Quali sono le nuove regole per la NASpI nel 2025?
Marianita Damico
2025-11-29 22:22:33
Numero di risposte
: 32
A partire dagli eventi di cessazione involontaria del rapporto di lavoro verificatisi dal 1° gennaio 2025, chi fa domanda per la NASpI dovrà dimostrare almeno 13 settimane di contribuzione successive all’ultimo rapporto di lavoro a tempo indeterminato interrotto per dimissioni o risoluzione consensuale, se tale cessazione volontaria è avvenuta nei 12 mesi precedenti.
La norma fa salve alcune dimissioni “non volontarie”, che non precludono il diritto alla NASpI.
Si tratta di: Dimissioni per giusta causa; Dimissioni durante il periodo tutelato di maternità o paternità; Risoluzioni consensuali nell’ambito della procedura di conciliazione ex art. 7 legge 604/1966.
Tra le giuste cause rientra anche il trasferimento del lavoratore in un’altra sede senza valide motivazioni tecniche, organizzative o produttive, a prescindere dalla distanza.
Nel calcolo delle 13 settimane richieste, sono considerate valide: Settimane retribuite; Contributi figurativi per maternità obbligatoria e congedo parentale; Periodi di lavoro all’estero in paesi UE o convenzionati, se totalizzabili; Assenze per malattia dei figli fino a 8 anni; Contributi agricoli, convertiti con il rapporto di 6 giornate lavorative per 1 settimana utile.
Franca Donati
2025-11-19 18:02:58
Numero di risposte
: 22
L’integrazione tra la NASpI e il Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa (SIISL) mira a snellire le procedure e a favorire un più rapido reinserimento lavorativo.
La novità più rilevante per il 2025 è l’iscrizione automatica e obbligatoria al SIISL per tutti i beneficiari di NASpI (e DIS-COLL).
Attraverso il SIISL, i percettori di NASpI potranno: Accedere a percorsi di formazione specifici, utili per nuove abilitazioni o competenze aggiuntive.
Una volta presentata la domanda di NASpI, l’INPS si occuperà della vostra iscrizione d’ufficio alla piattaforma SIISL.
Successivamente, avrete 15 giorni di tempo dall’iscrizione per accedere alla piattaforma e: Confermare i vostri dati di contatto.
Per accedere alla NASpI nel 2025, i requisiti generali rimangono simili, ma con importanti precisazioni normative per chi ha contratti a termine, tipici del mondo della scuola.
Cosimo Villa
2025-11-12 04:23:32
Numero di risposte
: 19
Nel caso in cui un dipendente presenti le dimissioni da un rapporto di lavoro e venga licenziato da un successivo rapporto di lavoro, ai fini del riconoscimento della Naspi dovranno sussistere congiuntamente due requisiti:
13 settimane di anzianità contributiva con il datore di lavoro da cui è stato licenziato;
dimissioni dal precedente rapporto di lavoro nei 12 mesi precedenti la data di licenziamento.
La cessazione volontaria per dimissioni o risoluzione consensuale debba riferirsi ad un rapporto di lavoro a tempo indeterminato, la successiva cessazione involontaria può riguardare sia un rapporto di lavoro a tempo indeterminato che un rapporto di lavoro a tempo determinato.
Le dimissioni per giusta causa, anche quando siano motivate da un trasferimento aziendale privo di reali esigenze organizzative;
le dimissioni intervenute durante il periodo tutelato della maternità o paternità;
le risoluzioni consensuali avvenute nell’ambito della procedura di conciliazione prevista dall’art. 7 della legge 604/199;
le dimissioni intervenute a seguito del rifiuto verso un trasferimento ad una sede distante oltre 50 km dalla propria residenza o difficilmente raggiungibile in 80 minuti con i mezzi di trasporto pubblici.
Rilevano le settimane retribuite con contribuzione piena, i contributi figurativi per maternità e congedi parentali in costanza di rapporto, i periodi di lavoro all’estero in paesi comunitari o convenzionati e i periodi di astensione dal lavoro per malattia dei figli fino a 8 anni di età nel limite di cinque giorni lavorativi nell’anno solare.
Il nuovo requisito incide solo sull’accesso alla prestazione, pertanto il calcolo dell’importo e la durata della NASpI restano quelli previsti dalla disciplina generale di cui agli artt. 4 e 5 del D. Lgs n. 22/2015.
Romolo Damico
2025-11-07 03:35:41
Numero di risposte
: 19
La NASpI è un’indennità mensile che sostiene economicamente i lavoratori dipendenti che perdono involontariamente il lavoro.
I destinatari della NASpI 2025 sono:
Lavoratori dipendenti
Apprendisti
Soci lavoratori di cooperative
Personale artistico
Dipendenti pubblici a tempo determinato
Per avere accesso alla NASpI nel 2025 occorrono due requisiti fondamentali:
Perdita involontaria del lavoro
Almeno 13 settimane di contribuzione versate nei 4 anni precedenti l’inizio della disoccupazione.
La vera novità della NASpI 2025 riguarda chi si dimette volontariamente per iniziare un nuovo lavoro.
In questo caso, se entro 12 mesi il nuovo rapporto di lavoro si interrompe involontariamente, il lavoratore potrà ottenere la NASpI solo se nel nuovo impiego ha maturato almeno 13 settimane di contributi.
L’INPS può chiedere indietro le somme erogate nel caso in cui:
Il lavoratore abbia dichiarato informazioni errate o incomplete
Non siano stati rispettati i requisiti contributivi
Ci sia stato un errore amministrativo nella concessione dell’indennità.
Per richiedere la NASpI devi presentare la domanda entro 68 giorni dalla fine del rapporto di lavoro.
Antonia Marchetti
2025-10-28 23:36:19
Numero di risposte
: 33
La legge di bilancio 2025 ha introdotto un nuovo requisito contributivo di accesso alla NASpI per chi si trovi in uno stato di disoccupazione involontaria intervenuto dal 1° gennaio 2025. Nello specifico, se l’interessato ha cessato volontariamente un rapporto di lavoro a tempo indeterminato nei 12 mesi che precedono la disoccupazione involontaria per la quale si richiede la NASpI, la norma prevede che il richiedente possegga almeno 13 settimane di contribuzione nell’arco temporale che va dalla data di cessazione volontaria a quella di cessazione involontaria dal rapporto di lavoro. È quanto comunica l'Istituto con la circolare INPS 5 giugno 2025, n. 98 che precisa, inoltre, che la norma introdotta dalla legge di bilancio 2025 non incide sulla determinazione della misura e della durata della NASpI.
Davide Rossi
2025-10-28 19:41:27
Numero di risposte
: 29
Dal 1° gennaio 2025 per alcuni lavoratori e lavoratrici cambiano i requisiti di accesso alla NASpI, per effetto di una nuova e più stringente condizione legata alla maturazione del requisito contributivo.
Le novità, dal 1° gennaio 2025, riguardano le lavoratrici e i lavoratori che si dimettono volontariamente e nei successivi 12 mesi trovano una nuova occupazione: in caso di successiva perdita involontaria dell'occupazione, per accedere alla NASpI dovranno aver maturato almeno 13 settimane di contribuzione presso il nuovo/i nuovi datore/i di lavoro.
In altre parole, chi si dimette o risolve consensualmente un contratto potrà fare richiesta di NASpI entro i 12 mesi successivi solo dopo avere versato circa 4 mesi di contribuzione o attendere il decorso di un anno dalle dimissioni per far valere i contributi versati negli ultimi quattro.
Altra novità riguarda l'assenza ingiustificata prolungata: a partire dal 1° gennaio 2025, l'assenza ingiustificata superiore a 5 o 15 giorni, salvo dimostrazione opposta, sarà considerata come dimissione volontaria e non più causa di licenziamento.
Per avere diritto alla NASpI, il lavoratore che perde involontariamente il lavoro deve avere tutti i seguenti requisiti: essere in stato di disoccupazione; avere almeno 13 settimane di contribuzione nei 4 anni precedenti, ovvero almeno 13 settimane negli ultimi 12 mesi nei casi in cui l'ultimo evento di disoccupazione si verifichi dopo precedenti dimissioni volontarie/risoluzione consensuale di un contratto a tempo indeterminato.
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