Come farsi licenziare e prendere la NASpI 2025?
Armando De rosa
2025-10-22 06:29:12
Numero di risposte
: 32
Per farsi licenziare e prendere la NASpI 2025, è necessario perdere involontariamente il lavoro a causa di licenziamento, scadenza naturale del contratto, dimissioni per giusta causa o dimissioni volontarie nel periodo tutelato della maternità/paternità.
I requisiti per chiedere la NASpI includono essere in stato di disoccupazione e avere almeno 13 settimane di contribuzione nei 4 anni precedenti.
In caso di dimissioni volontarie o risoluzione consensuale di un contratto a tempo indeterminato, è necessario aver maturato almeno 13 settimane di contribuzione presso il nuovo datore di lavoro per poter accedere alla NASpI.
La domanda di NASpI va presentata entro 68 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro.
La NASpI viene erogata dall'INPS su richiesta e può essere sospesa o decadere in determinate condizioni.
Morgana Vitale
2025-10-16 03:04:25
Numero di risposte
: 25
In caso di assenza ingiustificata protratta oltre il termine stabilito dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) applicabile, il datore di lavoro può risolvere il rapporto dando comunicazione all’INL territoriale competente.
La comunicazione produrrà l’effetto automatico della risoluzione del rapporto, valorizzando l’assenza ingiustificata come un comportamento concludente indicativo della volontà del lavoratore di dimettersi.
Il lavoratore può opporsi dimostrando che l’assenza è stata causata da un’impossibilità oggettiva di comunicare i motivi dell’assenza, ad esempio per causa di forza maggiore o per fatti imputabili al datore di lavoro.
Una volta ricevuta la comunicazione, l’INL è tenuto a effettuare le verifiche entro 30 giorni, contattando il lavoratore o intervistando altre persone in grado di fornire informazioni utili.
Se le verifiche confermano la correttezza della comunicazione datoriale e il lavoratore non fornisce giustificazioni adeguate, il rapporto di lavoro si intende risolto.
In alcuni casi, l'Ispettorato può disporre la ricostituzione del rapporto di lavoro se il lavoratore dimostra che l'assenza è dovuta a cause di forza maggiore o che il datore di lavoro ha impedito la comunicazione dei motivi.
Il datore di lavoro deve includere nella comunicazione inviata all’INL tutti i dati rilevanti, tra cui informazioni anagrafiche e recapiti del lavoratore, utilizzando il modello standard messo a disposizione dall’Ispettorato.
Clea Pagano
2025-10-04 13:47:38
Numero di risposte
: 26
Per farsi licenziare e prendere la NASpI 2025, bisogna considerare le nuove regole introdotte.
Se ti dimetti volontariamente e vieni riassunto entro un anno, devi lavorare almeno 13 settimane nel nuovo impiego per avere diritto alla NASpI in caso di successivo licenziamento.
Se vieni licenziato, le regole restano invariate: devi avere 13 settimane di contributi negli ultimi 4 anni.
Un’altra novità riguarda i lavoratori che non si presentano al lavoro per un determinato periodo di tempo.
Chi farà assenze ingiustificate per più di 15 giorni, verrà considerato alla stregua di un dimissionario e non potrà dunque percepire il sussidio di disoccupazione.
Non verrà dunque concessa la NASpI a chi si dimette.
La novità introdotta dalla finanziaria riguarda specificamente i lavoratori che si dimettono volontariamente e che, entro 12 mesi dalle dimissioni, vengono licenziati dal nuovo datore di lavoro.
Dunque, oltre ai requisiti già esistenti, si aggiunge la necessità di aver accumulato almeno 13 settimane di contribuzione presso l’ultimo datore di lavoro.
Questa modifica mira a contrastare l’uso improprio della NASpI, ovvero la pratica di dimettersi volontariamente da un lavoro per poi essere riassunti e licenziati poco dopo, al solo fine di percepire l’indennità di disoccupazione.
Elisa Messina
2025-09-27 05:03:36
Numero di risposte
: 27
Non esistono frasi che rispondono direttamente alla domanda "Come farsi licenziare e prendere la NASpI 2025". Tuttavia, è possibile riassumere le eccezioni in cui è possibile ottenere la NASpI dopo le dimissioni volontarie:
Le dimissioni per giusta causa, ovvero a seguito di una grave inadempienza del datore di lavoro, possono dare diritto alla NASpI se il lavoratore dimostra la giusta causa.
Le dimissioni presentate dalla lavoratrice nel periodo che va dall’inizio della gravidanza fino al primo anno di vita del bambino, o dal padre lavoratore nei primi 12 mesi di vita del figlio, sono considerate come “involontarie” e danno diritto alla NASpI.
La Legge di Bilancio 2025 prevede che per accedere alla NASpI è necessario aver maturato almeno 13 settimane di contribuzione negli ultimi 4 anni, requisito che deve essere calcolato esclusivamente sull’ultimo rapporto di lavoro.
Un’altra importante precisazione introdotta dalla normativa riguarda le “dimissioni per fatti concludenti”, ovvero l’assenza ingiustificata dal posto di lavoro, che a partire dal 2025 può essere equiparata a una dimissione volontaria implicita, facendo perdere al lavoratore il diritto alla NASpI.
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