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Chi ha diritto alla casa dopo la separazione?

Michele Serra
Michele Serra
2025-10-08 18:22:08
Numero di risposte : 22
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- Se l’immobile è di proprietà esclusiva di uno dei due, l’altro deve andarsene. - Se, invece, l’immobile appartiene in comproprietà ai coniugi, allora si verifica una situazione paradossale: entrambi hanno diritto di continuare ad abitarvi. - L’accordo potrebbe contemplare che uno dei due lasci la disponibilità materiale della casa all’altro, ricevendo da questo una somma mensile a titolo di indennità di occupazione. - Al limite, potrà essere anche prevista una occupazione gratuita, quando ad esempio la moglie abbia diritto ad un mantenimento. - Se nessun accordo è possibile, comunque il giudice della separazione non potrà decidere nulla al riguardo. - Il coniuge interessato potrà rivolgersi al tribunale ordinario per ottenere la divisione della proprietà comune. - Se l’accordo non si raggiunge, allora la strada da seguire è quella della divisione dell’immobile comune. - Nessun giudice, in ogni caso, potrà attribuire ad uno dei due il diritto di abitare nella ex casa coniugale.
Eusebio D'amico
Eusebio D'amico
2025-09-30 14:40:41
Numero di risposte : 23
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La legge prevede che il godimento della casa coniugale è attribuito considerando il preminente interesse dei figli. Scopo dell'assegnazione della casa ad uno dei genitori è la tutela dell'interesse dei figli a conservare l'habitat domestico, inteso come il centro delle consuetudini in cui si è espressa la vita della famiglia. Restare ad abitare nella casa coniugale spetta dunque: - al genitore con il quale sono collocati stabilmente i figli minori, quando è previsto un regime di affidamento condiviso; - al genitore cui sono affidati in via esclusiva i figli minori ; - al genitore con il quale restano a convivere i figli maggiorenni non autonomi. Il genitore estromesso non perde la titolarità dei suoi diritti sulla casa: rimane proprietario, comproprietario o usufruttuario dell'immobile. Egli perde, invece, le facoltà di abitare e di disporre materialmente della casa, perché il provvedimento di assegnazione crea un diritto di godimento a favore del genitore assegnatario.