Quali sono le tasse da pagare per un affitto con riscatto?

Mietta Vitale
2025-10-18 18:08:36
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Il contratto di affitto con riscatto prevede che l’inquilino paghi una somma di denaro ogni mese al proprietario.
Al momento della registrazione, si applica una imposta di registro che può variare in base all’applicazione o meno dell’IVA.
Una circolare dell’Agenzia delle Entrate specifica che l’imposta di registro è del 2% nel caso in cui in contratto sia esente IVA, mentre la tassa è fissa quando è presente l’IVA.
In ogni caso, è indispensabile richiedere il supporto di un notaio, in quanto il contratto di affitto con riscatto comporta una vera e propria compravendita immobiliare.
Tra le imposte indirette troviamo quindi l’IVA, l’applicazione dell’eventuale cedolare secca sull’affitto, che permette un notevole risparmio sulle tasse sia al proprietario che all’inquilino, e la componente di tassazione sulla quota di vendita della casa.
Tra le imposte dirette invece ci sono quelle applicate sul guadagno del proprietario di casa, ovvero l’IRPEF, l’IMU e la TASI, che sono a suo carico fino al momento dell’effettiva vendita.
La TARI invece, ovvero la tassa sui rifiuti, è una imposta che deve pagare l’inquilino.
A queste tasse vanno poi aggiunti, come visto prima, i costi per la registrazione del contratto e per il notaio, essenziale per ufficializzare l’accordo.
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