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Erede universale: come si diventa l'unico?

Maurizio Rossetti
Maurizio Rossetti
2025-06-19 01:51:09
Numero di risposte: 4
L’erede universale è il soggetto che subentra senza concorrere con altri eredi nel patrimonio del defunto. Per acquisire la status di erede universale non è sufficiente la designazione all’interno di un testamento ma è necessario che il soggetto chiamato accetti, espressamente o tacitamente, l’eredità. Pertanto, la qualità di erede, a differenza di quanto previsto in tema di legati, non si acquista automaticamente all’apertura della successione, ma richiede un atto di accettazione, espresso o tacito che sia. La scelta spetta sempre e solo al testatore e in mancanza di testamento viene individuata dalla legge. La nomina dell’erede può essere effettuata attraverso tutte le tipologie di testamento ammesse dal nostro ordinamento. Tra queste, il testamento olografo erede universale consente a chiunque abbia la capacità di fare testamento di designare in assoluta libertà e segretezza il proprio erede, sempre nel rispetto delle quote di legittima. Ciò che conta, ai sensi dell’art. 628 c.c., è che il soggetto nominato sia determinato o facilmente determinabile. In linea generale, gli eredi si designano indicandone il nome ed il cognome ma è altrettanto valido utilizzare formule equipollenti inequivocabili. Ad esempio, è valida la disposizione con cui il testatore dichiari di nominare erede universale il proprio figlio. Ciò che conta, in definitiva, non sono le formule o le parole utilizzate, ma il fatto che da queste si individui con certezza la persona designata erede dal testatore.
Sesto Conti
Sesto Conti
2025-06-19 01:26:19
Numero di risposte: 4
Se il testatore, di contro, abbia inteso attribuire beni determinati come quota dell’intero patrimonio, allora si avrà un’istituzione di erede. L'indicazione di beni determinati o di un complesso di beni non esclude che la disposizione sia a titolo universale, quando risulta che il testatore ha inteso assegnare quei beni come quota del patrimonio. Immaginiamo un testatore che lascia in testamento due unici immobili in legato singolarmente ai propri nipoti. In questo caso, anche se utilizza il termine di "legato", la donazione dell'interezza del patrimonio trasforma i due legatari in eredi universali. L'art. 588 comma 1 c.c. fonda la distinzione tra istituzione di erede e legato su un criterio oggettivo: la prima ha ad oggetto un’universalità o una quota dei beni del testatore, il secondo è quello che non abbia tale oggetto. Per determinare se l’attribuzione dei beni determinati integri un legato o un’istituzione di erede ex re certa occorrerà, secondo la costante giurisprudenza della Cassazione, condurre un’indagine sia di carattere oggettivo che soggettivo, la quale è riservata al giudice del merito e non è censurabile in sede di legittimità se congruamente motivata. La riconosciuta possibilità di istituire un soggetto erede, per una quota determinata in base al valore di uno o più beni rispetto all'intero patrimonio, ha suscitato dibattiti in dottrina su alcune questioni.
Terzo Caputo
Terzo Caputo
2025-06-18 21:46:38
Numero di risposte: 5
L’erede universale è colui che eredita l’intero patrimonio del defunto o parte di esso, cioè sia i beni che i crediti e i debiti. La ricezione dei beni si chiama successione e può essere legittima se avviene per disposizione di legge o testamentaria se l’eredità viene divisa in seguito ad una volontà espressa dal defunto tramite testamento. È importante distinguere tra erede unico o universale e legatario che è colui che eredita un determinato bene. L’eredità si acquisisce tramite accettazione, che può essere espressa, ovvero tramite una dichiarazione in cui si esprime chiaramente l’intenzione di voler diventare erede, o tacita quando il chiamato all’eredità compie un atto che presuppone necessariamente la sua volontà di accettare e che non avrebbe diritto di fare se non nella qualità di erede. L’art. 588 chiarisce in merito che si tratta di successione a titolo universale quando un soggetto subentra nell’universalità dei beni che costituiscono il patrimonio del defunto o di una quota di essi.
Morgana Galli
Morgana Galli
2025-06-18 21:12:41
Numero di risposte: 10
L’erede universale è il soggetto designato dal de cuius affinché erediti tutto il compendio ereditario da questo lasciato. L’erede universale può essere investito di tale qualifica per legge – solo nel momento in cui non ci sia il concorso di altri chiamati – ovvero per testamento, ossia nel caso in cui il testatore istituisca lo stesso quale erede universale a mezzo di testamento. In caso di successione ex lege il coniuge diventa erede universale nel caso in cui non ci siano figli, ascendenti, collaterali nonché altri parenti entro il sesto grado di parentela. La soluzione più semplice è quella di procedere alla redazione di un testamento olografo e procedere al deposito formale presso un notaio. In caso di successione regolata con testamento occorre che il coniuge sia il solo rimasto dei legittimari e quindi che non vi siano figli e, in assenza dei figli, gli ascendenti.