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Quanto costa un contratto di affitto con riscatto?

Emidio Bianco
Emidio Bianco
2025-10-18 21:21:43
Numero di risposte : 26
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Il contratto di affitto con riscatto prevede che l’inquilino paghi una somma di denaro ogni mese al proprietario. Al momento della registrazione, si applica una imposta di registro che può variare in base all’applicazione o meno dell’IVA. Una circolare dell’Agenzia delle Entrate specifica che l’imposta di registro è del 2% nel caso in cui in contratto sia esente IVA, mentre la tassa è fissa quando è presente l’IVA. In questo caso, registrare il contratto può costare: 67 euro se il contratto è composto da una scrittura privata; 200 euro se il contratto è in forma pubblica o una scrittura privata autenticata. I costi del notaio per il rent to buy sono nettamente superiori al costo dell’imposta di registro. Si parla di una spesa che può oscillare tra i 1.500 euro ai 2.000 euro. A queste cifre va poi sommata anche l’IVA, ovvero l’Imposta sul Valore Aggiunto. Ci sono infatti alcune tasse dirette e alcune indirette, inoltre le cose cambiano se a vendere la casa con contratto di affitto con riscatto è un privato, ovvero un soggetto IVA, oppure un’impresa. Tra le imposte indirette troviamo quindi l’IVA, l’applicazione dell’eventuale cedolare secca sull’affitto, che permette un notevole risparmio sulle tasse sia al proprietario che all’inquilino, e la componente di tassazione sulla quota di vendita della casa. Tra le imposte dirette invece ci sono quelle applicate sul guadagno del proprietario di casa, ovvero l’IRPEF, l’IMU e la TASI, che sono a suo carico fino al momento dell’effettiva vendita. La TARI invece, ovvero la tassa sui rifiuti, è una imposta che deve pagare l’inquilino. A queste tasse vanno poi aggiunti, come visto prima, i costi per la registrazione del contratto e per il notaio, essenziale per ufficializzare l’accordo. In conclusione, si può dire che questo contratto ha alcuni vantaggi, ma anche svantaggi, soprattutto in termini di costi: è consigliato riflettere bene prima di procedere in questo modo.
Gabriella Verdi
Gabriella Verdi
2025-10-18 18:39:48
Numero di risposte : 23
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Il prezzo pattuito per il futuro acquisto è pari alla differenza tra il prezzo di listino, il costo dell'opzione e l'importo complessivo dei canoni di locazione che l'inquilino dovrà pagare. Es. Valore immobile € 100.000 - Costo opzione € 5.000Canone mensile € 600 - Mensilità di affitto 24 mesiPrezzo al riscatto € 80.600 Il canone di locazione tiene conto dei seguenti parametri: • Canone pari a 1,5 volte l'affitto di mercato pagato per immobili simili;• Tasso mediamente praticato oggi per un mutuo variabile;• Rapporto canone / reddito netto documentabile non superiore al 33%. Se l'inquilino, alla scadenza fissata, non intende esercitare l'opzione di acquisto può proseguire a pagare il canone fissato nel contratto di locazione, oppure può dare disdetta e liberare l'immobile Se acquistassi un bilocale del valore di Euro 100.000 con la formula di affitto a riscatto che prevede Euro 1.000 di costo dell'opzione e 24 mensilità di Euro 600, dopo 24 mesi avrei speso Euro 15.400.