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Cosa vuol dire contratto aziendale?

Neri Carbone
Neri Carbone
2025-10-11 13:23:24
Numero di risposte : 29
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Il contratto collettivo aziendale fa parte della cosiddetta «contrattazione di secondo livello», che aggiunge al Ccnl delle voci specifiche in base alla realtà di una determinata azienda o alle caratteristiche di un certo territorio. La contrattazione di secondo livello, detta anche decentrata o contratto aziendale, è un accordo firmato dal datore di lavoro e dai sindacati per integrare il contratto nazionale collettivo. La contrattazione di secondo livello prevede per tutti i lavoratori, indipendentemente dal fatto che siano o meno affiliati ad un sindacato, dei trattamenti migliorativi rispetto a quelli disposti dalla legge. Il contratto aziendale viene meno quando cambia il titolare dell’azienda per fusione, acquisizione, cessione di ramo, ecc. La legge e gli stessi contratti nazionali di categoria danno la possibilità di sottoscrivere altre intese per integrare alcune materie in base a delle specificità di un’azienda o di un territorio. Le parti sociali hanno approvato degli accordi interconfederali in cui si riconosce la priorità al contratto nazionale di categoria e lascia al contratto aziendale la funzione di «ritoccare» alcune materie per migliorare sia la retribuzione sia l’organizzazione e la produttività dei lavoratori di quella determinata impresa.
Nadia Lombardi
Nadia Lombardi
2025-10-11 10:28:21
Numero di risposte : 30
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Il contratto aziendale, o contratto di lavoro, è l’accordo scritto tra un datore di lavoro e un lavoratore. Definisce le condizioni di impiego, inclusi orario di lavoro, retribuzione, mansioni e diritti di entrambe le parti. Un contratto di lavoro non è solo un documento formale: è la base di un rapporto solido e trasparente tra azienda e dipendente. Un contratto aziendale redatto con chiarezza previene controversie e malintesi.
Giacinta Ferri
Giacinta Ferri
2025-10-11 08:53:13
Numero di risposte : 20
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Si definiscono contratti aziendali gli atti di autonomia sindacale riguardanti una pluralità di lavoratori collettivamente considerati e ai quali deve riconoscersi efficacia vincolante nei confronti di tutti i dipendenti dell'impresa. Per contratto aziendale deve intendersi un atto di autonomia generale che, concernendo una collettività di lavoratori indistintamente considerati e soggettivamente non identificati, realizza una uniforme disciplina nell'interesse collettivo degli stessi. Laddove il contratto sia stipulato senza il tramite di un’organizzazione sindacale, si realizza una ipotesi di contratto plurimo, inteso come somma di contratti individuali identici, che non può essere ricondotta alla categoria del contratto aziendale. L'art. 2, comma 1, D.L. 67/1997 escludeva l’imponibilità a fini previdenziali della retribuzione di risultato, a condizione che la stessa fosse disciplinata esclusivamente da contratti collettivi aziendali. L'affidamento all'organismo sindacale decentrato della legittimazione alla produzione della fonte costitutiva del diritto al premio di risultato risponde alla logica di evitare fenomeni collusivi tra le parties.