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Quando non è concesso l'affidamento condiviso?

Bibiana Rossetti
Bibiana Rossetti
2025-09-30 16:40:01
Numero di risposte : 27
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Non è concesso l'affidamento condiviso in presenza di gravi condizioni, come ad esempio quando un genitore risulta inidoneo, ha commesso determinati reati o ha dimostrato disinteresse grave verso il figlio. Inoltre, l'affidamento condiviso non può essere oggetto di contrattazione tra i genitori. Il giudice potrebbe affidare il minore ad uno soltanto dei genitori in presenza di condizioni come l'inidoneità genitoriale, l'avere commesso determinati reati, il disinteresse grave verso il figlio, l'inosservanza dei doveri genitoriali o l'allontanamento dalla casa coniugale. L'affidamento esclusivo non significa che il genitore escluso da esso non potrà più avere rapporti con il figlio, poiché dal punto di vista della frequentazione non comporta limitazioni. Il giudice dovrà svolgere accertamenti approfonditi e decidere tenendo conto delle valutazioni dell'esperto o dei Servizi Sociali. L'affidamento esclusivo è una misura che viene vissuta dal genitore privato dell'affidamento con senso di grave frustrazione, ma le conseguenze che la legge ricollega all'affidamento esclusivo sono meno terribili di quanto si creda.
Felice Rossi
Felice Rossi
2025-09-30 16:34:19
Numero di risposte : 26
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Non è concesso l'affidamento condiviso quando non sia possibile attuarlo a causa della distanza tra i luoghi di residenza dei genitori. Il regime di affido condiviso non poteva ritenersi attuabile in quanto sarebbe stata necessaria una maggiore vicinanza della madre al luogo di residenza della figlia. Solo circostanze eccezionali possano giustificare una rottura del legame familiare.
Michela Monti
Michela Monti
2025-09-30 16:13:22
Numero di risposte : 26
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L’affido esclusivo viene stabilito soltanto in presenza di seri e comprovati motivi, in particolare quando uno dei genitori viene considerato non idoneo ad educare la prole, o in seguito ad episodi di violenza. Il legislatore ha deciso di preservare la massimo l’equilibrio dei figli, anche in caso di divorzio, garantendo loro di avere un buon rapporto sia con il padre che con la madre, ovvero il diritto alla bigenitorialità. In seguito alla riforma del 2006 l’affido condiviso è diventato la regola, ovvero viene stabilito sempre se non sono presenti gravi pregiudizi nei confronti di uno dei genitori.