Perché abbassano la percentuale di invalidità?
Danny Farina
2025-10-23 04:45:42
Numero di risposte
: 25
Contro il verbale della commissione medica che revoca l’invalidità o ne abbassa la percentuale è sempre possibile fare ricorso, anche se si tratta di una visita di revisione.
Nel processo di accertamento dell’invalidità civile sono previste due diverse forme di tutela: giudiziaria, relativa alla fase sanitaria; amministrativa, relativa alla fase di concessione delle provvidenze economiche.
Il termine è perentorio: una volta decaduto sarà possibile solo presentare una nuova domanda amministrativa.
La richiesta di accertamento tecnico preventivo va fatta dal cittadino che intende impugnare un verbale sanitario, prima di dare inizio al contenzioso giudiziale.
Una volta terminata la consulenza tecnica, il giudice fissa un termine perentorio entro il quale le parti devono dichiarare se intendono contestare o meno le conclusioni del consulente.
In assenza di contestazioni, il giudice predispone il decreto di omologazione dell’accertamento, che non è più impugnabile né modificabile.
Il ricorso amministrativo è ammesso esclusivamente contro provvedimenti di rigetto o di revoca dei benefici economici che attengono a requisiti non sanitari, quali il reddito, la cittadinanza, la residenza.
Contro il mancato riconoscimento dei requisiti sanitari, infatti, è possibile presentare unicamente ricorso in via giudiziaria.
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Leone Silvestri
2025-10-17 00:12:18
Numero di risposte
: 31
Perché la Commissione procede nuovamente a valutare tutta la situazione sanitaria.
E quindi sorge la necessità di avere la documentazione Coerente con le patologie, Aggiornata, quindi non vecchia di più di due anni e Veritiera.
Questo non capita naturalmente quando la Commissione in precedenza non aveva disposto la revisione il che significa che la persona invalida è affetta da patologie non soggette a guarigione o miglioramento.
Ma la Commissione abbassa la percentuale al 67%.
Ma la sig.ra Maria non aveva ottemperato alla richiesta fatta dallo pneumologo.
Per cui quando la sig.ra si presenta innanzi la Commissione la stessa nota la mancanza di questo esame, e tanto è bastato questo per fare scendere la percentuale.
Gabriella Carbone
2025-10-05 07:50:47
Numero di risposte
: 28
L’efficacia di nuovi trattamenti, terapie o interventi chirurgici può influenzare la valutazione. Se un trattamento migliora significativamente la funzionalità, la percentuale di invalidità potrebbe diminuire. La presenza di altre condizioni mediche che si aggiungono alla patologia già riconosciuta può influenzare il punteggio complessivo di invalidità. Fattori come l’età, il sesso e la storia clinica personale possono influenzare la valutazione della disabilità. Le decisioni precedenti dell’ente competente possono avere un impatto sulle valutazioni future, a seconda della coerenza e della documentazione fornita. È importante avere una comunicazione chiara con i professionisti della salute, in questo caso, specialisti della singola patologia e medici legali, fornire tutte le informazioni necessarie per facilitare una valutazione accurata. La capacità di svolgere le attività quotidiane e le limitazioni fisiche o psicologiche saranno valutate. Un aumento delle limitazioni può portare a un aumento della percentuale. Se le patologie sono migliorate la percentuale precedente viene ridotta con il risultato che la combinazione con le nuove patologie non avrà il risultato atteso. Se un trattamento migliora significativamente la funzionalità, la percentuale di invalidità potrebbe diminuire.
Enrico Ruggiero
2025-09-26 17:07:30
Numero di risposte
: 20
Lo stato di salute del beneficiario della rendita è migliorato per più di tre mesi e il grado di invalidità è per questa ragione diminuito di almeno il 5 per cento. Una riduzione o soppressione può avere effetto retroattivo soltanto se il beneficiario della rendita ha violato l’obbligo di informare. La situazione è cambiata in modo tale da modificare notevolmente anche la base per la determinazione del grado di invalidità. Un simile cambiamento può comportare, secondo il caso, un aumento o una riduzione, rispettivamente una soppressione, della rendita. Dal 1° gennaio 2024, per il calcolo del reddito con invalidità sulla base di salari statistici della rilevazione della struttura dei salari è prevista una deduzione forfetaria del 10 per cento.
Fulvio Sanna
2025-09-26 16:43:58
Numero di risposte
: 23
L'INPS può diminuire o revocare un'invalidità considerata definitiva laddove, all'esito di una visita straordinaria, ritenga che la situazione sia migliorata. In pratica, ciò potrebbe verificarsi se la persona ha recuperato parte o tutta la capacità di lavorare, per effetto - ad esempio - dell'innesto di una protesi innovativa che consente di lavorare anche senza un arto, o di un trapianto che permette di riacquistare la vista. In simili casi, dunque, l'INPS può ridurre o cancellare l'invalidità, una volta riscontrato un effettivo miglioramento. Ne deriva che l'INPS può diminuire o revocare un'invalidità considerata definitiva laddove, all'esito di una visita straordinaria, ritenga che la situazione sia migliorata. Pertanto gli accertamenti di revisione di soggetti con patologie oncologiche devono essere definiti sugli atti in tutti i casi in cui la documentazione sanitaria allegata già consente una valutazione obiettiva.
Isabel Longo
2025-09-26 13:44:17
Numero di risposte
: 25
I benefici che comporta il riconoscimento dell'invalidità civile variano in base alla percentuale di invalidità riconosciuta e si riferiscono alla percentuale di riduzione delle capacità lavorative.
I benefici aumentano con l'aumentare della percentuale di invalidità.
L'invalidità civile comporta l'accesso ad ausili e protesi, percorsi di collocamento lavorativo mirato, congedo straordinario per curare la patologia, esenzione parziale o totale dal ticket, benefici sui trasporti pubblici, assegno mensile e indennità di accompagnamento per le persone con invalidità del 100%.
L'aumento della percentuale di invalidità dà accesso anche all'assegno mensile, all'esenzione totale dal ticket, a trasporti pubblici gratuiti e ad other agevolazioni.
Le percentuali di invalidità più elevate comportano benefici più consistenti e una maggiore protezione per le persone con disabilità.
Con il 100% di invalidità, le persone hanno accesso ai massimi benefici, tra cui indennità di accompagnamento, assegno mensile, esenzione totale dal ticket e trasporti pubblici gratuiti.
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