giorni entro il quale la parte dissenziente dovrà presentare ricorso davanti al medesimo giudice. Il ricorso giudiziario contro i provvedimenti di diniego del riconoscimento dell’invalidità civile, cecità, sordità, handicap e disabilità può essere presentato entro sei mesi dall'emissione del provvedimento di diniego. La legge stabilisce che in tutti i giudizi per l’accertamento dell’invalidità civile, cecità, sordità, handicap e disabilità, è obbligatorio l’Accertamento Tecnico Preventivo (ATPO), ovvero una verifica del requisito sanitario che legittimi le pretese che il ricorrente intende far valere in giudizio. Una volta presentato il ricorso, il giudice provvede alla nomina di un Consulente Tecnico d’Ufficio (CTU), che svolgerà gli approfondimenti necessari all’accertamento del requisito sanitario, insieme a un medico legale dell’INPS. Terminata la consulenza tecnica, il CTU trasmette al giudice una relazione peritale definitiva a seguito della quale il giudice stesso fissa un termine perentorio, non superiore a 30 giorni, entro il quale le parti devono dichiarare se intendono contestare o meno le conclusioni del consulente tecnico.
Filomena Grassi
Filomena Grassi
2025-10-23 09:49:41
Numero di risposte : 26
0
Contro i provvedimenti di diniego per motivi socio-economici, il cittadino può presentare ricorso amministrativo. Il ricorso è concesso a chi ha presentato una domanda amministrativa per il pagamento delle prestazioni economiche di invalidità civile e ha ricevuto esito negativo. È ammesso esclusivamente contro provvedimenti di rigetto o di revoca dei benefici economici che riguardano i requisiti amministrativi come il reddito, la cittadinanza, la residenza, il permesso di soggiorno. Il ricorso amministrativo deve essere presentato esclusivamente in via telematica direttamente dall’interessato utilizzando le proprie credenziali oppure tramite patronato o altro intermediario abilitato. In caso di persona incapace il ricorso deve recare la firma del rappresentante legale. Il ricorso deve essere presentato al Comitato Provinciale presso la Sede provinciale competente. Il termine ordinatorio di novanta giorni per la decisione del ricorso decorre dalla data di ricezione del ricorso. Il Comitato ha potestà di esaminare i ricorsi e di assumere decisioni in merito anche dopo la scadenza del termine di novanta giorni previsto per la decisione.
Flavio Marini
Flavio Marini
2025-10-17 07:10:48
Numero di risposte : 30
0
Per contestare un verbale di invalidità civile, è possibile fare ricorso anche contro un verbale di revisione. È necessario seguire la stessa procedura prevista per ricorrere contro i verbali degli accertamenti sanitari ordinari. Prima di iniziare la vera e propria causa davanti al tribunale, ci si deve sottoporre a un accertamento tecnico preventivo per la verifica delle condizioni sanitarie. Il ricorso giurisdizionale contro il giudizio sanitario della commissione medica può essere promosso entro 6 mesi dalla notifica del verbale sanitario. Il termine è perentorio, e una volta decaduto, sarà possibile solo presentare una nuova domanda amministrativa. La richiesta di accertamento tecnico preventivo va fatta dal cittadino che intende impugnare un verbale sanitario prima di dare inizio al contenzioso giudiziale. Contro il mancato riconoscimento dei requisiti sanitari è possibile presentare unicamente ricorso in via giudiziaria. Il ricorso amministrativo è ammesso esclusivamente contro provvedimenti di rigetto o di revoca dei benefici economici che attengono a requisiti non sanitari.
Clara Mariani
Clara Mariani
2025-10-06 09:07:10
Numero di risposte : 27
0
Il ricorso può essere la soluzione. Perché Fare Ricorso per l’Invalidità Civile? Contestare la percentuale di invalidità riconosciuta, se la ritieni non adeguata alle tue condizioni di salute. È fondamentale sapere che il ricorso va presentato entro 6 mesi dalla ricezione del verbale INPS. Affidati al CAF per il Tuo Ricorso Gestire un ricorso per invalidità civile INPS da soli può essere complesso e stressante. Ci sono diverse ragioni per cui potresti voler presentare ricorso.
Stella Martino
Stella Martino
2025-09-26 14:20:13
Numero di risposte : 32
0
Il ricorso contro l’esito della commissione invalidità civile handicap si può presentare quando si ritiene che il giudizio espresso nel verbale definitivo di invalidità non sia congruo. La procedura per presentare ricorso è la seguente: il cittadino si rivolge a un avvocato, anche tramite un ente di patronato o a una di queste associazioni di tutela: ANMIC, ENS, UIC, ANFFAS. L’avvocato presenta al Tribunale di residenza un’istanza di accertamento tecnico per la verifica preventiva delle condizioni sanitarie. Il Giudice incarica un “consulente tecnico” della perizia, alla quale partecipa anche INPS. Il consulente tecnico invia la bozza della relazione di perizia al cittadino e all’INPS, che possono fare le proprie osservazioni. Si può ricorrere soltanto entro 180 giorni dal ritiro della lettera raccomandata contenente il verbale.